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SCRIVERE DALL’IMPERO OTTOMANO NEL REGNO D’ITALIA NEGLI ANNI 1860
Parte seconda: e la nave va!


Rammentiamo al nostro lettore che, nella prima parte, avevamo provato con successo, attraversando affollate strade e piazzette ingombrate, a raggiungere un ufficio postale europeo per impostare una lettera destinata all’Italia. Erano le altezze del quartiere di Pera (fig.1) ad ospitare le ambasciate europee ubicate nella capitale dell’Impero ottomano, posizionate accanto ad alberghi, ospedali ed uffici postali. Per la nostra lettera, essendo indirizzata a Livorno, avevamo scelto un ufficio francese, mentre se fosse stata diretta per una destinazione adriatica ci saremmo presentati presso l’ufficio austriaco di Pera (la motivazione la scopriremo in una delle prossime puntate, fra qualche mese).



Fig.1 – la città di Costantinopoli in un atlante degli anni 1860. L’ingrandimento ci permette di localizzare l’ufficio
postale francese, nel quartiere di Pera, sulle altezze della più popolata parte urbana di Galata

Alla metà del secolo XIX queste due amministrazioni postali sono le sole ad assicurare l’inoltro delle corrispondenze in modo celere ed efficiente verso l’Europa occidentale: l’amministrazione austriaca propone una rotta terrestre via Kustendje ed una rotta marittima gestita dalla compagnia marittima del Lloyd Austriaco. L’amministrazione francese, oltre la via di Kustendje con la mediazione austriaca, propone anche una sua propria via di mare con la compagnia delle Messageries Impériales.

La “via di mare” batte bandiera francese

Dopo la convenzione del 28 febbraio 1851 con lo Stato francese, con la quale veniva stabilita la sostituzione dei vapori dell’Amministrazione postale governativa, i piroscafi della “Compagnie des services maritimes des Messageries impériales” furono incaricati di assicurare un collegamento regolare fra Marsiglia ed il Levante prevedendo non solo collegamenti tra il porto francese e Costantinopoli (Linea del Levante), ma anche Alessandria d’Egitto e Beirut (Linea di Siria).
Per quanto riguarda la specificità, argomento di questo articolo, due percorsi marittimi diversi furono attivati:

via Malta (trattini rossi): partenza da Marsiglia i giorni 1, 11 e 21 del mese con scalo a Malta i giorni 5, 15 e 25. Ritorno da Costantinopoli i giorni 15, 25 e 5 del mese con scalo a Malta i giorni 21, 1 e 11.

via Messina (trattini verdi) dal 1854: partenza da Marsiglia i giorni 6, 16 e 26 del mese con scalo a Messina i giorni 9, 19 e 29. Ritorno da Costantinopoli i giorni 20, 30 e 10 del mese con scalo a Messina i giorni 25, 5 e 15.

Dal dicembre 1854 le due linee diventarono settimanali:
partenza da Marsiglia il giovedì via Malta (scalo la domenica), ritorno da Costantinopoli un giovedì (scalo a Malta il mercoledì)
partenza da Marsiglia il lunedì via Messina (scalo il giovedì), ritorno da Costantinopoli un lunedì (scalo a Messina il sabato)

Tutti e due i tragitti garantivano la possibilità di collegare la rotta del Levante con la Linea d’Italia delle Messaggerie Imperiali e servire, in partenza da Malta o Messina, molti porti italiani:


La “Linea regolamentare d’Italia”
(1851-1865)


La “Linea W” (1865-1870)


Dall’estate del 1857 la rotta del Levante da Malta fu soppressa, rimase quindi assicurato solo un collegamento settimanale da Messina: una partenza da Marsiglia il sabato con uno scalo in Sicilia il martedì ed un ritorno da Costantinopoli il mercoledì con uno scalo a Messina il lunedì:

 

Efficienza e celerità!

