Cronache dentellate

MA LE POSTE ITALIANE SANNO ANCORA TIMBRARE?

Rosario D'Agata

È un dubbio atroce che da tempo mi assale: ma anche sanno far costruire i timbri? Sono un collezionista di Maximafilia e, come ben sapete, è una classe filatelica (riconosciuta a livello mondiale) che basa la sua esistenza sulla massima concordanza dei tre elementi tutti ugualmente importanti, francobollo, annullo e cartolina. Stando alle norme FIP(Philatelic International Federation) ogni elemento deve sottostare a precise regole: quelle per il timbro riguardano la massima chiarezza e leggibilità del timbro, oltre al fatto che deve essere minima l’intercorrenza di tempo fra annullo ed emissione del francobollo ed altre regole che non sto a specificare.

Ma la chiarezza e leggibilità dell’annullo non viene quasi mai rispettata. Abbiamo scritto al responsabile della Filatelia, lamentando il problema, i danni e gli inconvenienti che ci causa, gli abbiamo allegando anche alcune Cartoline Maximum che Poste Italiane ha timbrato ed altre per mostrare come timbrano in altri paesi. Ma fino ad ora non abbiamo ottenuto alcuna risposta.

Avendo degli scambi internazionali ci si sente fare appunti per i timbri, lo stesso avviene quando partecipiamo a concorsi nazionali ed internazionali. Spero che qualcuno in alto di Poste Italiane legga quanto abbiamo scritto al responsabile Dr. Gregori, almeno che si abbia un po' di amor proprio.. e, perché no, anche di amore di Patria.

Riporto integralmente la lettera scritta e i campioni di esempi di pessima timbratura e di buona timbratura. Anche il Ruanda-Burundi timbra meglio di noi!!!... Notate!! E noi diamo ogni volta tutte le indicazioni su come mettere il timbro raccomandando la buona inchiostratura.
Grazie per l’attenzione e ringrazio se qualcuno voglia e possa fare qualcosa per risolvere il problema.

 

LETTERA AL RESPONSABILE DELLA FILATELIA DI POSTE ITALIANE
LETTER TO THE HEAD OF ITALIAN POSTS PHILATELY


Vista l’insostenibile situazione degli annulli di Poste Italiane in continuo peggioramento, con l’approvazione del Consiglio Direttivo, ho deciso di scrivere la lettera raccomandata R.R. che qui di seguito insieme agli esempi di CM italiane e straniere che ho allegato. Mi sembra doveroso farlo per informare tutti voi di quanto si cerca di fare per migliorare la Maximafilia Italiana, che è di tutti i soci.

Associazione Italiana Maximafilia
Albo d’oro della Filatelia Italiana
Presidenza: ing. Rosario D’Agata
Via Pietro Nenni, 7 - 27010 S. Cristina e Bissone (PV)
Tel. 038271360 e-mail: rosario.dagata@alice.it
sito: www.maximafilia.it/

 


Santa Cristina e Bissone lì, 20-6-202

Poste Italiane S.p.A.
Corporate Affairs / Filatelia
c.a. Responsabile Fabio Gregori
Viale Europa 190
00144 ROMA

e, per conoscenza:

Spett.le A.N.C.A.I
alla c.a del sig. Presidente A.Sortino
Via Asinari di Bernezzo,34
10146 TORINO

Spett.le Feder. fra le Soc. Filat Ital.
Via Lapo Mazzei
59100 PRATO

OGGETTO: Reclamo per il servizio di timbratura con annulli speciali.

Questa Associazione intende sporgere formale reclamo relativamente al servizio di timbratura con annulli postali speciali fornito da Poste Italiane in qualità di operatore postale designato dello Stato Italiano.

Come è noto, la Maximafilia è una classe di esposizione filatelica riconosciuta dalla Federazione Internazionale di Filatelia (e, pertanto, da ogni singola Federazione nazionale, compresa quella italiana) che si basa sul collezionismo delle cosiddette “Maximum”, ossia delle cartoline realizzate attraverso la “massima” concordanza tra il soggetto della cartolina stessa, quello del francobollo che la affranca sul lato veduta e quello dell’annullo postale che oblitera il francobollo.

