Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su
il postalista:
Da Gallarate a Prato. E… ritorno
I giornali quale testimonianza di storia locale
Un altro caso valorizzato grazie al patrimonio dell’Issp. “Il
collezionista” - è il nome del periodico ritrovato - nacque nella città
del Varesotto novant’anni fa. Durò per appena due numeri, però…
Prato (23 dicembre 2013) - Chi l’avrebbe mai detto che Gallarate
avesse persino una rivista di filatelia? A valorizzarla è stato il
giornalista Beniamino Bordoni, che abita nella cittadina del Varesotto e
si interessa di storia locale. Complice la disponibilità dell’Istituto
di studi storici postali di Prato, nel quale la rara documentazione è
stata trovata, e l’anniversario. Perché l’esperienza venne registrata
nel 1923, e sono scoccati i novant’anni, un giro di boa… tondo.
S’intitola “Il collezionista” e veniva presentata come “rivista
filatelica mensile”; se ne conoscono appena due numeri, datati 15 luglio
e 15 agosto.
“Per quanto abbia fatto delle ricerche -spiega Bordoni- non mi risulta
che l’iniziativa sia proseguita. È comunque un documento interessante,
tanto è vero che adesso è stato inserito in un «cartoncino» della
collana «Galerate», diretta da Elio Bertozzi. Testimonia la vitalità del
territorio e come la filatelia avesse contagiato anche questa zona. Si
aggiunge ad un altro reperto, risalente addirittura al 1918: è lo
statuto dell’Unione collezionisti del Gallaratese, che si rivolgeva ai
«collezionisti di francobolli postali, bolli in genere, cartoline
illustrate, monete e medaglie commemorative, curiosità»”.
Quanto al periodico, venne stampato dalla tipografia Moderna, costava 50
centesimi di lira e vedeva quale gerente responsabile Giovanni Giumani.
Era edito dallo Studio filatelico internazionale di Icilio Bianchi, pure
egli del settore della carta stampata: tra lo stesso 1923 ed il 1925
diresse il giornale “Unione”.
Il primo numero, di 8 pagine, è probabilmente originato da un semplice
listino prezzi; racchiude approfondimenti sulla storia delle
cartevalori, curiosità e cita grandi personaggi appassionati, quali re
Giorgio V. Al tempo stesso, offre momenti di svago a tema. Non manca la
parte commerciale, frutto degli interessi sostenuti dall’editore.
Il secondo di pagine ne conta 16 e riprende la stessa linea. Si fa
notare, ad esempio, l’intervento dedicato all’importanza didattica della
filatelia.
“E poi? E poi per la pubblicazione -prosegue il giornalista- è calato il
sipario. È probabile che abbia deciso di chiudere. Questo nonostante si
legga che avesse già raggiunto i duecento abbonati: forse un numero per
allora non ritenuto sufficiente?”.
L’Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali (www.issp.po.it), ora
organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982
ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei
37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle
comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche,
l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i
seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli
otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed
il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di
storia postale” e della rivista oggi semestrale “Archivio per la storia
postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla
Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti
originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le
pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore
dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila
volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate;
entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un
catalogo anche on-line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/.
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la
quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul
conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via
Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono
gratuitamente la rivista dell’Issp.
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