Il dopo Sasso
Chiusa ieri la manifestazione meccanofila che ha visto nelle vetrine 146
nuove minicollezioni. Rinnovati gli organi interni: Paolo Padova resta
presidente
Milano (13 ottobre
2014) – Alla fine, le collezioni presentate a Sasso Marconi (Bologna) nel
fine settimana scorso sono state 146, cifra che ha portato il totale dei
lavori da dodici fogli a quota 536. Tutti nuovi e creati in pochissimi
anni. Segno -viene fatto notare dall’Associazione italiana collezionisti
di affrancature meccaniche- della vitalità che il settore mantiene, anche
senza doversi confrontare con regolamenti e giudici.
La manifestazione si è svolta con il supporto del Circolo filatelico
“Guglielmo Marconi”.
Ieri si è tenuta anche l’assemblea nazionale Aicam, che prevedeva il
rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2014-2017. Lo scrutinio ed
il conseguente incontro fra gli eletti presenti ha portato a confermare
presidente e segretario, per la precisione Paolo Padova e Manlio De Min.
Significativo è invece il rinnovo per il resto del consiglio direttivo,
dove ora sono presenti Fabio Bonacina, Luca Lavagnino, Valiano Moretto,
Giancarlo Rota ed Angelo Salvioni. Lavagnino, Moretto e Salvioni sono al
loro debutto.
Parzialmente rinnovato anche il collegio dei revisori, con Gianni
Bertolini e Michele Passoni (nuovo ingresso); confermato quello dei
probiviri, che vede coinvolti Pierangelo Brivio e Francesco De Simone.
Per l’occasione è stata realizzata una vera impronta di affrancatura
meccanica; cita gli oriundi presenti nella Nazionale che nel 1934 vinse il
Campionato del mondo di calcio. Vi figurano i profili dei più noti Luis
Monti e Raimundo Orsi ed i nomi degli altri comunque in squadra: Enrique
Guaita, Anfilogino Guarisi e Attilio Demaria. Oltre all'anniversario, c’è
un dettaglio che ha motivato la scelta: malgrado in quei tempi si stesse
italianizzando qualsiasi cosa, non ci si fece scrupolo di utilizzare
giocatori immigrati o con doppia nazionalità da inserire in squadra.
Cosa sono le affrancature meccaniche
Le affrancature meccaniche sono quelle impronte, in genere rosse, che
sostituiscono i francobolli nelle corrispondenze dei grandi utenti, come
ditte, banche e comuni. Rappresentano una specializzazione all’interno del
collezionismo postale.
Contrariamente a quanto si crede, il sistema è piuttosto antico: è stato
introdotto agli inizi del Novecento; in Italia è giunto nel 1927 ed è
tuttora operativo.
L’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche (Aicam) è
il sodalizio che dal 1982 unisce gli appassionati del settore; per numero
di iscritti è oggi il primo al mondo.
Tre, fondamentalmente, i modi con cui avviare una raccolta: per tema
(ossia in base ai testi e alle illustrazioni presenti sull’impronta), per
tariffa (privilegiando quindi gli usi postali), per tipo di macchina
(approfondendo gli aspetti tecnici).
Un anno di Aicam costa 30,00 euro.
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