Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su
il postalista
Nel ricordo di Francesco di Marco
Datini
Dal servizio postale al buffet
Contemporaneamente al debutto
della cartolina postale, Prato ha ospitato un affollato incontro
dedicato al mercante e a quanto di lui oggi resta
Prato (20 ottobre 2010) - Mentre faceva il suo debutto agli
sportelli postali italiani, e mentre i bollatori di Prato mettevano a
disposizione degli interessati il timbro commemorativo del primo giorno,
la cartolina da 60 centesimi che oggi l’Italia ha dedicato a Francesco
di Marco Datini era la protagonista anche in un’altra sede.
Protagonista, insieme al mercante e benefattore citato, dell’incontro
promosso, sempre nella città toscana, dall’Istituto professionale
“Francesco Datini”.
Un incontro pensato soprattutto per gli allievi della scuola, ma che ha
permesso, davanti ad una platea affollata, di approfondire un po’
l’uomo, i meccanismi che portano a realizzare una carta valore e -perché
no?- il lavoro quotidiano dei ragazzi.
Francesco Datini è “il nostro concittadino più importante nel mondo”
-come l’ha definito l’assessore alla scuola della Provincia, Ambra
Giorgi- ancora ricordato e celebrato, nonostante siano passati sei
secoli dalla sua morte, avvenuta il 16 agosto 1410.
“Un uomo nuovo -ha aggiunto il segretario generale della Fondazione
istituto internazionale di storia economica «Francesco Datini»,
Giampiero Nigro- che ha vissuto un momento di grande cambiamento ed
aveva una forte propensione all’innovazione”.
Nel suo contributo, il giornalista Marco Ferri ha mostrato come
si presentava tre secoli fa la tomba del Datini, grazie ad un disegno
conservato all’Accademia di scienze e lettere “La colombaria” di
Firenze. Come oggi, la lastra di pietra era collocata nel pavimento del
Duomo di Prato, ma allora risultava leggibile, sia nel disegno, sia nei
testi di accompagnamento.
Più tecnici i due interventi successivi: se il direttore della filiale
di Prato di Poste italiane, Luigi Baldini, ha proposto un rapido
excursus sul servizio postale dall’Ottocento ad oggi, il vicedirettore
dell’Istituto di studi storici postali, Bruno Crevato-Selvaggi,
ha ricostruito -anche grazie alla sua carica di membro della Consulta
per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia (cioè l’organo di
supporto al ministro dello Sviluppo economico) il percorso effettuato
per arrivare all’emissione. Ricordando che l’Issp, insieme alla scuola,
aveva organizzato il concorso di idee fra gli studenti per individuare
il soggetto migliore da suggerire per la cartolina. Anche se poi il
dicastero ha preferito utilizzare il dipinto realizzato nel 1588 da
Ludovico Buti.
Gli studenti, infine, hanno presentato l’esito del loro stage in Tunisia
per fare scambi di esperienze a carattere turistico, alberghiero e
culinario e, nel nome del mercante, al rinfresco hanno proposto due
piatti: gli stuzzichini di
pasta sfoglia “petit fleur del Datini” e i
biscottini “contratto di cambio all’arancia”.
Datini nel giorno della cartolina
L’omaggio che l’Italia dedica a Francesco di Marco Datini, scomparso
sei secoli fa, sarà valorizzato con un incontro fissato per il 20
ottobre alle ore 10.30 presso l’Istituto professionale “Francesco
Datini” di Prato, in via di Reggiana 26
Prato (18 ottobre 2010) - È una cartolina postale, in vendita dal
20 ottobre a 60 centesimi presso gli sportelli di Poste italiane, quella
che l’Italia, attraverso il ministero allo Sviluppo economico,
intitolerà ad una delle figure storiche più note di Prato.
È dedicata a Francesco di Marco Datini, che nel Trecento costruì un
impero commerciale. Per suo desiderio, l’eredità servì ad aiutare i
poveri, ed ancora oggi il capitale è tramandato attraverso la Fondazione
Casa pia dei ceppi onlus.
L’appuntamento è alle ore 10.30 dello stesso mercoledì 20 ottobre,
presso l’auditorium dell’Istituto professionale “Francesco Datini”, in
via di Reggiana 26 a Prato.
“Con questo incontro -spiega il dirigente della scuola, il professor
Roberto Paganelli- si concludono le manifestazioni in sua memoria, un
importante personaggio nato a Prato intorno al 1335 e morto il 16 agosto
del 1410”.
L’evento verrà svolto su più piani: da una parte la rievocazione
storica, affidata al professor Giampiero Nigro, del mercante e della sua
incidenza sulla storia del periodo; dall’altra la presentazione del
progetto realizzato dagli studenti dell’Istituto ed intitolato “Sulla
rotta del Datini…Tunisia”, che vedrà la partecipazione del console
onorario del Paese africano dottor Gualserio Zamperini. Il giornalista
Marco Ferri, inoltre, esporrà un’interessante scoperta effettuata tra i
documenti dell’Accademia di scienze e lettere “La colombaria” di
Firenze.
Per l’occasione si potrà vedere la mostra dei bozzetti per la carta
valore pensati dai ragazzi.
Parteciperanno:
- il prof. Roberto Paganelli, dirigente dell’Istituto
professionale “Francesco Datini”
- il prof. Giampiero Nigro, segretario generale della Fondazione
istituto internazionale di storia economica “Francesco Datini”
- il dr. Marco Ferri, giornalista e storico
- il dr. Bruno Crevato-Selvaggi, vicedirettore dell’Istituto di
studi storici postali onlus
- l’ing. Luigi Baldini, direttore della filiale di Prato di Poste
italiane
- il dr. Gualserio Zamperini, console onorario della Tunisia
- il dr. Lorenzo Lapi, presidente della Fondazione Casa pia dei
ceppi onlus
- interverranno, inoltre, alcuni ragazzi del settore turistico che hanno
partecipato al progetto “Sulla rotta del Datini… Tunisia”
All’incontro sono stati invitati i rappresentanti istituzionali di
Provincia e Comune di Prato
|
|