Un animale con lo spoiler: il leopardo
 
Sergio De Benedictis

Lo spoiler o “deflettore di flusso”, oltre ad essere un elemento legato all’aspetto estetico, forse perché rende un’auto come fosse provvista di ali, ha soprattutto la funzione di dare al mezzo una maggiore aderenza al suolo.

 

Non ci è dato sapere chi sia stato il primo progettista automobilistico che abbia avuto l’idea di adottarlo ma ci piace pensare che, come spesso avviene, la natura, in questo caso il mondo animale, sia stato ispiratore e che nulla sia stato inventato ma già preesistente intorno a noi.

Infatti il mondo scientifico, e gli etologi in particolare, nei loro studi ed osservazioni sul campo del leopardo, animale di rara bellezza ed eleganza, avevano capito che la coda ha la funzione di fornire al felino un ottimo equilibrio permettendogli di compiere, senza ribaltarsi, delle strette curve quando insegue le sue prede, perché la usa per controbilanciare la spinta. Una notazione curiosa: la coda è lunga quasi quanto tutto il suo corpo.

Per sua sfortuna è annoverato tra i cosiddetti “BIG FIVE”, una categoria creata dalla crudeltà umana legata al mondo della caccia. Il termine infatti viene utilizzato in Africa per identificare i cinque animali più grandi del continente. Il termine non si riferisce solo alla taglia e alle dimensioni dell’animale, quanto alla difficoltà di cacciarlo e ucciderlo.


E’ un termine sempre più utilizzato, soprattutto da coloro che organizzano safari nei parchi africani, in terre come la Tanzania e lo Zimbawe.

 

È alto 75-90 centimetri e pesa 80-100 kg. Il suo pelo è generalmente di colore giallo-beige con macchie più scure. Vive in alcune zone dell'Asia e dell'Africa.

Essendo un buon arrampicatore si apposta sugli alberi, aspettando il momento buono per saltare sulla preda che afferra per il collo, o si nasconde dietro l'erba alta. Una volta uccisa la preda, risale con essa su un albero, in modo da essere lontano da altri predatori, che potrebbero essere interessati a rubargliela. Siccome è un animale carnivoro, si ciba di altri mammiferi, però erbivori.

 

Una mutazione genetica (melanismo) ha dato origine a quella che nel gergo comune chiamiamo pantera, che non è altro che un leopardo completamente nero; osservando attentamente la specie si può però notare come le “macchie” rimangano visibili.


Una mutazione, questa volta letteraria, ha dato origine invece al personaggio prima cinematografico e poi dei cartoons della pantera rosa. Nell’ottica di far diventare simpatici e amichevoli animali in natura feroci, la pantera rosa dà vita ad un personaggio un po’ snob, che sogna ad occhi aperti immaginandosi protagonista in ruoli eroici, ma che finisce sempre per combinar guai a causa della sua sbadataggine.


 

La conformazione del manto di un leopardo ha dato origine alla locuzione “a macchia di leopardo” detto di qualcosa che è distribuito sul territorio in modo irregolare.
A volte il suo nome è associato a prodotti dei quali si vuole far risaltare le caratteristiche di forza e velocità, come nel caso della serie di carri armati da combattimento di produzione tedesca “Panther” o come una versione, la sesta per l’esattezza, del sistema operativo dei computer Apple Mac “OS X 10.5 Leopard”.