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Non manca il 12
 di Alessandro Papanti

Una corrispondenza apparentemente banale può rivestire interesse storico-postale ed anche di costume.
Questa lettera, spedita il 2.11.1928 da Orvieto a Bolzano, ne costituisce un esempio.
Prima di rassegnarsi a dichiarare sconosciuto il “Collegio dei Ragionieri” – destinatario del piego – l’Ufficio Postale di Bolzano fece circolare la missiva in tutti i quattordici quartieri postali del distretto.
Ogni portalettere appose puntualmente il bollo ovale contraddistinto dal numero della zona che serviva, a testimonianza dell’avvenuta ricerca.
L’addetto all’Ufficio a questo punto impresse a buon diritto il bollo lineare stampatello “Sconosciuto dai portalettere”, manoscrisse “sconosciuto dal distretto” ed infine l’indicazione “Ritorno Orvieto”.

Al personale delle Regie Poste di Bolzano non può certo negarsi un plauso per l’efficienza, l’attaccamento al lavoro e l’osservanza nell’applicazione del regolamento postale.Se qualche osservatore diligente e pignolo come gli impiegati di quell’Ufficio rilevasse che “manca il 12!”, si tranquillizzi. E’ apposto sul retro.



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