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Custodi della nostra Storia


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Verbale del 13 gennaio 2019

Giuseppe Buffagni

Modena, 13 gennaio 2019

Cari amici,

innanzitutto vorrei ringraziarvi per aver partecipato alla visita guidata all'Archivio di Stato e al Convegno di Modena, con il successivo incontro al ristorante per parlare dei temi che, purtroppo, continuano ad affliggere la filatelia.

Considerando che siete venuti anche da molto lontano (Torino, Cuneo, Arezzo, Bolzano, Mantova, Vignola, Parma, Borgotaro, Bologna, ecc.), posso solo esprimere vera soddisfazione nel notare che, quando si tratta di parlare di cose importanti, CI SIETE TUTTI.

Sarebbe stato certamente più simpatico dirvi che abbiamo risolto qualche problema, invece sembra che, per ragioni varie, ci troviamo di fronte a nuove situazioni che richiedono interventi precisi e decisi. Ma riassumiamo e sintetizziamo:
Problema sequestri. Sembra che, dopo la sentenza di "assoluzione" ottenuta lo scorso anno, non siano stati più segnalati sequestri e questa è certamente una cosa positiva. Abbiamo però ricevuto diverse segnalazioni di notifiche su materiale in vendita in diverse "Case d'Asta". Notifiche che, dopo aver esaminato il materiale in questione, ci sembrano veramente pretestuose, giustificate da motivazioni fra il fantastico e il surreale.

Questo comporta ovviamente l'apertura di un nuovo fronte nel quale dobbiamo intervenire. In poche parole, è stato detto che tutto quello che è o "bene culturale" o "di importanza storica" potrà essere notificato, con le conseguenze che tutti noi conosciamo. Ma nessuno ha mai definito le caratteristiche per individuare quando il bene è da considerarsi “culturale”. Un nostro amico collezionista, il cui acquisto è stato oggetto di notifica, si è sentito rispondere alla sua opposizione che sono i sovrintendenti e gli archivisti gli unici titolati a stabilire cosa sia o non sia "bene storico".

Penso che tutti abbiate capito la finezza!!!!!!!!!!!!!!

Altro tema toccato, sul quale sembra arduo poter intervenire, è quello relativo alla proposta di Legge Franceschini-Orlando che, dopo il via libero della Camera, è ora all’esame del Senato per l'approvazione definitiva, relativo alla commercializzazione, detenzione e commercio di "beni culturali", provvedimento estremamente penalizzante sia per i collezionisti che per gli operatori del settore. Ho provveduto ad inviare ad alcuni di voi l'articolo apparso su La Stampa e che vi prego di far circolare a tutti gli amici e conoscenti per spiegare loro che dobbiamo, nel nostro piccolo, fare tutte le pressioni del caso perchè non venga approvata una cosa così talmente assurda.

Per ultimo, ma altrettanto importante, abbiamo trattato, seppur non in modo approfondito, il tema "FALSI".

Abbiamo diviso le categorie interessate in:

-Collezionisti,
- Commercianti,
- Periti,
- Case d'Asta on line.

Tutti siamo, direttamente o indirettamente, interessati ed in parte corresponsabili dell'invasione sul mercato filatelico di materiale falso, contraffatto o manipolato, e di aver fatto poco per contrastare il fenomeno. Abbiamo quindi deciso di interessarci al problema iniziando ad elaborare proposte comportamentali da osservare in presenza di falsi, segnalando i comportamenti riprovevoli (da motivare e documentare) di coloro che promuovono o commercializzano questo materiale.

Le considerazioni fatte, tutte valide e condivise, sono quelle di non provocare allarmismo ma, nello stesso tempo, di muoversi in maniera decisa contro falsi e falsari.
È chiaro che stiamo attraversando un campo minato dove ogni piede deve essere posato con molta attenzione per evitare esplosioni. Ma è altresì chiaro, ed è stato ribadito in modo inequivocabile, che il nostro settore è estremamente complesso e anche l'identificazione di falsi o manipolazioni, non è sempre semplice, né per il collezionista né per l’operatore, quindi dobbiamo procedere con cautela per non confondere chi casualmente ha sbagliato, con chi l'errore continua a reiterarlo: "errare humanum est, perseverare autem diabolicum" che, tradotto: “tutti possiamo sbagliare, ma chi sbaglia troppo spesso, sarebbe meglio che fosse preso a calci nel sedere e si togliesse dai piedi”.

Penso che da domani tutti, ma soprattutto i professionisti della perizia o vendita di "falsi", debbano prendere in considerazione che inizieremo "in primis" a smascherarli (con la dovuta prudenza e con i dovuti supporti) ed eventualmente a segnalarli alle proprie categorie di appartenenza. "In secundis" inizieremo a procedere a norma di legge (legge Giovanardi 2004).

Prego tutti voi di mettersi al lavoro con segnalazioni dettagliate e documentate.
A breve, sempre a Modena, ci ritroveremo per approfondire questi argomenti.

Per il Gruppo di Modena
Giuseppe Buffagni


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