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buste viaggiate, FDC e filateliche
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avrei una domanda da farLe: volevo sapere la differenza tra una busta viaggiata ed una non viaggiata, tra buste primo giorno FDC Roma e Capitolium.
Massimiliano
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La differenza è, dal punto di vista collezionistico, la seguente: Per busta viaggiata si intende una lettera che è stata impostata, trasmessa e ricevuta senza l'ausilio apparente di un aiuto filatelico. In altre parole che sia stata trasmessa col principale scopo di collegare due entità (persone o ditte che siano); la busta non viaggiata è una busta che ha assolto solo la funzione di far annullare dei francobolli da conservare in collezione.
Anche le FDC hanno le stesse funzioni, ma solo un giorno e basta: quello di emissione del francobollo.
Non noto nessuna differenza tra le FDC commerciali che Lei cita. Esse si evidenziano solo nella vignetta che adorna la busta e quindi sono soggette al gusto di chi li colleziona.
E fin qui la sua domanda. A meno che... a meno che Lei non voglia saperne di più sul concetto di "viaggiata" sempre in campo collezionistico. Tutto nasce dal timore che quella busta sia stata aiutata da una manina filatelica che invece di affrancare con un francobollo della democratica, adoperò una repubblica romana; oppure invece di farla viaggiare per carrozza la imbucò in una stazione; oppure invece di far pagare al destinatario la tassa aggiuntiva del fermo posta esso, il malvagio, l'affrancò con un centesimi 15 in più; oppure, ancora, si finse cieco e spedì una lettera braille adoperando la tariffa ridotta.
Questa idiosincrasia per "l'artefatto filatelico" giunge al punto che si rifiuta la corrispondenza da note ditte filateliche perché di dubbia seppure accertata provenienza. Lei si dirà se vi sono delle persone che ardiscano pensare questo. Ebbene ve ne sono e si annidano nella ristretta cerchia dei puristi, degli storici postali, del gotha della filatelia. Ma attenzione, di là, nella stessa stanza del circolo, seduto ad un altro tavolo, ci è un altro collezionista storico postale, anch'esso noto e preparato, anch'esso colleziona la Storia Postale. Nelle lunghe conversazioni con l'amico conviene sull'indecenza delle buste viaggiate-filateliche. Tutte e due concordano su tutto. E tutte e due quando è il caso hanno preparato e spedito buste "filateliche" così come hanno fatto i Diena, Fiecchi, Bargagli, Vandelli ecc, ecc, ecc.
E meno male che hanno fatte quelle buste "viaggiate" altrimenti molti bolli delle ex Colonie sarebbero sconosciuti, belle affrancature con i francalettere sarebbero più rare, annulli della posta militare in Africa
sarebbero forse sconosciuti.
Ecco, il concetto di "viaggiata" con l'ansia di sapere se ha il peccato originale, è l'argomento più spinoso da affrontare in una tavola rotonda tra collezionisti. Se ne ricordi se vorrà far parte della confraternita.
Giuseppe Marchese
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la prova bobina per castelli |
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Le scrivo perché vorrei sapere il suo parere su un interessante e raro "francobollo", dico francobollo tra virgolette, perché in realtà si tratta di una prova e cioè la cosiddetta "prova bobina per castelli" di colore marrone e verde, si presenta in coppia con assenza di dentelli sul margine superiore ed inferiore e raffiguranti entrambe la testa del David e venne realizzata dal Poligrafico dello Stato alla fine degli anni settanta / inizi anni ottanta. Giaceva nel mio cassetto da circa 20 anni e mi fu donato da un mio compagno di classe il quale sapeva che ero un appassionato di filatelia e numismatica, ma allora non diedi importanza al fatto. So che è un pezzo raro e di grande valore e quindi vorrei sapere da Voi l'esatta stima di mercato, se mi conviene venderlo, perché con il ricavato potrei acquistare altri francobolli e monete interrotta nel 1993 e dove potrei trovare notizie dettagliate su di esso.
