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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

I BOLLI DI ROMA DALLE ORIGINI AL XX SETTEMBRE 1870
di Mario Gallenga
ITALPHIL, Edizioni Studi Filatelici, Roma 1980
pagine 152 con illustrazioni in bianco e nero

Introduzione a cura dell’autore
Questo mio quinto catalogo dei bolli postali usati in quelli che furono i territori dello Stato Pontificio abbraccia un arco di tempo più breve dei precedenti, in quanto l’ho dedicato soltanto al periodo in cui Roma era “la dominante” dello Stato della Chiesa. ma pur essendo terminato il Potere Temporale nella mattinata del 20 settembre 1870, soltanto il 23 settembre l’amministrazione postale italiana prese possesso di quella pontificia, che per 320 anni aveva guidato il servizio postale di stato, il più antico e longevo del mondo dopo quello dell’impero romano. E soltanto il 28 settembre vennero posti in uso gli annullatori muti italiani giunti da Firenze la sera precedente; soltanto il 1° ottobre furono posti in vendita i francobolli italiani, pur continuandosi ad usare quelli pontifici; e solamente l’11 ottobre vennero posti in uso i bolli a datario italiani. Ma altri bolli pontifici continuarono ad essere usati dall’amministrazione italiana: le griglie allo sportello delle raccomandate fino a tutto settembre 1872, ed alla Posta Centrale ancora nel 1874; e l’antico bollo “Direzione di Roma” fino a tutto il 1877. Quindi per non fare un catalogo troppo pesante ho escluso i bolli italiani di Roma, che sono troppo numerosi dal 1870 al 1900 se si considera che in quei trenta anni vennero già aperte una quarantina di succursali, che ebbero una varietà grandissima di bolli. Lo studio dei bolli italiani di Roma, che ho già in gran parte preparato, sarà un lavoro da farsi in futuro se ne avrò la forza e se troverò un editore che se ne dovrà accollare la stampa. E devo aggiungere che la vera introduzione a questo catalogo dei bolli di Roma, non sono queste poche righe, ma tutto quanto scritto sotto un titolo similare, e che è stato pubblicato in circa trenta puntate sul Notiziario ASIF di Storia Postale, dall’ottobre 1976 al dicembre 1979, e che speravo di poter pubblicare in volumi prima del catalogo dei bolli, in quanto ne avevo ultimato il testo già nell’ottobre 1978. Era stato un lavoro pesante, ma che ritengo fosse necessario se si vuol fare della vera storia postale, e non i soliti cataloghi che in definitiva favoriscono solo gli interessi commerciali o speculativi, ma non danno ai collezionisti delle cognizioni di base. Anche per questa pubblicazione devo ringraziare tanti amici, studiosi e collezionisti, che hanno risposto ai miei appelli con il loro aiuto per risolvere alcuni problemi, per indicarmi alcune date d’uso dei bolli: da Paolo Vollmeier a Walter Seifert, da Carlo Giovetti a Dino Platone, da Lorenzo Previteri a Enzo Diena, dall’ing. Lenz a Bruno Monzati, da Azelio Onofri a Federico Borromeo, da Albino Bazzi a Giorgio Bizzarri, e tanti altri che ora non ricordo. I bolli postali usati a Roma sono tanti dalla fine del ‘600 al 1870, e per taluni è stato difficile darne l’attribuzione per il gran numero di Poste che operarono contemporaneamente in Roma fina al 1817, per vicissitudini politiche che vi si intrecciarono. Naturalmente ci sono ancora delle lacune, specialmente sulla durata di alcuni bolli; ci saranno anche delle mancanze perché qualche raro bollo forse non l’ho mai visto; ma posso assicurare il lettore che ho fatto tutto il possibile per offrirgli una seria documentazione.

Indice degli argomenti
Introduzione; chiave del catalogo e valutazioni; il periodo dei cursori della curia; il periodo degli appaltatori 1551-1809; i bolli degli appaltatori; la posta di Spagna; la posta di Napoli¸ la posta di Venezia; la posta di Milano; la posta di Francia; i bolli dipartimentali; l’occupazione di Murat; la riapertura della posta di Francia; la posta militare francese; la posta pontificia 1814-1851; A – i bolli di partenza; - i bolli per le lettere franche; C - i bolli per le lettere assicurate; D - i bolli per le lettere contenenti valori; E - i bolli per le lettere dirette all’estero; F - i bolli di arrivo; G – i bolli di rettifica del porto; H - i bolli speciali; I - i bolli di franchigia dell’amm.ne postale; i bolli di franchigia dell’amm.ne civile e religiosa; i bolli di franchigia della Repubblica Romana; il bollo “Bollata per essere portata a mano”; il periodo dei francobolli pontifici: 1852-1870; A – I bolli di partenza per le lettere ordinarie; B – i bolli per le lettere assicurate; C – i bolli per le lettere contenenti valori; D – il bollo Roma Circondario e i preannullati; E – i bolli per le affrancature insufficienti; F – i bolli complementari; G – i bolli di addebito per il transito; H – i bolli di franchigia dell’amm.ne postale; I – i bolli dell’ufficio telegrafico; L – il bollo Franca dell’Ordine di Malta; M – i bolli della ferrovia Roma-Frascati; i bolli della ferrovia Roma-Civitavecchia; i bolli della ferrovia Roma-Ceprano; i bolli della ferrovia Roma-Orte; N – i bolli Via di Mare; O – i bolli del Corpo di Spedizione francese; P – i bolli di Sanità; i “forwarders” di Roma.

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