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Maximafilia

 

 




L'ANNULLO NELLA MAXIMAFILIA

di Rosario D'AGATA


Alcuni cenni sugli annulli
Non ho la presunzione di competere con i Marcofili o gli Studiosi del settore, non ho la presunzione di essere esperto di annulli, ma cercherò di spiegare quanto è interessante, per un maximofilo, questo aspetto: infatti l’annullo è una componente essenziale per la creazione della Cartolina Maximum e dipende dall'annullo la sua validità. Pertanto, magari, non sarò preciso e di questo chiedo venia, ma almeno divulgativo..



Fig.1 Timbrat. con Güller Em.14-03-1932 Italia Regno Obl.30-05-1932 Torino Valid.al 31-01-1933 Ediz. Ballerini e Fratini

L’annullo (o bollo) è lo stampo, normalmente in metallo e con impugnatura, utilizzato per obliterare le cartevalori postali, il quale imprime una impronta postale destinata a rendere nulli (come dice la stessa parola) e non più utilizzabili, i francobolli applicati su oggetti di corrispondenza, moduli, ecc. Il primo bollo postale inchiostrato si deve a H. Bishop che lo introdusse nel 1661 per indicare il mese e giorno esatto di raccolta o di arrivo delle lettere, per evitare proteste per supposti ritardi di consegna. In realtà già dalla fine del ‘500 nello Stato Pontificio gli appaltatori postali usavano imprimere sulle lettere dei bolli a secco con le loro iniziali e almeno uno inchiostrato che recava il porto dovuto. L’avvento dei francobolli segnò il passaggio d’uso dei bolli postali ad annullatori, e talvolta vennero creati con questo preciso scopo, come quelli inglesi a Croce di Malta. Gli annulli sono di diversi tipi. Nel 1865 lo svizzero Johann Güller nella sua ditta di incisioni ideò un metodo per comporre i timbri senza dover incidere le date su elementi mobili e che consisteva nell’adozione di cilindri rotanti fissati su un supporto funzionante da manico. Tali timbri a mano detti "Güller", [fig.1] furono da prima adottati dalle Poste di Berna e poi in tutto il mondo e tutt’ora vengono adoperati nella timbratura a mano..



Fig. 2 Timbrat.con Daguin Em- 03-06-1948 Francia Obl.-03-06-1948 Airaines Ediz. Comité monument Leclerc

Nel 1881 il francese Eugène Daguin ideò una macchina per le bollature azionata tramite pedale che darà luogo ai bolli di "tipo Daguin”[fig.2]. Questa macchina aveva lo scopo di diminuire il tempo di bollatura, apponendo dove richiesto due timbri quello tondo e quello rettangolare oppure solo uno se non richiesto il secondo. Nel 1888 venne assegnato all’incisore Lodovico Josz che fin dal 1875 era incisore delle Poste, il compito di realizzare un timbro che sostituisse il cerchio grande e che contemporaneamente con un’unica bollatura fosse in grado di impedire il riutilizzo del francobollo. Studiando quanto già in uso in altre amministrazioni postali, fu scelto un semplice cerchio con 4 lineette curve (ridotte nel corso degli anni a 3 [fig.3 e 4]), simile a quello in uso a quel tempo in Gran Bretagna.


Fig. 3

Con bollettino n 11 del 1889 la Direzione delle Poste diede disposizione di utilizzare un unico tipo di bollo per tutti gli uffici postali man mano che sorgeva la necessità di sostituire quelli in uso non utilizzabili per usura. Josz fornì il primo bollo di questo tipo (Roma succursale 14) il 14-01-1890 ma il primo tondo riquadrato noto “Torino (ferrovia)” venne realizzato da un incisore privato e la prima data nota è 14-11-1889.


