All’Istituto arrivano gli universitari
Prato (16 novembre 2005) - A scuola di... buste e carteggi. Si potrebbe definire così la convenzione che l’Istituto di studi storici postali di Prato e l’Università di Firenze hanno sottoscritto per dare la possibilità agli studenti di operare sul campo.
La convenzione riguarda i tirocini formativi e di orientamento ed è stata firmata il 22 settembre; ora dà i suoi frutti. Il primo beneficiario (l’accordo prevede di attivare uno stage per volta, dalla durata di 150 ore) è infatti al lavoro.
“Prosegue così- spiega il presidente dell’Istituto, Andrea Giuntini- il nostro impegno nel confrontarci e nell’agire insieme con le realtà universitarie. Un approccio, questo, che permette di presentare il nostro settore con criteri più scientifici, sviluppando al tempo stesso interessanti sinergie”.
Lo stagista si chiama Dario Tinti ed è un laureando in Storia; il suo compito consiste nel completare il condizionamento e l’inventario di un importante settore dell’archivio conservato a palazzo Datini: riguarda i fascicoli personali degli ufficiali e degli agenti che appartennero al servizio postale militare italiano durante la Seconda guerra mondiale.
I tirocini formativi –spiegano dall’Università- “sono destinati a realizzare momenti di alternanza tra il sistema formativo e il mondo del lavoro e mirano ad integrare, attraverso l'effettuazione di esperienze pratiche, le conoscenze acquisite con la frequenza a corsi scolastici, di formazione professionale, universitari e post-universitari”. Gli stage di orientamento, invece, intendono agevolare le scelte professionali, in particolare mediante la conoscenza diretta del mondo lavorativo.
L’Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali, ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che garantisce nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista quadrimestrale “Archivio per la storia postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello stato maggiore dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/isp.
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la quota annua per i residenti in Italia è di 26,00 euro, da versare sul conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (casella postale 514, 59100 Prato); gli iscritti ricevono gratuitamente la rivista dell’Issp.