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brutto, povero e triste, ma sempre francobollo
di Pietro Lazzerini

Avevo letto tanto tempo fa un gradevole articolo di Franco Filanci e precisamente sul Notiziario A.S.I.F. n° 144 del Dicembre 1975 e qualche tempo dopo un breve accenno sul Catalogo Unificato di Storia Postale a pag.309 che titolava: “Impronte di Raccomandazione su striscia gommata”.
Per la verità l’argomento era stato trattato sul Corriere Filatelico del 1927 e successivamente sulle “Vie d’Italia” del febbraio 1928.
Riporto integralmente l’articolo del Corriere:


ESPERIMENTO PER L’AFFRANCATURA AUTOMATICA DELLE RACCOMANDATE ED ASSICURATE

Dal 16 Agosto e fino a tutto il corrente mese ( Novembre)è in prova alla Posta Centrale di Roma, un sistema per l’affrancamento automatico delle Raccomandate ed Assicurate. Le corrispondenze che si presentano allo speciale sportello non devono essere affrancate precedentemente, ma devono portare, oltre l’indirizzo del destinatario, anche quello del mittente. Stabilita la tassa che per ogni corrispondenza si deve pagare, l’impiegato addetto allo sportello introduce in una apposita fessura dello speciale“registratore” un piccolo modulo del formato di circa cm 11 per 11 che riceve una doppia scritta in inchiostro violetto.Fra le due scritte il foglietto ha una perforazione ( dent.12 ). La parte superiore del foglietto rimane al mittente che può scrivervi il nome di chi spedisce, di chi riceve etc. ( vi sono apposite scritte a stampa) ; la seconda parte che porta stampa una sola lettera “N” (numero) viene incollata dall’impiegato sulla corrispondenza. Come si vede dalla riproduzione, oltre il nome dell’Ufficio speditore, vi è la data, il numero d’ordine, la scritta “Racc.” e la cifra pagata. La striscia di carta è gommata. Al tergo della ricevuta ( prima parte) vi sono le solite avvertenze che si notano nelle ricevute delle Raccomandate.
Il modulo cui abbiamo accennato è di carta scadente e può avere in filigrana parte della dicitura “ Provveditorato dello Stato”. La stampa è in nero.

recto

verso


A questo punto faccio una breve riflessione e consulto il vocabolario ( Devoto– Coli ) e leggo: “FRANCOBOLLO. Rettangolo di carta-valore stampato da una parte e gommato per l’affrancatura delle lettere.”Mi sembra allora che la striscetta in oggetto abbia molte caratteristiche simili al francobollo e precisamente : la dizione Raccomandata o Assicurata, l’importo, la dentellatura, la gommatura e la filigrana.
Sarei a questo punto felice di conoscere l’opinione dei collezionisti e grato per le segnalazioni che potrebbero servire alla definizione del periodo d’uso.Le lettere che presento facevano parte della raccolta dell’amico Francesco Gerini e sono del settembre-novembre 1927.





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