Fig.4 Timbratura con tondo riquadrato Sped. Saluzzo15-11-1898 12 meridiane Arriv. Torino 15-11-1898 ore 6 sera




Fig.5 Timbratura a doppia lunetta a barre Em.18-10-1928 Italia Regno Obl. 10-10-1928 Torino In validità al 31-XII-1929 Ultima emissione da O.C.V. di Torino, il 28-10 1928 viene inaugurato I.P.S. di Roma

Successivamente viene introdotto un annullo a doppio cerchio con la dicitura della località e al centro linearmente la data; tra la data ed il doppio cerchio si creano così due lunette che vengono riempite con barre verticali: questo modello resterà in uso per tutta la durata del Regno d’Italia anche se subirà frequenti e molteplici modifiche [fig.5].

Nel 1901 gli uffici postali di Roma e Napoli furono dotati di obliteratrici meccaniche Bieckerdike a bandiera, che analogamente a quelle a pedale e tramite l'uso dell’energia elettrica, imprimevano timbro ed annullo nell'ordine di 250 al minuto. riducendo la fatica e aumentando la “produttività”. Si comincia ad andare verso la meccanizzazione anche in questo campo.

Agli inizi del secolo ventesimo si introdussero gli annulli meccanici con targhetta. Il primo esempio ebbe oltre al Güller una bandiera sventolante [fig.6] con stemma Sabaudo, dedicata al nuovo Re dopo l’assassinio del padre, Umberto I°.


Fig. 6

Fig. 7

Successivamente lo spazio della targhetta venne utilizzato per comunicazioni agli utenti; negli anni ’20 massicciamente per la pubblicità anche politica [fig.7].

Una versione del sistema “meccanico” di annullamento dei valori postali fu l’annullo in continuo” detto anche “senza fine” costituito da un rullo che trascinava l’oggetto postale e contemporanemente lasciava una serie continua di impressioni annullatrici, compreso il datario in continuo [fig.8].


Fig. 8

I francesi chiamano questa timbratura “Flamme”.
Negli anni ’30 furono introdotti altri tipi di bolli di cui il principale fornitore fu la ditta Conalbi che affiancarono gli annulli tipo Güller, sostanzialmente simili nell’impronta, ma con la possibilità di essere smontati, facilitando così la pulizia e la sostituzione delle parti deteriorate [fig.9]. La differenza fra un Conalbi ed un Güller consiste nella particolarità dell’incisione dei caratteri che risultano leggermente più sagomati e larghi e la forma delle stelle che sono leggermente più grandi e allungate.


Fig. 9

L’importanza nella Maximafilia



Fig. 10- Adolf Hitler. Il francobollo è stato emesso il 17/4/1941 per il 52°compleanno del Fuhrer; l'annullo è del 20/4/1941, giorno del compleanno (maximum di concordanza di tempo). In una esposizione ciò va segnalato nelle note filateliche

In Maximafilia l’annullo è una delle parti fondamentali che costituiscono la Cartolina Maximum, da esso dipende la concordanza sia di tempo che di luogo.
Di tempo perché deve essere apposto nel periodo di validità del francobollo, e quanto più vicino possibile alla data di emissione. Tuttavia il francobollo spesso ha validità di diversi anni, e quindi si hanno diverse possibilità. Se una Maximum ha l’annullo della data di emissione, senza dubbio la concordanza è “buona” ma ci sono casi in cui una data successiva è anche migliore: quando la data è il giorno dell’anniversario dell’avvenimento commemorato (nascita o morte di un personaggio, un evento..) e non è detto che queste date coincidano con il giorno di emissione [fig.10]
Comunque la concordanza di tempo è un argomento abbastanza vasto che merita una trattazione a sé stante.
Di luogo poiché il nome della località dove l’annullo viene apposto deve avere un riferimento diretto con il soggetto del francobollo e pertanto con quello della cartolina.
Quindi è proprio l’annullo che ci dà queste informazioni che per la Maximafilia sono molto importanti e lega la cartolina al francobollo.
Ecco da qui l’importanza dell’annullo e anche la necessità che l’annullo apposto sia chiaro ben netto, e definito e quindi leggibile.