La posta di Lucignano |
Contributo "fuori testo" dedicato
allo stabilimento postale di Lucignano (AR) |
LA POSTA DI LUCIGNANO
Qualcuno forse si meraviglierà che il primo articolo a comparire
sul sito del “Postalista”, dedicato all’aggiornamento
del volume “I Corrieri del Mangia”, si occupi di una località
che non compare fra gli stabilimenti postali ivi trattati, per la
semplice ragione che non fa parte della provincia di Siena, ma di
quella di Arezzo. Ritengo però che esistano due validi motivi
per questa mia scelta: il primo è il desiderio di rendere omaggio
all’amico aretino Roberto Monticini, per la sua instancabile
attività promozionale a favore della storia postale, di cui
la pubblicazione del “Postalista” è solo un aspetto;
il secondo è che Lucignano, per la sua posizione geografica
nel sistema viario fra Siena e Arezzo, ha avuto, specie nel XIX secolo,
un rapporto importante con la Direzione Postale di Siena. Lo stesso
Monticini ebbe a pubblicare nell’ Ottobre 2003, nella collana
dei “Quaderni lucignanesi”, una bella monografia intitolata
“Lucignano ...la storia postale”
. La presentazione dell’opera, per la quale ebbi l’onore
di essere invitato a fare un breve intervento, ebbe luogo nella sala
consiliare del Comune di Lucignano: sede più adatta non avrebbe
potuto esserci, in quanto è stata completamente affrescata
durante il periodo dell’amministrazione francese e per iniziativa
del Maire Gio: Pietro Capei, dall’allora famoso pittore Luigi
Ademollo (1764-1839). Si tratta di in ciclo allegorico in stile accademico
e manierista fin che si vuole, ma godibilissimo e comprensibile: credo
non saranno d’accordo gli estimatori del genere moderno (con
tutti gli “ismi” che lo compongono), ma per me un Ademollo
da solo vale più di tutti gli imbrattatele che espongono i
loro troiai, per dirla alla senese, nelle tante mostre (Biennale di
Venezia docet) e nelle Gallerie d’arte moderna. Successivamente,
riordinando il molto materiale non utilizzato per la compilazione
di “I Corrieri del Mangia”, ho avuto modo di rintracciare
alcuni documenti che riguardano i rapporti postali fra Siena e Lucignano,
alcuni dei quali si riferiscono proprio al periodo in cui l’Ademollo
dipinse a Lucignano i suoi pregevoli affreschi.
Si tratta di materiale reperito nell’Archivio di Stato di Siena,
fondo RR.Poste (che sarà indicato ASS, R.P.) e la cui citazione,
con riportati in corsivo i testi trascritti integralmente, non ha
bisogno di essere commentata, limitandomi eventualmente a qualche
breve annotazione.
12 Dicembre 1811 – Per la corrispondenza fra Siena e il nuovo
Uffizio di Posta di Lucignano, l’Amministrazione Generale delle
Poste di Parigi comunica al Direttore dell’Uffizio di Posta
di Siena, Giuseppe Spannocchi, di avere stabilito un servizio a cavallo
tre volte la settimana. (ASS, R.P. n.26)
Nota : E’ evidente che a Parigi era già stata decisa
l’apertura del nuovo Uffizio, che si farà il 1° Febbraio
1812.
29 Gennaio 1812 – Il Direttore dell’U.P. di Arezzo, Borghini,
raccomanda allo Spannocchi di “..spedire direttamente con
il nuovo servizio tutte le lettere per Arezzo e il suo Circondario,
e non più per la via di Firenze”. Le partenze da
Siena sono fissate il Lunedì, Mercoledì e Sabato alle
10, e l’arrivo a Siena è previsto il Martedì,
Venerdì e Domenica verso le 6 del mattino. (ASS, R.P.n.27)
Nota: L’itinerario era quello per Asinalunga e Lucignano.
