Pacchi postali: tariffe, classificazione e modulistica |
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TARIFFE AGEVOLATE | |||||||||||||||||||||||||||||||
Alessio Giorgetti | |||||||||||||||||||||||||||||||
Diverse tipologie di pacchi potevano fruire di tariffe agevolate. In particolare, erano previsti sconti per la spedizione di libri spediti da editori e per la spedizione degli abiti civili delle reclute, inoltre utenti che spedivano grandi quantità di pacchi potevano richiedere uno sconto del 10%, 20% o 30% sul costo di spedizione. Libri da editori (10%) La tariffa agevolata di gran lunga più utilizzata è stata quella riservata alla spedizione di libri da parte di editori. Per fruire di tale sconto era necessario ottenere una speciale autorizzazione i cui riferimenti dovevano essere riportati sul bollettino (normalmente mediante l’apposizione di un timbro, ma talvolta anche tramite una annotazione a penna). Fino al 1997 questa agevolazione prevedeva il dimezzamento della tariffa del pacco ordinario e uno sconto sulla tariffa di assegno. http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?libri=on
Lo sconto sull’assegno era applicato soltanto entro certi limiti di valore dell’assegno stesso e negli anni assunse diverse consistenze (50% e 28%) anche in funzione del metodo di pagamento utilizzato (vaglia o conto corrente postale). I due bollettini illustrati sotto sono del tutto analoghi (periodo tariffario, scaglione peso, contenuto). Tuttavia, solo al secondo pacco è stato applicato lo sconto del 50% sulla tariffa di assegno, perché nel primo pacco il valore dell’assegno superava la soglia di L. 50.000, massimo valore consentito per fruire dello sconto.
A partire dal Maggio 1997, venne stilata una speciale tabella suddivisa in cinque scaglioni di peso per il costo di spedizione di pacchi contenenti libri. Queste tariffe (che garantivano uno sconto compreso tra il 50% e il 60%) erano in cifre “rotte” e venivano di volta in volta arrotondate al momento della spedizione.
Nel tempo lo sconto editori si è combinato diversamente con i vari sovraprezzi derivanti dai servizi utilizzati. In particolare, inizialmente l’agevolazione si applicava anche sulla sovrattassa urgente (ma non sulla tariffa espresso), successivamente l’agevolazione non si è più applicata sui sovraprezzi. La data di questo cambiamento non è nota con precisione. Probabilmente per la natura stessa dell’oggetto, i pacchi di libri urgenti non sono comuni. D’altra parte, non mi è mai capitato di vedere pacchi di libri ingombranti, fragili o via aerea.
Sconto grandi quantità (0,5%) Un’altra agevolazione molto utilizzata è stata lo sconto riservato ai grandi utenti che avessero documentato un numero minimo di pacchi spediti nei precedenti dodici mesi. Fino al 1997, erano previste tre fasce di sconto del 10%, 20% e 30% per mittenti che avessero dimostrato di aver spedito almeno 50.000, 100.000 e 200.000 pacchi. Tale agevolazione era regolamentata dall’articolo 99 del Codice Postale e delle Telecomunicazioni pubblicato nel 1973 (successivamente ripreso dall’articolo 192 del regolamento pubblicato nel 1982). Seppur molto utilizzata, non è semplice reperire bollettini che abbiano usufruito di questo sconto perché si trattava spesso di bollettini di produzione privata affrancati con impronte meccaniche o spediti in abbonamento postale senza francobolli, e quindi meno ambiti dai collezionisti dell’epoca. Non a caso quasi tutti i bollettini di questo tipo che ho trovati si sono salvati perché vi è stato apposto qualche francobollo per scontare la tariffa di rispedizione e/o giacenza. http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?libri=on
A partire dal Maggio 1997 fu istituito un complesso sistema con sei fasce di sconto, suddivise anche in scaglioni di peso. Anche in questo caso si accedeva alle varie fasce di sconto in base a quanti pacchi erano stati spediti nei precedenti dodici mesi.
La terza agevolazione era quella riservata alla spedizione di abiti civili da parte di reclute e richiamati alle armi. In questo caso il bollettino doveva riportare il timbro della caserma. Si potevano spedire pacchi fino a 10 Kg che potevano anche essere ingombranti (pagavano la relativa sovrattassa). Si trattava di una agevolazione molto consistente, ad esempio nel Giugno 1976 un pacco di 10 Kg avrebbe pagato L. 300 anziché L. 1.600. Bollettini usati per la spedizione di abiti reclute sono molto rari.
Pur essendo la tariffa riservata ai militari che dovevano spedire gli abiti alla famiglia, a volte fu usata erroneamente anche per spedizioni nella direzione opposta.
Pacco Natalizio (0,05%) Negli anni ‘90 fu introdotta un’agevolazione valida soltanto nel periodo di Natale, con tariffe differenziate per consegna urbana e nazionale e lievemente diverse ogni anno. Il servizio prevedeva una tariffa di poco superiore a quella di un pacco ordinario, ma garantiva la consegna entro quattro/cinque giorni ed era quindi assimilabile ad un pacco urgente. Ad esempio, durante il periodo di Natale ’97 un pacco natalizio di 5 Kg avrebbe pagato L. 9.000, mentre la corrispondente tariffa del pacco ordinario era L. 8.000 e quella del pacco urgente era L. 19.600. Questi bollettini sono molto rari.
Le informazioni su questa tariffa sono frammentarie, il Novellario volume 6 la riporta soltanto per il Natale ’97, ’98 e ’99. Su “La Repubblica” di Bruno Crevato Selvaggi si trova una tariffa analoga anche per il Natale ’95 e ’96. Tuttavia, in rete sono reperibili questi volantini di Poste Italiane che la pubblicizzano già a Natale ’94. http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?natalizio=on
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