§4) – Ho già mostrato tre piccoli gruppi di miei Avvisi di Ricevimento (Memorie XXXVI, LXX e LXXX) che hanno circolato con belle o bellissime affrancature filateliche, cioè fatte appositamente usando vari valori che possedevo, quasi tutti se non di piccolo taglio comunque particolari.
Non vorrei ripetermi, ma ho considerato veramente “filateliche” ma da mostrare tutte le affrancature con minimo 6 francobolli incollati (dato il piccolo spazio a disposizione nel cartoncino dell’Avviso di Ricevimento) e, se in numero minore, con particolarità quali i “gemelli”, o i bordi integrali di foglio, oppure parte del foglietto (nel quale era contenuto il valore), o il foglietto integrale, oppure valori venduti con sovrapprezzo o, infine, altre cose fuori dall’ordinario.

Premetto che si tratta di Storia Postale contemporanea, una storia che è terminata verso l’anno 2015 allorquando nelle Poste in sede di accettazione non si bollò più alcunché, quindi neanche i Mod. 23-I.
Mi chiedo sempre come verranno trattari, considerati dai futuri collezionisti codesti Mod. 23-I affrancati nell’anno 2100 o poco più avanti, ad un secolo data dalla loro circolazione: verranno ostracizzati, schifati, qualcuno storcerà il naso perché di natura “filatelica”, oppure saranno giudicati per ciò che erano, per degli invii circolati ma con affrancature molto fantasiose e visibilissime, tali da saltare immediatamente all’occhio, da annichilire gli altri Mod. 23-I con affrancatura singola di valore “ordinario” o col datario meccanico in cartella per “PAGATO”?

Chissà se qualche altro filatelista e lettore de IL POSTALISTA che abbia avuto la necessità di spedire molte Raccomandate con A.R. abbia anch’egli pensato di realizzare ciò che feci io? Sono una persona normale, non mi ritengo un fenomeno; quindi, molti potrebbero aver fatto circolare dei bei Mod. 23-I, sul tipo dei miei !
Ma non ho ancora mostrato i miei Mod. 23-I affrancati con valori uniti al bordo di foglio con codice a barre: di essi ne farò un capitolo a parte; alcuni sono troppo recenti.

Farò quindi anche un capitolo singolo per gli altri Mod. 23-I affrancati col francobollo unito al suo chiudilettera col quale venne venduto (e ce ne sono stati); qualcosa ne ho già mostrato; vedremo cosa potrò fare un po’ di tempo più avanti, se tempo ne avrò, se forza fisica e mentale ne avrò: ho quasi 81 anni!
Smetto di annoiare i lettori con le mie elucubrazioni ed inizio a mostrare cosa ho:

NOTE:

1) – Gli Avvisi di Ricevimento affrancati con valori in bobina per macchinette distributrici della Serie Ordinaria “Castelli d’Italia” (su documento circolato) li ho visti offerti in vendita in Bbay per anni. Se non rammento male erano in maggior parte documenti postali (Avvisi di Ricevimento) di una qualche Agenzia (forse dell’A.C.I. o per pratiche auto varie) del Nord della Toscana, forse della Provincia di Massa-Carrara e di una Tabaccheria in Provincia di Salerno. Un tempo erano tantissimi ma oggi meno: tutti venduti? Oppure rimasti per mesi invenduti e non rimessi in vendita? Comunque di Avvisi di Ricevimento affrancati con “Castelli” in bobina (anche in affrancatura mista con altri valori) ne compaiono ancora in eBay ma in numero limitato dato che –tutti assieme- compaiono in una sola videata da 50 oggetti (sempre di eBay). Da oltre 20 anni penso che noi collezionisti purtroppo non potremmo più avere l’aiuto del filatelista toscano Prof. Giovanni Micheli (autore, per altro, del libro sulle Tariffe Postali edito da Vaccari), perché mi pare di aver letto che sia mancato ai vivi; chissà se qualche esperto filatelista prima o poi tenterà l’avventura di valutare gli invii postali del periodo “LIRA”, quindi anche dell’uso dei francobolli in bobina della Serie Castelli?

il 28 gennaio

Antonio Rufini
20-06-2024