OTTO MARZO - MITO E REALTA’
 
 
di Gianni V. Settimo

 
 
Da molti anni esiste il mito che l’otto marzo ricordi un tragico incendio accaduto nell’anno 1908 presso l’opificio Cotton di New York. Notizia sicuramente inventata perché nessun giornale americano ebbe a pubblicare simile tragico evento. La ”Festa “nasce invece in seguito e per motivi differenti.

Il 25 marzo 1911, nella manifattura Triangle Shirtwaist Company (fabbrica d’abbigliamento femminile) con sede negli ultimi tre piani di un edificio di New York, scoppiò accidentalmente un incendio. In quel periodo vi erano agitazioni operaie ed i proprietari erano soliti chiudere a chiave le porte per timore che le lavoratrici uscissero per partecipare ai cortei degli scioperanti.

Nel tragico rogo perirono così 146 donne, in maggioranza italiane ed ebree dell’est europeo; in parte anche per essersi buttate dalle finestre. Fatto vergognoso e tragico ma non collegabile alla data che oggi viene festeggiata.

La “Festa della donna” ha origini più antiche e risale alla richiesta, rivolta dalle lavoratrici statunitensi al loro partito socialista, di istituire una data che ricordasse le lotte delle donne. Ricorrenza da celebrare, ogni anno, nella quarta domenica di febbraio. La prima Woman’s Day fu celebrata a New York il 23 febbraio 1909 in coincidenza con una manifestazione per il suffragio femminile. Un anno dopo, il 29 d’agosto 1910, a Copenhagen, durante la seconda conferenza internazionale delle donne, fu proposta l’istituzione di una giornata commemorativa mondiale che fu accettata.

L’otto marzo farà “capolino” solo nel 1920, quando in Russia sarà celebrata la prima “Giornata delle donne”, a ricordo del gran corteo (San Pietroburgo, 1917) di madri, mogli e figlie delle migliaia di soldati in guerra che manifestarono per chiedere il ritorno dei loro uomini. Era l'otto marzo nel nuovo calendario, fine febbraio nel vecchio. La “giornata” venne in seguito celebrata ovunque, ma gli eventi bellici negli anni che seguirono non permisero di manifestarla. In Italia, al termine della guerra, la prima commemorazione fu preparata dall’UDI nel 1946 e fu scelta come simbolo la mimosa solamente perché era un fiore che costava poco ed era facilmente reperibile in quel periodo dell’anno. Dal primo febbraio del 2008 anche l’Algeria festeggia il “Giorno della Donna Araba” .


 
   


Alle gentili colleghe filateliste segnaliamo anche un sito particolare:
http://www.geocities.com/Wellesley/8984/womstamp-stamps.html
interamente dedicato alle donne famose apparse sui francobolli