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Quando, nel 1853, la Nuova Caledonia divenne francese i soldati, ivi inviati, avevano diritto, come tutti i militari, alla franchigia postale per la spedizione della corrispondenza alle loro famiglie. Non essendoci i francobolli F.M. (Franchise Militaire), faceva fede solo il sigillo militare.

Dopo il 1864 la località divenne una colonia penale. L'amministrazione militare, interessata alla buona immagine della guarnigione, si rese conto che da più anni la spedizione delle lettere ai famigliari dei soldati avveniva senza il regolare francobollo, non dentellato, emesso dalla Francia il primo gennaio 1860, e riprodotto qui a sinistra.

Un francobollo molto singolare: il catalogo Yvert e Tellier gli dedica il numero 1 e ne segnala 50 varietà! E' raro su lettera: se ne conoscono solo due esemplari. In compenso, esistono un'infinità di falsi.

Segnala, sbagliando, il nome dell'incisore, che non è Triquérat ma bensì Louis Triquéra (un sergente della fanteria di marina,) disegnatore e litografo del locale periodico Moniteur Impérial. Questo artista realizzò, il foglio, incidendo un calcare argillaceo, a pasta tenera, riproducendo (uno per volta) cinquanta profili di Napoleone ispirandosi ai modelli metropolitani. Per questo il viso imperiale ha varietà infinite: ogni francobollo è diverso dagli altri.

Le missive dei soldati venivano spesso censurate perché confuse con quelle dei galeotti. Per porre rimedio, l'amministrazione inventò una patriottica etichetta , da apporre sulle corrispondenze (a destra). Questi “francobolli", detti Delaunay, dal nome dell’ufficiale che li mise in servizio, furono (scarsamente) usati negli anni 1892-93 dagli appartenenti al 23e Régiment d’infanterie. Naturalmente sono in colori vari e la fattura, data la rudimentale stamperia, lascia molto a desiderare. Essendo un’emissione privata, senza scopo speculativo, non riportano alcun valore facciale e… per questo (in patria) tollerarono.

 

Le erroneamente considerate vignette sono una simpatica memoria di un vecchio passato coloniale, e meriterebbero di essere catalogate.