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Manuale per la catalogazione delle AM Italiane con valuta in lire nel periodo repubblica (con punzoni da 8 a 34)

Roberto Di Casola

presentazione di Sergio De Benedictis

Continuando nel suo studio, ricerca e catalogazione delle affrancature meccaniche italiane, Roberto Di Casola ha voluto ad un certo punto fare “il salto temporale” e prendere in considerazione il successivo periodo, cioè quello repubblicano.

In questo caso più che un catalogo, come per le A.M. di Regno, come da titolo ne è venuto fuori un manuale, cioè un testo in cui il collezionista potesse trovare le considerazioni tecniche sui tipi di impronte, declinate nelle sue componenti, e sulle Ditte produttrici delle macchine affrancatrici.

Sarà poi cura del collezionista, nella circoscritta casistica della sua collezione (storia postale di un determinato periodo, classe merceologica dell’ente emittente, particolare tematica) risalire (e sicuramente qui è il gran divertimento) alla tipologia di macchina, non sempre esplicitamente riportata nell’impronta.

Abbiamo qui l’impronta di una Pitney Bows, facilmente identificabile dalla sigla posta accanto al punzone.


Lo studio non è certamente facile per motivi che ben capirete in quanto la ripresa economica del primo dopoguerra portò alla nascita di tante nuove industrie, ditte commerciali ed enti pubblici che trovarono utile l’utilizzo di questo tipo di affrancatura.

Aumentando la domanda, come da normale legge di mercato, aumentò anche l’offerta e quindi le Ditte che offrivano il servizio.

Ci troviamo quindi di fronte a tantissimo materiale che sa da un lato rende avvincente una impresa di catalogazione, dall’altro ha impedito la nascita di una Enciclopedia speculare a quella di Regno.

Ce lo ricorda anche lo stesso autore in questo suo incipit:

Avevo elaborato uno studio sulle AM per la determinazione del tipo di macchina dei pezzi privi di sigle di riconoscimento ma mi è stato fatto notare che partivo da un gradino troppo alto perché presupponeva una minima conoscenza di base delle varie marche: la situazione non è così semplice come immaginavo! La maggioranza dei nostri soci colleziona le AM unicamente dal punto di vista tematico, senza porsi la domanda a sapere il tipo di macchina che le ha generate. Ecco allora questo studio che cerca di dare una mano a chi si cimenta in questo campo.

Dopo aver ricordato gli elementi che determinano la codificazione:

• utente
• datario
• punzone


viene fornito un elenco delle marche delle affrancatrici con le rispettive sigle.


Si passa poi allo studio diviso in due parti; la prima prende in considerazione le impronte delle marche di immediata individuazione, senza possibilità di dubbi, mentre la seconda riporta le rimanenti impronte che sono di difficile attribuzione e che necessitano di studio e confronto.

Il lavoro del nostro esperto non si è comunque fermato qui, ma, come vedremo in successive recensioni che seguiranno, ad ogni singola marca è stato dedicato uno studio particolareggiato … ma questa è un’altra storia come vedremo più in là.

E quindi cimentiamoci in uno studio che richiede tanta pazienza, poche risorse economiche ma che può dare tante soddisfazioni.

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