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Gabriele SERRA
un ricordo

di Lorenzo Carra

Sabato 15 agosto 2015 è scomparso Gabriele Serra.

Con lui se ne andato un altro “Grande” della Filatelia e della Storia Postale italiana. Aveva 88 anni e da almeno una decina conduceva una vita ritirata pur non abbandonando i suoi studi e le sue ricerche. La perdita in giugno dopo lunga malattia della moglie Lina l’aveva molto colpito e questa estate così calda e afosa l’aveva affaticato e reso fragile.
Ho perso così un altro dei miei “grandi Maestri”. Ho qui tra le mani le fotocopie che dovevo portargli e qualche lettera che volevo mostrargli. Me le aveva chieste quando questa primavera ero andato a trovarlo e, malgrado l’età avanzata, l’avevo trovato in buona salute e molto attivo e vivace d’intelletto. Spesso era Lui a ricordarmi che aveva a lungo lavorato a Mantova e andava volentieri ai tempi ormai lontani (anni ’70 e ’80) quando settimanalmente vi tornava per trovarsi nello studio di via Mazzini del “generale” Tommasi con Albino Bazzi, l’ing. Varini, Daniele Zanaria e Sergio Santachiara per esaminare e scambiarsi gli ultimi ritrovamenti, talvolta vere e proprie “bombe” filateliche.

A Roma, a Italia85, alla presentazione del suo (con Daniele Zanaria) ”Trattato storico-postale d’Italia”, opera fondamentale e insuperata sui francobolli di Vittorio Emanuele II Re d’Italia, mi invitò a sceglierne un numero particolare: il 66. Già sapeva del tarlo che mi rodeva e diede sempre impulso e collaborazione alle mie iniziative. Quando, Presidente del Circolo di Mantova, nel 1988 istituii il Premio Bazzi, fu naturale fosse Gabriele Serra il primo a riceverlo.



Gabriele Serra con il Premio Albino Bazzi ricevuto dalla signora Tosca Falugi ved. Bazzi.
Sulla destra Daniele Zanaria.

A quei tempi era una piacevole tradizione rispondere alla chiamata di Max Rungg e ritrovarsi per una piacevole settimana in quel di Bressanone per la mitica Prixna, una manifestazione internazionale alla quale partecipavano anche i collezionisti dell’area tedesca con le loro famiglie.



A Bressanone, settembre 1994, dopo una passeggiata: chi scrive, Gabriele Serra con davanti la moglie Lina e mia Madre,
Paolo Fabrizio e Mario Ferrazzi con le loro signore. Vi è anche Renata Vaccari, mentre Paolo fotografa.

Nel 1995 Gabriele Serra non intese mancare quando a Mantova fu assegnato il Premio Albino Bazzi a Enzo Diena e mi piace mostrare questa



Con un soddisfatto Gabriele che riceve un ricordo dal Presidente Minelli.
Sul fondo noto Alberto Rimini, il sottoscritto, Federico Borromeo ed un sorridente Paolo Vaccari.

Italia98, la grande esposizione mondiale di Filatelia di Milano, lo vide protagonista e lo riconobbe fra i massimi esperti.
Poi, a poco a poco, preferì restare di più a Modena e perfezionare la sua collezione dei francobolli ducali, di cui era gran esperto, non disdegnando di frequentare i vecchi amici che vedevano in lui un punto di riferimento sicuro ed apprezzavano la sua grande disponibilità.

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