12 Luglio 1812 – Il Maire di Lucignano, Gio: Pietro Capei, a
Giuseppe Spannocchi: “Non può esserle ignoto che la
Strada che deve percorrere l’incaricato della corrispondenza
fra Arezzo, e Siena è cattivissima dal confine fra Lucignano,
e Asinalunga fin al punto che alla fornace della Casa Sansedoni sbocca
nella via Lauretana, e che è intersecata dal fiume Foenna,
pericolosissimo a guadarsi in tempo d’Inverno.” Raccomanda
che siano fatti gli opportuni restauri, sia per la parte che riguarda
la Sotto-Prefettura di Montepulciano che per quella della Prefettura
di Siena, e chiede il suo interessamento presso le competenti autorità
per la sistemazione della strada e anche per la costruzione di un
ponte sulla Foenna .(ASS, R.P.n.27).
Con la Restaurazione del legittimo Governo Granducale, viene praticamente
annullata la riforma postale francese, che aveva portato più
sconcerti che vantaggi, e la NOTIFICAZIONE del 15 Luglio 1814 del
Soprintendente Generale delle Poste, Pietro Salvetti, abolisce anche
l’Uffizio Postale di Lucignano, che diventa “Comunitativo”.
E’ quindi alla Comunità che spetta la riorganizzazione
del servizio postale, ed è quello che fa nella seduta del 22
Dicembre 1814: Adì 22 Xb. 1814
Adunati gl’Ill.mi SS. i Gonfaloniere, Priori, e Consiglieri
Rappresentanti la Comunità di Lucignano in sufficiente numero
di 13 per trattare.
Su la veduta che tutti i Particolari, e specialmente i Trafficanti
di questa Comune hanno maggiore corrispondenza con i mercanti di Siena,
che con quelli di Firenze, e che oltre il mezzo della Posta vi sono
senza spesa veruna della Comune per la Città di Firenze più
occasioni di Barrocciai, e di Procaccia di Monte Pulciano per quella
Città, che transita per questa Comune, e vi pernotta, sono
scesi nel sentimento di stabilire un Procaccia per la Città
di Siena con lo stipendio di Scudi Dieci all’anno, e così
combinare di non aggravare la Comune che di soli Scudi Due di più
di quello che spendeva nel Regime al 1808 anteriore, per procurarsi
una nuova, e più comoda corrispondenza.
Ed all’oggetto di rendere questa nuova loro determinazione vie
più utile, e che anche all’universale possa essere di
vantaggio, e segnatamente alla Città di Arezzo, e Casentino,
tanto più ch’è sempre pendente una Trattativa
con la Comune d’Arezzo per fissare di concerto un Piano di Corrispondenza
in guisa che possa essere alla Val di Chiana tutta, e alla Città
d’Arezzo vantaggioso;
Incaricarono me Cancelliere di volere rimettere la presente loro determinazione
al sig. Direttore Generale delle Poste, e di pregarlo a volere ordinare
che anche per al parte di Siena, e segnatamente per il Corriere che
parte a quella volta da Firenze il Sabato sera, voglia aver la compiacenza
di far pervenire alla direzione di Siena le lettere per Lucignano,
avendo stabilito che il loro Procaccia in tutti i Martedì sera
si presenti a quella Direzione con Bolgetta chiusa per ricevere tutte
le lettere, che possono esservi dirette a Lucignano; che saranno pronti
a dare quelle ulteriori disposizioni, che dal prefato Sig. Direttore
saranno credute più utili, e giovevoli al Buon Servizio della
loro, e delle altre Comunità; e tutto ciò fermarono
con Partito di Voti favorevoli 12.
Capei Gonfaloniere (ASS, R.P.30)
Nota: Capei era rimasto al suo posto e aveva ripreso il suo titolo
toscanissimo, abbandonando quello francese che era stato imposto dagli
invasori in tutti i Départements Conquis.
16 Gennaio 1815 – La Cancelleria Comunitativa di Lucignano richiede
alla Direzione di Siena di mettere nella Bolgetta per Lucignano anche
le lettere per Foiano, dipendendo le due Comuni da un’unica
Cancelleria, anziché consegnarle al Procaccia di Asinalunga.
