|
|
Studiosi, collezionisti e commercianti
Tre approcci che hanno diversi punti comuni
La storia postale , oggi, letta da tre punti di vista
diversi. Si è svolta nell’ambito di “Milanofil” la tavola rotonda
intitolata “Tante facce per la storia postale”. Fa parte delle iniziative
firmate dall’Aisp per i suoi quaranta anni di attività
Milano (18 marzo 2007) – Il commerciante ed il
collezionista tendono a diventare studiosi, ed il professore ad
approfondire elementi tipici dei collezionisti: è questa una delle chiavi
di lettura date ieri sera al termine della tavola rotonda, promossa
dall’Associazione italiana di storia postale. Intitolata “Tante facce per
la storia postale”, ha visto intervenire Andrea Giuntini, professore
all’Università di Modena e Reggio Emilia nonché direttore dell’Istituto di
studi storici postali; Mario Mentaschi, che è collezionista e giurato;
Giuseppe Antonio Natoli, commerciante e collezionista. I tre esperti hanno
cercato di dare la loro interpretazione considerando, rispettivamente, il
punto di vista degli accademici, quello degli appassionati e degli
operatori commerciali.
“Sono persone –ha detto il moderatore dell’incontro, Bruno
Crevato-Selvaggi- che ci permettono di compiere un altro passo in
avanti verso un progetto più ampio. Non rappresentano gli unici punti di
vista possibili, ma quelli che riteniamo principali”.
L’Aisp è nata quaranta anni fa, nel 1967; venticinque anni fa, nel 1982, è
stato creato l’Istituto di studi storici postali: due mondi, il
collezionistico e l’accademico, hanno cominciato a parlarsi, “anche se –ha
detto Crevato-Selvaggi- non mancano le diffidenze”. Si è poi inserito il
settore dei commercianti, i quali a questi livelli sono spesso anche
appassionati.
“Sono docente –ha detto Andrea Giuntini- di storia economica,
faccio storia postale con l’approccio della storia economica”. Il servizio
postale ha funzionato come laboratorio nell’epoca dell’urbanizzazione.
“Quasi una palestra, per me, in cui si esprimeva il nuovo”. Il
collezionismo ha coinvolto persone non professioniste ma utili. Da qui il
riconoscimento scientifico ed accademico, arrivato ad esempio con
l’iniziativa della Laterza (con il coordinamento del professor Giovanni
Paoloni, la casa editrice sta realizzando alcuni volumi sulla storia delle
poste italiane).
Mario Mentaschi ha dato la lettura del collezionista. Quest’ultimo
applica i criteri scientifici se e solo gli vanno bene, poiché il contesto
è diverso da quello in cui si trova il ricercatore. Lo storico è
interessato alle vicende umane e punta quindi a concentrarsi
sull’organizzazione postale. L’appassionato si interessa ai documenti. Il
collezionista, insomma, può magari applicare gli stessi criteri, ma gli
obiettivi sono diversi. Quanto al commerciante, secondo Mentaschi, deve
capire il trend e approfondire di conseguenza, per sapersi collocare sul
mercato. Commette però “un grosso errore” quando concentra la valutazione
sul francobollo: per chi si occupa ad esempio di destinazioni, la presenza
o meno della carta valore è irrilevante.
“Si è obbligati a studiare”, ha ammesso Giuseppe Antonio Natoli,
che ha portato il punto di vista dei commercianti. Chiaramente, se si è
appassionati è più facile studiare, anche se ci sono settori che piacciono
più di altri. Oggi la storia postale non è soltanto la semplice busta;
occorre mettere a fuoco altri elementi, come destinazione e tariffa. Per
valutare la storia postale del periodo filatelico si parte dai francobolli
e dagli annulli, poi si considerano destinazione, tariffa, periodo
d’uso... Un meccanismo non semplice, perché “esistono grossi problemi
sulla valutazione. Ogni commerciante ha idee proprie”. Occorre poi
considerare la legge della domanda e dell’offerta.
Il premio “Buzzetti” ai coniugi Mario Carloni e Vanna Cercenà
Tra le altre iniziative dell’Aisp, il premio di letteratura intitolato
all’ex presidente Luciano Buzzetti, scomparso il 9 maggio 2006. “Abbiamo
ripreso –ha detto l’attuale rappresentante del sodalizio, Angelo
Simontacchi- l’idea di Luciano Buzzetti di valorizzare le iniziative
editoriali, augurandoci che anche in futuro ci siano opere che lo
meritino”.
Per la prima edizione, il consiglio direttivo del sodalizio,
all’unanimità, ha deciso di attribuire il riconoscimento al primo volume
(il secondo è ora in realizzazione) a Mario Carloni e Vanna Cercenà per “Dodecaneso”.
La decisione è stata resa nota ieri sera, durante il palmarès di
“Milanexpo”.
I risultati base di “Milanexpo”
Milano
(17 marzo 2007) – Questi i risultati base della manifestazione “MIlanexpo”,
comunicati dal commissario generale Emanuele Gabbini.
Giuria:
Mario Mentaschi (presidente), Antonio Bertolaia, Gianni Bertolini, Giacomo
Bottacchi, Lorenzo Carra, Giuseppe Di Bella, Costantino Gironi, Ezio
Goretta e Giovanni Riggi di Numana.
- sezione campioni, Saverio Imperato, collezione
“Napoli”, oro grande e gran premio;
- sezione nazionale, Antonio Ferrario, “Le vie di
mare che unirono l’Italia 1859-1861”, oro grande e gran premio
competizione;
- sezione nazionale “un quadro”, Gianpaolo Guzzi, “A
l’époque de la reine Victoria”, oro grande, premio speciale e miglior
punteggio;
- sezione regionale, Renzo Aldighieri, “I Matraire
dentellati”, oro grande e premio speciale per maggior punteggio.
Coppa Aisp
per la migliore collezione di storia postale: Luigi Sanson per “Bolli ed
annullamenti della provincia di Treviso nel Lombardo Veneto”, cui è stato
riconosciuto l’oro grande.
Piatto messo dell’Unione filatelica lombarda
per il miglior studio di filatelia tradizionale, insieme alla medaglia
d’oro, a Paolo Bianco, per “Kingdom of Italy: the 1867 20c.”.
IMMAGINI DELLA PREMIAZIONE |
|
|
|
torna a Il
postalista
>>>> COMUNICATI
STAMPA
|