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Da Roma per Napoli, 30 dicembre 1788 |
CORRISPONDENZA DIPLOMATICA (O QUASI)
La lettera che presentiamo oggi è indirizzata dall’ambasciatore del Regno di Sardegna a Roma al suo collega in stanza a Napoli.
Presentiamo prima di tutto il mittente: rettore dell’Università di Torino, Clemente Damiano, conte di Priocca [1], era famoso per i suoi scritti di legislazione civile nonché di diritto ecclesiastico ed era stato nominato nel 1774 referendario del re nel Consiglio dei memoriali poi, nel 1778, membro del Senato di Piemonte. L'11 settembre 1786 venne scelto per l'incarico, particolarmente delicato, di ministro plenipotenziario presso la corte pontificia. Nel 1798 divenne ministro degli Esteri e protestò contro la cacciata dei Savoia dal Piemonte per opera dei Francesi. Arrestato, poi tenuto come ostaggio in Francia, poté infine ritirarsi a Pisa.
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Il conte di Priocca (1749-1813) nel 1783, dipinto di Ludwig Guttenbrunn. |
Il destinatario, Carlo Luigi Amico, conte di Castellafero [2], ha successivamente assunto l’incarico di ambasciatore piemontese a Napoli (1786), Firenze (1793) poi Vienna (1794). Nominato ciambellano della principessa Paolina durante il periodo francese, riprese il servizio dei Savoia in quanto ministro di Stato nel 1818.
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Il conte di Castellalferro (1758-1832)
alla fine della sua vita. |
LA POSTA DI NAPOLI IN ROMA
Essendo la nostra missiva indirizzata a Napoli, è stata affidata all’ufficio postale napoletano sistemato nella Città Eterna [3].
Troviamo così sulla soprascritta il timbro ROMA, apposto in partenza, nonché l’ammontare della tassa pagata dal destinatario: 4 [grana], tariffa di una lettera di due fogli.
BRUTTO TEMPO
Fra le varie notizie scambiate fra i due uomini, abbiamo notato qualche considerazione meteorologica…
Ho ricevuto il vostro pacco, partirà domani con la
staffetta di Milano. L’avviso che per questa
settimana non avrete lettere da Torino perché
non sappiamo se il corriere arriverà prima sabato.
Basta dirle che è nevicato il sabato scorso
durante sei ore senza sosta ; anche la domenica,
e ieri quasi tutt’il giorno, oggi il freddo
ci fa credere di essere à Pietroburgo [...]
La mia penna è ghiacciata, ma non è così
del mio attacamento per Lei che sarà
sempre molto vivo [...]
E’ SCRITTO NEL GIORNALE…
E anche in Francia, ad esempio nell’edizione del 29 gennaio 1789 del settimanale Le Courrier de l’Escaut [4], si parlava della neve che ricopriva allora Roma nonché Napoli!
NOTE
[1] Dizionario biografico degli Italiani, vol. 32 (1986).
[2] Dizionario biografico dell’Armata sarda (1799-1821), Virgilio Ilari (dir.).
[3] Storia postale del Regno di Napoli, vol. 1, capitolo 1° § 3.
[4] Gallica-BnF, Biblithèque Nationale de France
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Francesco Foschi (XVIII° s.), paesaggio di neve, Musée des Beaux-Arts de Lille. |
Laurent Veglio
08-12-2024
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