(ASS, R.P.n.31)
La Distribuzione Comunitativa di Lucignano resta nell’orbita
di Siena fino alla nuova organizzazione postale attuata da Leopoldo
II nel 1839, per adeguare i servizi postali al continuo progresso
civile, economico e sociale del Granducato. C’era stato un notevole
miglioramento della rete stradale, che consentiva l’adozione
di nuovi e più rapidi itinerari e l’istituzione di nuove
Distribuzioni Regie: fra queste, il 1° Marzo 1839 vennero aperte
quelle di Lucignano e di Montepulciano. Il 28 Febbraio 1839 la Soprintendenza
ne dà la comunicazione ufficiale alla R. Direzione di Siena:
“Col 1° Marzo va ad attivarsi un servizio Regio
Postale fra Arezzo, Lucignano, Montepulciano e S. Quirico, essendo
state erette delle Distribuzioni dipendenti da questo Gen.le Dipartimento
tanto in Lucignano che in Montepulciano. Per non sottoporre ad un
soverchio ritardo nella Distribuzione di S. Quirico le lettere di
Radicofani per Montepulciano residenza di un Tribunale Collegiale,
è stato necessario incamminare le corrispondenze di questa
Capitale per le suddette nuove Distribuzioni per la via di Arezzo,
e conseguentemente le Distribuzioni stesse sono state aggregate a
quella Regia Amministrazione.” (ASS, R.P. n.57)
E ancora, il 14 Marzo 1839: “Essendo state attivate
le nuove RR.Distribuzioni di M.Pulciano e Lucignano, le Comunità
che sono state aggregate alle medesime vi dovranno inviare i loro
Procacci.” (ASS, R.P. n.57)
Per quanto riguarda la Direzione di Siena, si trattava dei Procacci
di Asinalunga e Torrita (che dovranno andare non più a Siena
ma a Montepulciano) e di Monte S.Savino, che dovrà andare a
Lucignano invece che a Siena,come quelli delle Comunità di
Foiano, Marciano e Civitella che prima andavano a Arezzo e che, insieme
appunto a Monte S.Savino, erano state designate a far parte del Circondario
Postale della nuova Regia Distribuzione di Lucignano.
Da tale epoca, l’Ufficio Postale di Lucignano farà capo
alla R.a Amministrazione di Arezzo, ma continuerà a tenere un collegamento
postale anche con Siena. Infatti, nel 1851 il Gonfaloniere di Rapolano
aveva chiesto che le lettere di Arezzo gli fossero spedite non più
per la via di Lucignano, ma per quella di Firenze e Siena “
...da dove potrebbe riceverle più sollecitamente per mezzo
del Procaccia che spedisce a Siena tre volte la settimana”.
La domanda viene accolta e il 14 Luglio 1851 il Direttore della Posta
di Siena, Giuseppe Mariotti, avendo disposto che Lucignano, insieme
a Montepulciano e Asinalunga, segua lo stesso itinerario della corrispondenza
di Arezzo, mandando anch’esso le sue lettere per Rapolano per
la via di Siena-Firenze-Arezzo, può comunicare al Gonfaloniere:
"...tanto l'Uffizio di Arezzo quanto i dipendenti, meno Montepulciano,
Asinalunga, e Lucignano, stradino per Firenze le lettere dei Luoghi
da Lei indicati, e quei tre le inseriscano nel piego che fanno per
Siena." (ASS, R.P. 59, c.l).
Infine, tra le disposizioni che riguardano le importanti variazioni
del Servizio Postale disposte in tutto il Granducato a partire dal
1° Luglio 1853, è stabilito che " ...seguiterà a cambiarsi
il piego tra Siena e Lucignano, ma non è necessario che il Procaccia
Tognazzi (faceva servizio tra Siena e Asinalunga, NDR) arrivi
fin là, potendo il trasporto di questi dispacci esser fatto dal Procaccia
Salvi, che corre cinque volte la settimana fra Arezzo e Montepulciano
toccando in andata e in ritorno Asinalunga e Lucignano. Codesta Direzione
(di Siena, NDR) seguiterà a corrispondere con quella di Arezzo
in piego chiuso, ma non più per la via di Asciano e Lucignano, sibbene
per quella di Firenze; talché il cambio delle corrispondenze sarà
fatto giornalmente e in più breve tempo che per il passato."
(ASS, R.P.61)
Ritengo che questa documentazione contribuisca a migliorare la conoscenza
del servizio postale non solo di Lucignano, ma anche quello fra Siena
e Arezzo, e se ne dovessi trovare ancora non mancherò di metterlo
on-line. (15/03/2004) |
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