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COLLEGIO NAZIONALE DEI PERITI FILATELICI
comunicato stampa del CNPFI pubblicato su "il postalista"
COMUNICATO STAMPA N° 5 21 novembre 2010
IL CNPFI RISPONDE AL CLUB DELLA
FILATELIA D’ORO E CONVOCA L’ASSEMBLEA
Il Collegio Nazionale Periti Filatelici Italiani (CNPFI)
dipartimento autonomo del Collegio Periti Italiani (CPI) è venuto a conoscenza
solo a mezzo stampa del “Parere ed invito N. 3” diffuso dal “Club della
Filatelia d’Oro Italiana” riguardante la regolamentazione dell’attività peritale
italiana e le modalità di emissione dei certificati peritali. Il CNPFI, pur
apprezzando l’opera di costante impegno che il Club sta portando avanti da
alcuni mesi, ritiene indispensabile a causa delle numerose imprecisioni
contenute nel “Parere ed invito N. 3” porre all’attenzione del mondo filatelico
italiano alcune doverose puntualizzazioni.
1. di “costituire una autorevole associazione” dimenticando che questa già esiste (anche se da pochi mesi) come Collegio Nazionale Periti Filatelici Italiani (CNPFI) l’unica associazione peritale filatelica nazionale operante e con risvolti istituzionali assimilabili a quelli di un vero e proprio Ordine Professionale. Il Collegio Periti Italiani (CPI) del quale il CNPFI fa parte, risulta infatti la principale associazione peritale italiana ampiamente riconosciuta in tutte le sedi. Si ricorda inoltre che il Presidente della Repubblica On. Oscar Luigi Scalfaro ha ricevuto una delegazione del CPI al Quirinale il 21 Settembre 1998. 2. di “nominare un’apposita commissione esaminatrice presso le CCIAA”. Questo aspetto è già nei progetti futuri del CNPFI. 3. di “definire gli standard operativi dell’attività del perito filatelico”. Questo argomento è già nel programma del prossimo Congresso Nazionale dei Periti Filatelici che si terrà a Salsomaggiore il 14/15 Maggio 2011 attualmente in fase di organizzazione. 4. di “non utilizzare mai la formula A mio parere”. Anche questo argomento sarà affrontato nel prossimo congresso nazionale. E’ evidente che una simile svolta non può essere lasciata all’iniziativa del singolo professionista ma deve doverosamente scaturire da una concertata decisione collegiale che venga approvata a maggioranza. Va comunque segnalato che alcuni periti già da diverso tempo stilano dei certificati fotografici in cui la dicitura “a mio parere” non risulta più utilizzata. 5. di “permettere la tracciabilità dei certificati”. Su questo aspetto i periti del CNPFI concordiamo pienamente e ritengono che sia fondamentale il cercare di diffondere l’uso della numerazione progressiva palese dei propri certificati onde poter risalire in qualsiasi momento alla copia conservata nel proprio archivio professionale per qualsiasi necessità. 6. di “rendere pubblico il tariffario attraverso adeguata pubblicità”. Questo aspetto è già stato affrontato nel punto 2 del PARERE. 7. di “non correlare i prezzi delle prestazioni alla valutazione di catalogo”. Questo aspetto è già stato affrontato nel punto 2 del PARERE. E’ evidente che non può essere stilato un certificato al costo di 50 € per una “Repubblica Romana” (il certificato costerebbe quasi come il francobollo….) così come non può essere stilato un certificato al costo di 50 € per un 3 Lire di Toscana. 8. di “moderare i prezzi delle prestazioni”. Questa evoluzione si è già manifestata del tutto spontaneamente da qualche anno a questa parte. A causa del considerevole incremento delle richieste di certificazioni provenienti dallo sviluppo delle note piattaforme di vendite on-line e che ha reso indispensabile anche la certificazione di esemplari di valore medio-basso, anche il costo medio di un certificato si è conseguentemente sensibilmente contratto. 9. di “rimanere estranei ed indipendenti dal mondo commerciale”. Questo è sicuramente uno dei cavalli di battaglia del CNPFI. Tutti gli iscritti sono accesi sostenitori di una necessaria completa e totale indipendenza del perito filatelico dal mondo commerciale. Solo con questo presupposto si potrà salvaguardare la propria serenità di giudizio e la propria professionalità. Il CNPFI pertanto avverserà in futuro e in ogni sede qualsiasi tentativo di far nascere nuclei di periti filatelici “gravitanti” nell’orbita di associazioni commerciali o sotto la loro egida. Questo doverosamente per la tutela di tutti: collezionisti e commercianti stessi. 10. di “definire una polizza di assicurazione e responsabilità”. La copertura assicurativa professionale con la recente fondazione del CNPFI sarà ora finalmente possibile anche se non di facile e rapida attuazione. Anche questo argomento sarà affrontato durante il prossimo congresso nazionale.
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