L’annullo è, dunque, un elemento essenziale per la nostra classe filatelica, così come sono essenziali, soprattutto per la partecipazione alle esposizioni a concorso, la sua nitidezza, visibilità e pulizia.

Per la realizzazione delle Maximum relative alle nuove emissioni italiane, da anni ci avvaliamo del servizio “Operazioni” di Piazza Vivona 8, Roma al quale spediamo il materiale da obliterare con gli annulli “giorno di emissione”, che ci viene poi restituito via posta, naturalmente a nostre spese.

Sebbene abbiamo più volte protestato con gli addetti a tale servizio, continuiamo a ricevere cartoline recanti annulli che, ad essere generosi, sono di pessima qualità.

A scopo esemplificativo, alleghiamo alcuni esempi di cartoline restituiteci timbrate dalla struttura di Piazza Vivona: sono evidenti la cattiva inchiostratura, i tratti non bene definiti, le sbavature segno di una evidente usura dei piastrini, eccetera. Ad ogni invio accludiamo sempre, per ciascuna tipologia di cartolina, uno schema con evidenziata l’area dove desideriamo venga apposto l’annullo, raccomandando sempre la buona inchiostratura, ma purtroppo ogni premura risulta vana, venendo le nostre richieste sempre disattese.

A questo punto non sappiamo più cosa fare. Stiamo anche pensando di privilegiare altri Paesi di area italiana (Città del Vaticano e San Marino) in quanto la qualità delle loro timbrature è di gran lunga superiore a quella dell’operatore postale dello Stato Italiano.

Sempre a titolo di esempio, accludiamo le immagini delle timbrature prodotte dagli operatori postali di altri Stati. Anche nei Paesi più sperduti, le timbrature sulle cartoline Maximum sono sempre chiare, nitide e ben visibili, risultando tecnicamente molto migliori rispetto a quelle di Poste Italiane. Non nascondiamo una certa vergogna da noi provata ogni qual volta inviamo le Maximum italiane a soci o appassionati esteri.

Se si facesse una graduatoria, l’Italia risulterebbe all’ultimo posto su scala mondiale! Questo problema ci ha inoltre fatto perdere l’opportunità di risultare vincitori in concorsi nazionali e internazionali, con conseguenti danni di immagine e perdita di soci. Senza contare la pessima figura per le stesse Poste Italiane S.p.A. e per l’Autorità emittente italiana.

A nostro giudizio, il problema risiede nella qualità dei timbri (materiale del piastrino, tipo di inchiostro, ecc.). Non a caso il problema si verifica solo da alcuni anni, ossia da quando, come ci è stato informalmente confermato dai vostri stessi addetti ai lavori, i piastrini vengono realizzati da un nuovo fornitore. Le impronte apposte sia con i vecchi timbri a “colpo” manuale (ante anno 2000) sia soprattutto con i timbri autoinchiostranti (dal 2000 sino al cambio di fornitore di pochi anni fa) sono difatti sempre state perfette, con grande soddisfazione di tutti.

Non entriamo, in quanto non ci compete, nei criteri di scelta dei vostri fornitori, tuttavia ci permettiamo di chiederci se vi siate resi conto che il prodotto fornitovi non sia qualitativamente adeguato al servizio che intendete assicurare all’utenza. Siamo certi che il problema vi sia già noto (sarebbe grave il contrario) e francamente non ci rendiamo conto del perché non vi siate attivati per ritornare in tempi brevissimi agli standard qualitativi di appena qualche anno fa.

Questo reclamo intende non solo rendervi formalmente noto il disservizio causato, ma invitarvi a porvi rimedio quanto prima, poiché da un punto di vista tecnico non è certamente impossibile realizzare un prodotto qualitativamente all’altezza come quello che veniva realizzato in passato. Diversamente, ci vedremo costretti ad abbandonare l’acquisto di francobolli italiani, non potendo continuare ad impegnare risorse economiche per ottenere un prodotto non utilizzabile per le nostre collezioni e, in alcuni casi, addirittura da cestinare.

Confidando nel vostro fattivo interessamento al fine di risolvere il problema rappresentato, rimaniamo in attesa di un cortese riscontro.

Distinti saluti.

Ing. Rosario D’Agata
Presidente AIM