Club
della Filatelia d'Oro Italiana
comunicato stampa del CFO pubblicato su
"il postalista"
PARERE NUMERO 1
La filatelia italiana va rifondata
E’ opinione condivisa da tutti, anche se alcuni continuano a sostenere che si
tratti solo di una fase temporanea, legata al momento congiunturale, che la
filatelia italiana sia in crisi: diverse sono però le cause che si imputano come
responsabili di questa negativa evoluzione e spesso contrapposte le soluzioni
che si vorrebbero, più o meno sinceramente, adottare … poi nella realtà
operativa nessuno sembra prendersi la responsabilità di fare il primo passo, e
forse a qualcuno va bene così.
E’ opinione del “Club della filatelia d’oro italiana”, dopo votazione del
Consiglio, sentita l’opinione dei 50 Simpatizzanti e dopo votazione dei 100 Soci
che a nulla serviranno singole e parziali decisioni correttive se non verranno
prese all’interno di una unica cornice che preveda la RIFONDAZIONE della
filatelia italiana e quindi i conseguenti comportamenti di tutte le categorie
coinvolte, senza eccezione alcuna.
CHE COSA E’ LA FILATELIA
La filatelia è un meraviglioso hobby ad alto valore culturale, modulabile
sull’interesse, sulla conoscenza, sulla curiosità, sulla sensibilità e sulla
fantasia del singolo collezionista, alla portata di qualunque budget economico
disponibile e con la caratteristica che gli importi spesi sono sempre, almeno in
parte, recuperabili, dopo anni di intenso divertimento ed acculturamento. Come
in ogni acquisto di cose belle, in alcuni casi, ma non sempre, a distanza di
tempo può diventare recuperabile addirittura l’intero costo sostenuto ed,
eccezionalmente, si può addirittura manifestare un utile economico. Gli eventi
legati all’aumento o alla riduzione del valore di mercato degli oggetti
filatelici seguono, come per qualunque altro bene, la legge della domanda e
dell’offerta che è influenzata da eventi esterni (recessioni o espansioni
economiche, inflazione alta o bassa, leggi fiscali, ecc.), da attività di
promozione alla filatelia più o meno presenti e significative, da mode
collezionistiche di alcuni oggetti a scapito di altri. Ecco perché è sempre
sbagliato generalizzare e perché è praticamente impossibile predeterminare gli
andamenti futuri.
CHE COSA NON E’ LA FILATELIA
La filatelia, francobolli e documenti postali, non sono un investimento
alternativo. Eventualmente possono essere usati, come qualsiasi altro bene,
inteso in senso economico, per azioni speculative che sono sempre ad alto
rischio. Ma la speculazione non è una attività del filatelista e quindi esula da
un discorso serio sulla filatelia.
Si colleziona innanzi tutto per divertirsi e quindi si colleziona ciò che piace.
Qualunque serio collezionista però ha il diritto di pretendere che tutto ciò
avvenga in un clima di trasparenza, di onestà commerciale, di corrette
informazioni e di difesa dalle falsificazioni.
GLI ERRORI PIU’ EVIDENTI E CONCLAMATI
Il “Club della filatelia d’oro italiana” è dell’opinione che questi semplici
principi, difficilmente confutabili, siano stati dimenticati quando non
pervertiti negli ultimi decenni diventando la causa prima della crisi oggi in
atto. Gli errori più o meno dolosi o colposi sono stati di:
1) non aver, da parte di alcun Ente o categoria a ciò deputata, svolto attività
di vera promozione del collezionismo filatelico determinando la “perdita” di una
o due generazioni di collezionisti (gli attuali trentenni e quarantenni);
2) aver messo in atto una politica assurda e miope da parte di quasi tutti gli
editori di cataloghi filatelici che, insensibili ad ogni mutamento di mercato,
hanno continuato ad aumentare i prezzi di catalogo negli ultimi venti anni
allontanandoli sempre più dal valore di mercato e creando confusione e sfiducia
nella mente dei collezionisti: confusione aumentata dalle astruse definizioni di
qualità pubblicate sui vari cataloghi per la cui interpretazione non è
sufficiente una laurea. Non sfugge che questa politica sia stata dettata anche
da operazioni speculative (Afinsa, ecc.) che nulla hanno a che vedere con la
filatelia, ma che si sono rivelate devastanti per un grande numero di
collezionisti (fortunatamente non italiani);
3) aver accettato da parte dei principali commercianti la politica degli editori
di cataloghi (nel torbido si pesca meglio, era la battuta di un noto film!) e
non aver saputo esprimere una politica comune; essersi trovati impreparati alla
rivoluzione tecnologica di comunicazione (internet) ed averla combattuta più che
utilizzata a vantaggio di una informazione potenziale diretta e mirata con la
propria clientela; essersi trasformati (molti anche se non tutti) in agenti
anziché commercianti (accettando collezioni in conto vendita anziché
acquistarle) ma pretendendo lo stesso margine di utile del commercio puro e non
accontentandosi di una giusta commissione visto che il rischio di invenduto
rimane, in tal modo, a carico del venditore;
4) non aver determinato un serio regolamento etico con codice e regole di
autodisciplina da parte dei periti filatelici che si sono numericamente
sviluppati in progressione geometrica con troppi certificati errati e prezzi
delle prestazioni spesso sproporzionati al valore effettivo del materiale
certificato;
5) essere rimasta “scollata” dal processo di collezionismo avanzato la attività
filatelica di Poste Italiane;
6) aver dato luogo ad una insana attività commerciale da parte di troppi
collezionisti che pretendono di acquistare dal web a cifre modeste e rivendere,
magari tramite aste, a cifre molto più elevate. Questa attività, che se svolta
per le proprie collezioni può essere parte del divertimento, se fatta con
intento speculativo, continuativo e generalizzato dà origine ad un falso e non
sano commercio speculativo.
7) aver lasciato le strutture di aggregazione da parte dei collezionisti
immutate da cento anni, mentre il mondo si è trasformato e continua a
trasformarsi, con una crisi evidente della maggior parte dei Circoli ed
Associazioni filateliche dove, da parte di moltissimi, criticare è un diritto,
ma fare non è un dovere.
Su tutti questi punti, e su altri, il “Club della filatelia d’oro italiana”
esprimerà nei prossimi mesi Pareri ed Inviti, ma si dichiara fin d’ora pronto a
collaborare con qualunque Ente, Federazione, Categoria, Commerciante, Circolo o
Associazione filatelica alla realizzazione di progetti di SVILUPPO e/o
RIFONDAZIONE della filatelia italiana perché solo da uno sforzo congiunto si
potranno ottenere risultati apprezzabili.
1 luglio 2010
CLUB DELLA
FILATELIA D’ORO ITALIANA
leondibella@virgilio.it