Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su
il postalista:
Aldo Cecchi nominato presidente emerito
AUMENTATA LA “QUOTA ROSA” ALL’ISSP
Prato (19 luglio 2014) - Da due a quattro: con Deborah Cecchi e
Valentina Stazzi, è raddoppiata la presenza femminile nell’ambito del
consiglio direttivo dell’Istituto di studi storici postali onlus. La
prima è volontaria nel settore biblioteconomico; la seconda è nella
Giunta storica nazionale, bibliotecaria ed archivista (ha ricondizionato,
ad esempio, il fondo della Direzione generale delle Poste all’Archivio
centrale dello Stato, nell’ambito di un progetto realizzato dall’Issp
nel 2004-2005).
È una delle conclusioni cui si arriva esaminando il responso emerso
dalle urne e valido per i prossimi tre anni. Oggi, infatti, si è svolto
il rinnovo degli organi collegiali.
A ruota, gli eletti si sono riuniti per individuare le prime cariche:
direttore e vicedirettore restano, nell’ordine, Andrea Giuntini e
Bruno Crevato-Selvaggi. Il gruppo si completa con Fabio
Bonacina, Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Michele Caso,
Deborah Cecchi, Giorgio Chianetta, Valentina Stazzi e
Diana Toccafondi.
Anche il collegio dei revisori dei conti è stato parzialmente rinnovato.
Ora vi figurano, quali membri effettivi Antonio Bellucci,
Stefano Paoletti e Roberto Risaliti. Quali supplenti sono
subentrati Roberto Monticini ed Alessandro
Papanti.
“Nonostante le difficoltà economico-finanziarie - ha detto il
riconfermato direttore - continuiamo sulla strada intrapresa: l’ingente
lavoro di gestione e la graduale messa in rete di documenti, normative,
collezioni. Al tempo stesso, stiamo portando avanti lo spoglio di
pubblicazioni nonché la scansione di riviste, che metteremo on-line,
sempre senza costi per l’utilizzatore”.
All’unanimità, l’assemblea ha deciso di nominare Aldo Cecchi
quale presidente emerito dell’Issp. “È un piccolo ringraziamento -ha
proseguito Giuntini- verso una persona cui l’Istituto deve molto: in
oltre trent’anni di dedizione, prima l’ha diretto, concentrandosi poi
sulla biblioteca”.
Nello stesso fine settimana è stata organizzata una nuova sessione di
lavoro volontario, cui hanno partecipato soci provenienti da diverse
città italiane.
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Istituto di studi storici postali onlus - Prato
ufficio stampa
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all'Istituto di studi storici postali
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L’Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali
(www.issp.po.it), ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus),
nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via
Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle
comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche,
l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i
seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli
otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed
il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di
storia postale” e della rivista, oggi semestrale, “Archivio per la
storia postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla
Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti
originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le
pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore
dell'Esercito. In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di
oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179
testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al
venerdì, con un catalogo anche on-line all’indirizzo
http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/ .
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la
quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul
conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via
Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti ricevono gratuitamente la
rivista dell’Issp.
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