La nostra ricerca, qui riferita, è una presentazione globale, ci limitiamo e ci accontentiamo di cartografare i vari percorsi: chi vorrà identificare con precisione un piroscafo postale o verificare una data di partenza o d’arrivo dovrà consultare il volume secondo dell’opera magistrale di Raymond Salles: La Poste maritime française (Les paquebots de la Méditerranée de 1837 à 1939), perché vari eventi politici, tecnici o sanitari hanno talvolta fatto variare nel corso degli anni il tragitto o gli scali dei piroscafi postali francesi.
Ora, alla luce di quanto appreso, possiamo riprendere la nostra lettera indirizzata a Livorno ed impostata presso l’ufficio postale francese di Costantinopoli, per comprenderne il percorso:


La lettera inizia il suo viaggio lo stesso giorno: 6 febbraio 1867, con il vapore delle Messageries impériales « Godavery » della linea Costantinopoli-Marsiglia. La nave sosta ai Dardanelli il 7, a Pireo l’8 e a Messina l’11 (per finire a Marsiglia il 13). Dal porto siciliano, la posta indirizzata alla penisola italiana è immediatamente trasferita, in plico chiuso, a Napoli senza aspettare la partenza del piroscafo francese della Linea W. Nella città partenopea viene effettuato lo smistamento (bollo al tergo del 12 febbraio): la missiva può così proseguire fino a destinazione il 14 febbraio, percorrendo, verosimilmente, l’ultimo tratto del viaggio in ferrovia! In quegli anni, in effetti, il treno sta diventando un vero e proprio concorrente per i piroscafi postali.
A questo punto del racconto, immagino che il mio lettore sia un po’ deluso e perplesso e si stia chiedendo: … ma come, si annuncia un resoconto sulla rete postale marittima francese servendo l’Italia… poi dopo solo 6 giorni di mare si finisce in treno! I dubbi saranno però immediatamente fugati appena apprenderà la storia riportata con il secondo esempio, e ricordando che, prima della fine degli anni 1860, i piroscafi postali francesi sono insostituibili, o quasi, per collegare Levante e costa occidentale dell’Italia...


Si tratta di una lettera spedita il 14 ottobre 1862, indirizzata a Genova e spedita dal porto greco (ma ancora ottomano) di Salonicco: è un esempio interessante in quanto mostra gli efficienti abbinamenti tra le diverse linee marittime francesi: ligne de Thessalie (in rosso sulla cartina sotto riprodotta)/ ligne du Levant (in azzurro)/ ligne d’Italie (in verde). La prima assicura il collegamento Pireo – Salonicco - Dardanelli - Costantinopoli; la seconda, l’abbiamo detto, Costantinopoli – Marsiglia e l’ultima Malta a Marsiglia.
Abbiamo dunque disegnato in tratto pieno, le 3 tappe del percorso della nostra lettera su questo fondo di carta dell’atlante Garnier (edizione 1862): la corrispondenza per l’Europa in partenza da Salonicco è inoltrata verso la costa turca ai Dardanelli (1) (bollo di transito a tergo dell’indomani 15 ottobre): laddove sosta il vapore per Marsiglia partito da Costantinopoli. Dopo il trasbordo sul “Cydnus”, voga dunque verso l’Occidente (2) per lo sbarco a Messina e, con un suo successivo trasferimento sul vapore “Vatican” della Linea regolamentare d’Italia (3) arriva a Genova il 23, dopo solo 9 giorni di navigazione! Questo sì che è efficienza!

E questa celere corsa può verificarsi beninteso anche nel senso Italia / Salonicco…


Lo vediamo accanto con quest’ultima lettera: è stata impostata a Torino (1) il 29 maggio 1862; l’indomani è giunta a Genova (2) e viene imbarcata a bordo del CAPITOLE fino a Messina, lì trasferita sul NEVA che salpava per Costantinopoli; giunge ai Dardanelli (3) il 6 giugno, vigilia dell’arrivo della nave al capolinea ottomano. Dalle coste turche viene quindi trasferita su un terzo piroscafo francese, che assicurava la linea annessa di Théssalie. Il 9 giugno raggiunge il suo destinatario a Salonicco !! (4).

 

 

 

 

 

 


Ecco dunque una prima vista sulla rete marittima che si era formata nel Mediterraneo alla metà del secolo XIX. Proveremo, prossimamente, a proseguire con i collegamenti verso la Siria e l’Egitto, accennando anche ai servizi marittimi austriaci ed italiani