Massimiliano |
Si tratta di una prova eseguita in previsione di una possibile emissione di francobolli stampati in bobine, ma è molto precedente alla serie "castelli": risalirebbe addirittura agli anni '50. Il Catalogo Enciclopedico Italiano, pubblicato dall'amico Augusto Ferrara, la fa risalire al 1956. Stampata in calcografia, esiste in due diverse combinazioni di colore: bruno e verde, come quella proposta, e bruno e rosso. Oltre alle coppie non dentellate
orizzontalmente, esistono anche prove dentellate sui quattro lati. Il suddetto catalogo da una quotazione di 400.000 lire per la coppia bruno e rosso ed una di 500.000 lire per quella bruno e verde. In realtà non so dare un effettivo valore di mercato, data la scarsità di questo materiale.
Dott. Roberto Roggero
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il 3 L. Risorgimento su mod. 105 |
la serie risorgimento
(non è stato possibile utilizzare l'immagine trasmessa dal nostro lettore) |
E' un modulo 105 (Ediz. 1939 - XVII) delle poste, affrancato con 3 L. Risorgimento isolato bollato Santa Domenica Talao (CS) in data 5 (o 6) Luglio 1948. Mi pare un estratto conto indirizzato a Cosenza. Sul retro vi sono bolli di Cosenza Sez. Carte Contabili (10/7); Cosenza Poste Telegrafi (22/7 - rispedizione ?) e Santa Domenica Talao (25/7). E' un documento in tariffa ? Se sì, come e' determinata? Non ho trovato nulla in proposito. Era usuale/corretto affrancare questo tipo di modulistica con un francobollo e non gia' con marche da bollo, o segnatasse... ?
Massimo |
Si tratta effettivamente di un estratto conto. Alcuni grandi utenti facevano un deposito periodico per la spedizione della posta e, mensilmente, veniva fatto un estratto conto. Il conto in oggetto, fatto dall'Ufficio Postale locale, è andato a Cosenza per la verifica, quindi è ritornato a Santa Domenica Talao per la consegna
al Comune. La posta, da un ufficio all'altro, viaggia, contenuta tutta in un unico plico, in franchigia. Per l'estratto conto era richiesta una tassa, che poteva essere pagata o con marca da bollo fornita dall'utente, o con segnatasse o, in mancanza di questi, con francobolli annullati, con o senza T, apposto con timbro a mano.
Ricordo di aver visto, in proposito, interi fogli di francobolli annullati per contabilità. E' in tariffa? E' probabile, data la modalità d'uso, anche se in proposito non ho trovato un tariffario specifico. La tassa di bollo era del 4%, quindi, con arrotondamento, e lire è plausibile.
Dott. Roberto Roggero
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un Gronchi rosa ricoperto a Genova |
un Gronchi ricoperto offerto in Asta Ghiglione
(non è stato possibile utilizzare l'immagine inviata dal nostro lettore) |
E' un Rosa ricoperto per il Peru', ma con ricopertura non effettuata a Roma, volo non speciale, etc.. , sul quale come si può vedere si sono già espressi alcuni periti. A distanza di ca. 9 anni dalle certificazioni, ho approfondito a lungo la storia del Gronchi Rosa e ho cercato in Aste, Convegni, Pubblicazioni, etc.. se mai fosse contemplato un caso di ricopertura "d'ufficio" fatta non col solito "Roma Ferrovia", ma in un'altra
città ove si attese l'emissione del Grigio. Non ho mai trovato nulla. Voi siete a conoscenza di affrancature simili? (aggiungo che nel retro la busta reca 2 bolli di Lima del 10 e 11 Aprile - quindi 3 gg in ritardo rispetto al 7/4 di arrivo del volo di Gronchi - e del 28/8 ritorno a Genova, via nave). |
Penso che la certificazione fatta sia più che sufficiente. Sarebbe interessante sapere se la ricopertura fu fatta dall'Ufficio di Genova o direttamente dal mittente. Non conoscevo l'esistenza di ricoperture fatte non a Roma, mentre ho visto alcuni pochi casi di Gronchi rosa annullati, anche viaggiati, in zone periferiche.
Dott. Roberto Roggero
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