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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: DICEMBRE 2007 | ||||||||
PIETRO MASCAGNI | ||||||||
IL PERSONAGGIO Pietro Mascagni nacque, secondo di cinque figli, il 7 dicembre 1863 a Livorno. Il padre Domenico era proprietario di un forno sotto la casa dove abitava, in piazza delle Erbe.Dopo la morte, avvenuta nel 1873 a soli 32 anni, della madre Emilia Reboa, Pietro, che dei cinque figli era il più desideroso di apprendere, fu avviato agli studi ginnasiali ai quali, dal 1876, affiancò anche lo studio del pianoforte e del canto, per poi dedicarsi completamente agli studi musicali, sotto la guida di Alfredo Soffredini, fondatore dell'"Istituto Musicale Livornese". Le sue prime composizioni di musica sinfonica e sacra risalgono al 1880, mentre del 1881 sono le due cantate In filanda e Alla gioia (testo di Friedrich Schiller). Nel 1882 fu ammesso al Conservatorio di Milano, dove cominciò a frequentare l'ambiente artistico milanese, conoscendo Giacomo Puccini e Amilcare Ponchielli. Nel 1885, dopo un diverbio col direttore, Mascagni abbandonò il Conservatorio e iniziò una lunga peregrinazione in giro per l'Italia con compagnie d'operetta, in qualità di direttore d'orchestra. Tre anni più tardi si iscrisse ad un concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno, per un opera in un singolo atto. Scelse come argomento la Cavalleria rusticana di Giovanni Verga, e nel 1890 venne proclamato vincitore del concorso (su 73 partecipanti). Il 17 maggio debuttò al Teatro Costanzi di Roma, ottenendo un clamoroso successo di pubblico, successo che si ripeté in ogni teatro in cui l'opera venne da allora rappresentata. L'anno seguente, il 1891, vide il debutto di un'altra opera al Costanzi di Roma, "L'amico Fritz" e negli anni successivi iniziò a collaborare con Luigi Illica per la stesura dell'"Iris", commissionata dall'editore Ricordi. Da allora la sua produzione operistica fu regolare e continua, passando con vero spirito innovatore dal verismo di Verga al decadentismo e all'espressionismo, ma non raggiunse più le vette di successo ottenute con la Cavalleria Rusticana. A partire dal 1899, le sue tournée in qualità di direttore d'orchestra lo portarono a Pietroburgo, Vienna (dove su invito di Gustav Mahler diresse il "Requiem" di Giuseppe Verdi) e negli Stati Uniti, e continuarono anche, portandolo anche due volte in Sud Ameriva, nonostante avesse assunto, nel 1903, la carica di Direttore della Scuola Nazionale di Musica di Roma, alla quale affiancò, a partire dal 1909, anche la direzione artistica del Teatro Costanzi. Nel 1927 fu delegato dal Governo a rappresentare dell'Italia in occasione delle celebrazioni viennesi per il centenario della morte di Beethoven, e quando due anni dopo, nel 1929, venne inaugurata la Reale Accademia d'Italia e fu il primo, insieme a Pirandello, Marconi, D'Annunzio e Fermi, ad essere insignito dell'onorificenza. Molto aperto alle novità del secolo, compose anche la colonna sonora di un film (Rapsodia Satanica, di Nino Oxilia, 1915) e nel 1940 realizzò, in occasione del cinquantenario della Cavalleria Rusticana, l'incisione su disco dell'opera. Il 16 gennaio 1935 venne rappresentata alla Scala la sua ultima opera, il "Nerone", ma la sua attività concertistica continuò fino al 1944. Pietro Mascagni morì nel suo appartamento all'Hotel Plaza di Roma (che dal 1927 era sua residenza stabile) il 2 agosto 1945 e riposa nel Cimitero della Misericordia dell'Ardenza, a Livorno. |
LA MELODIA La Cavalleria Rusticana, il più grande successo di Paolo Mascagni, è stata più volte citata e ripresa in tempi successivi e in diversi contesti, come le colonne sonore dei film Il Padrino e Toro Scatenato.La proposta di ascolto di questo mese è l'intermezzo della Cavalleria Rusticana, ripreso anche da Andrea Bocelli nella canzone Mascagni, in cui rende omaggio al grande livornese. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Italia il 7 dicembre 1963, in occasione del centenario della nascita, raffigura un ritratto di Mascagni sullo sfondo del Teatro Costanzi di Roma. Dentellato 14 1/4 x 14 Yvert 900. |