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Il Postalista “Adotta uno scaffale!” | ||||||||||||||
di Roberto Monticini | ||||||||||||||
“Adotta uno scaffale!” L’Istituto deve cambiare sede, ma sono necessari soldi per il trasloco e gli arredi. Comincia da “Veronafil” la campagna di raccolta fondi Prato (15 novembre 2024) - La nuova sede dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, sita in via Franchi 17 sempre a Prato, è a buon punto. Tanto che occorre pensare al trasloco e agli arredi. Al fine di coprire le spese e coinvolgere quanti hanno a cuore la conservazione della cultura postale, la proposta: con 100 euro si può “adottare” un ripiano, che porterà il nome del donatore, segnalato da un’apposita targhetta. Naturalmente, il contributo può essere diverso, ad esempio: Il contributo può essere effettuato con bonifico bancario sul conto corrente dell’Issp presso Intesa Sanpaolo, sede di Prato, Iban IT.09A0.3069.2153.1100.0000.04941. “Abbiamo un patrimonio che in Italia non ha confronti”, precisa il direttore, Bruno Crevato-Selvaggi. “Per avere un’idea, ci sono 13mila volumi, periodici di 1.200 testate, 400mila documenti riguardanti la Direzione superiore della posta militare, 20 metri lineari di archivio riferito alla storia postale, 16.500 pubblicazioni commerciali, senza contare la collezione d’oggettistica specializzata che intendiamo valorizzare. Sul sito, a disposizione gratuita, vi sono poi i bollettini postali d’epoca, la «Rivista delle comunicazioni», la «Rassegna delle poste dei telegrafi e dei telefoni», guide e carte postali, 1.800 note collezioni filateliche, 2.500 fotografie, riviste e volumi dell’Istituto…”. IL POSTALISTA: “Adotta uno scaffale!” L’Istituto di Studi Storici Postali “Aldo Cecchi”, Organizzazione di Volontariato (svolto soprattutto dai propri associati), ODV, si è da subito distinto per l’impegno profuso in ogni ambito del suo operare, perseguendo, non il lucro, ma il favorire l’operosità ed il dinamismo negli studi di interesse storico postale: verso l’Istituto tutti noi, Soci o semplicemente Utenti, collezionisti e/o studiosi di Comunicazione e di Storia Postale, NUTRIAMO GRATITUDINE in quanto consapevolmente beneficiamo ed usufruiamo della sua utilità sociale, avvalendoci di continuo ed in modo gratuito, di questo BENE. L’Issp è gestito da volontari e attualmente risiede nell’immobile dello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37 a Prato; idealmente la collocazione sarebbe ottima, purtroppo gli impianti tecnologici presenti all’interno dello stabile, non risultano rispettare quanto attualmente dettato dalle Norme in materia di sicurezza, pertanto non in grado di garantire i requisiti richiesti e quindi, consequenzialmente, i locali non possono essere aperti al pubblico, questo stato di cose rappresenta una ulteriore difficoltà che va ad aggravare il già presente problema inerente la mancanza di spazio atto a contenere il molto materiale custodito nei locali, oltre ad altro, sempre frutto di donazioni, e in attesa di collocazione. Un utile evento ha favorito il poter prendere in locazione un capannone sito nelle vicinanze della vecchia sede: GAUDIUM MAGNUM!! Certo che portare a termine l’obiettivo non sarà facile e richiederà capacità organizzative non indifferenti, associate ad una buona dose di “volontariato” da esprimersi anche “economicamente” perché, l’allestimento del nuovi locali richiederà non solo di poter disporre ed allocare una giusta mobilia d’arredo, ma metri e metri di scaffalature e quanto altro ad esse necessariamente collegato e, successivamente, essere quindi in grado di affrontare l’ultimo gravoso sforzo economico rappresentato dal dover affidare ad Altri il trasferimento di tonnellate di libri, volumi, riviste, documenti, che le attuali risorse, pur con la fattiva opera dei Volontari dell’Istituto, non sono in grado di poter garantire. Credo sia nell’interesse di tutti noi collezionisti e studiosi, fare la nostra parte e, pertanto, contribuire al benessere del NOSTRO Istituto, sostenendone l’iniziativa, così come già avvenuto quando il Postalista ha acquistato e donato i volumi inerenti le istituzioni, soppressioni e variazioni degli uffici postali e dei servizi rurali, tratte dai Bullettino postale dal 1861 al 1918, radunando attorno a Sé l’adesione di ben 75 sottoscrizioni effettuate da collaboratori e lettori della rivista. OGGI “il Postalista” aderisce all’iniziativa dell’Istituto di Studi Storici Postali “Aldo Cecchi”, “ADOTTA UNO SCAFFALE” e inizia la raccolta, aprendola con un primo personale versamento di 100 € ed invita tutti i collaboratori e lettori a partecipare con altrettanto slancio, nondimeno auspicando che possano esserci versamenti personali con cifre superiori. Periodicamente attraverso questa pagina, pubblicherò i nominativi di coloro che hanno aderito all’iniziativa attraverso la nostra rivista. All’indirizzo info@ilpostalista.it con una vostra dichiarazione, che io mi premurerò di inoltrare all’Issp, mi comunicherete la somma che intendete versare all’Istituto ed, a seguire, personalmente invierete tale versamento sul conto corrente dell’Issp presso Intesa Sanpaolo, sede di Prato, Iban IT09A0306921531100000004941. Causale: iniziativa “Uno scaffale per l’Istituto”. Vi saluto e vi aspetto numerosi. ad oggi hanno aderito: Roberto Monticini € 100
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