Sempre affamata di tecnologia: è la posta

 

 

Il “francobollo elettronico”, oggetto dell’accordo con il ministro Luigi Nicolais settimana scorsa, è la tappa più recente di un percorso che, negli ultimi tre secoli, ha portato il servizio postale a cambiare profondamente. Il 24 febbraio, a Prato, ne discutono gli esperti. La partecipazione è libera

 Prato (20 febbraio 2007) – Il francobollo elettronico? È una delle frontiere su cui anche Poste italiane si sta confrontando. Lo dimostra l’accordo sottoscritto, appena una settimana fa, con il ministero per le Riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Questo per migliorare la qualità del servizio riducendo, al tempo stesso, i costi.

Qualità e costi: obiettivi da sempre presenti alle poste, anche se non sempre si è riusciti ad ottimizzarli. Obiettivi che verranno esaminati sabato 24 febbraio a Prato presso palazzo Datini (via Ser Lapo Mazzei 43), dalle ore 9. Quando sarà avviato il colloquio nazionale intitolato “Posta e tecnologia. Acquisizioni del progresso tecnologico nell’ambito delle comunicazioni postali”, voluto dall’Istituto di studi storici postali e patrocinato da Comune e Provincia.

“La giornata –anticipa il presidente dell’Issp, Andrea Giuntini- è dedicata ad un tema quanto mai attuale. Verrà sviluppata da dieci esperti che si concentreranno su altrettanti argomenti, dalla sospensione delle carrozze trainate dai cavalli ad, appunto, le versioni elettroniche del francobollo, per certi versi già una realtà”.

Ogni relazione si svilupperà per 15-20 minuti; alla conclusione è previsto l’intervento del pubblico.

La partecipazione è gratuita; è tuttavia gradita la segnalazione della presenza, magari attraverso una e-mail all’indirizzo issp@po-net.prato.it.

 Relatori e temi:

- Armando Serra: “Il progresso delle sospensioni delle carrozze di posta negli inventari ippopostali della prima metà dell'Ottocento”.

- Marcello Manelli: “La sicurezza antifalsificazione nei francobolli italiani”

- Simone Fari: “La standardizzazione tecnologica della telegrafia dopo l'Unità d'Italia”

- Valter Astolfi: “L’introduzione del vaglia telegrafico in Italia”

- Mario Coglitore: “Impiegato e inventore: la bollatrice di Michele Bertorello. Storia di una passione”

- Mario Pozzati: “La tecnologia negli uffici e nelle bollatrici”

- Enrico Bertazzoli: “Lo sviluppo dell’affrancatura meccanica”

- Alcide Sortino: “Gli uffici postali particolari”

- Giorgio Chianetta: “La meccanizzazione dagli anni Cinquanta”

- Giovanni Riggi di Numana: “I recenti sistemi che sostituiscono il francobollo”

- moderatore: Andrea Giuntini, direttore dell’Istituto di studi storici postali

 servizio stampa e comunicazione:
Fabio Bonacina, mail fabio.bonacina@libero.it

 

Rete Civica di Prato