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Montalcino
Integrazione della scheda di Montalcino - IV parte (pag. 143)
Quanto ai bolli postali, c'è da osservare che l'ufficio di Montalcino fu tra gli ultimi della provincia di Siena ad essere dotato del tipo tondo-riquadrato e usò il cerchio grande fino al 1906. Il tondo-riquadrato durò pochino, ma è di abbastanza facile reperibilità perché, come abbiamo visto, il traffico postale era piuttosto abbondante. Nel 1908 anche Montalcino ebbe un bollo tondo che, come per altri uffici, si può considerare il trait d'union fra il tondo-riquadrato e il guller; in questo caso c'è semmai da osservare che, a differenza di quasi tutti gli altri di questo periodo, il suo diametro è addirittura superiore di un mezzo millimetro al vecchio cerchio grande. Fu usato fino al 1913, quindi, nei primi anni, insieme al guller, che compare nel 1912.



Bollo T.Q. 1 12 07 (in alto) e bollo tondo 7 1 08

Nel primo decennio del nuovo secolo inizia nel campo dei trasporti e delle comunicazioni la seconda rivoluzione, dopo quella della strada ferrata: arriva l'automobile.

Già nel 1901 un gruppo di imprenditori senesi aveva fatto passi presso la Camera di Commercio, sostenendo che "...per gli studi e le prove fatte recentemente sugli stradali Siena-Massa Marittima e Siena-Torrenieri-Montalcino e viceversa, è dimostrata la splendida riuscita tecnica su quegli stradali di un regolare servizio pubblico di automobili a vapore pel trasporto di passeggeri e piccole merci" e chiedendo un contributo annuo, ma la cosa non ebbe seguito.1

Nel numero del 12 Dicembre 1909 del giornale "LIBERTAS - Organo dell'Unione Popolare di Montalcino", che si stampava dal 1907 nella locale tipografia "Stella", abbiamo trovato un articolo che sostiene l'istituzione di un servizio automobilistico nel "Circuito Montalcino-Buonconvento-Torrenieri-Montalcino", con la relazione fatta dall'avv. Marcello Tozzi al Consiglio Comunale il 25 Settembre 1909.

Il 13 Febbraio 1910 fu pubblicato un supplemento dello stesso giornale con il progetto per il detto servizio e la foto dell'automobile proposta, che era una "Locoporteur" della ditta Renard. Dalle notizie riportate sul veicolo, apprendiamo che "la velocità è di circa 30 chm. all'ora su strada pianeggiante e secca" e che poteva trasportare 5-7 passeggeri in 1a classe e 19-21 in 2a classe. Aveva anche un "Compartimento per posta, merci e bagagli, capace di 1.200 kg. di merce, utilizzabile, in casi eccezionali, per trasporto di passeggeri".


Ma neppure questo progetto andò in porto e bisogna aspettare il 1914, quando, il 26 Giugno, la Camera di Commercio di Siena delibera "...un sussidio di £ 300 per una volta tantum, con la facoltà di rinnovarlo se le condizioni dei futuri bilanci lo permetteranno[...] alla Agenzia senese automobilistica "SPA" esercitata dai sigg. Livio Terilli ed Arturo Tarducci di Siena, per istituire un servizio automobilistico tra Siena, Montalcino e la Stazione Monte Amiata per il trasporto dei viaggiatori, bagagli e merci allo scopo di rendere più rapide le comunicazioni e meno costosi gli scambi tra il Capoluogo della provincia e quella importante regione, i cui abitanti sono costretti attualmente di servirsi di vetture a cavalli che rendono lungo e difficile il disbrigo dei loro interessi".

Il 29 Giugno 1914 la Società Anonima "Servizi Automobilistici di Montepulciano" invita le autorità senesi e i sindaci della zona alla "...inaugurazione del servizio automobilistico Montepulciano-Montalcino, che avrà luogo il giorno 2 Luglio, con partenza da Montepulciano alle ore 10.30 ed arrivo a Montalcino alle ore 12.30 circa".2

Nel 1920, come si vede da questo orario dell'epoca3, Montalcino era regolarmente collegato con Siena da un autobus che arrivava nel capoluogo alle 9.30 e ne ripartiva alle 17.30. Il capolinea era nell'attuale piazza Matteotti, davanti al Palazzo delle Poste.

Abitualmente, alla istituzione dei servizi automobilistici l'amministrazione postale stipulava subito un contratto per il trasporto degli effetti postali. Dopo Enrico Terzi, di cui abbiamo parlato nella parte III dell'aggiornamento, il 1° Novembre 1939 l'ufficio postale passò alla sig. Corinna Castellani in Scheller, che era nata nel 1891 a Sovicille e tenne l'incarico, sempre come gerente, fino al 1951, quando andò titolare a Prata. Dopo di lei la gerenza fu affidata a Luigi Savorè fino al 1956, quando fu nominato titolare il cav. Igino Cei.

Oltre la già ricordata Giuseppina Laffrichi, supplenti furono Bindocci Adolfo, Bindocci Annunziata, Scheller Umberto (marito della gerente), Ravagni Antonio. Il Savorè, che durante il periodo della sua gerenza aveva avuto come supplente la moglie Adriana Sampieri, divenne a sua volta supplente quando, nel 1956, arrivò il titolare.


Ricevuta vaglia con guller del 1912 e bollo lineare di servizio e
guller "frazionario" del 1928 con codice postale 59 - 37
Nel 1952 l'ufficio postale di Montalcino, che era Ricevitoria Postale di 1a classe, fu classificato Ufficio Locale Postale Gruppo E, grado X° C e nel 1959 la qualifica divenne Ufficio Locale P.T. per accorpamento dell'Agenzia telegrafica.

Quanto alla Ricevitoria telegrafica di 2a classe, fu gestita quasi fino all'ultimo da membri della famiglia Burri. Una Bigliazzi Livia ved. Burri, nata a Montalcino nel 1891, risulta essere stata supplente fin dal 1915 e divenne titolare dal 1930 al 1932, quando, non si sa perché, lasciò il posto alla suocera Vannoni Agnese ved. Burri, anche lei montalcinese del 1863: nel 1940, quando aveva ormai 77 anni, andò in pensione "per inabilità fisica" e il posto lo riprese la nuora, che fu dimessa "per limiti di età" nel 1958. Fu allora incaricato come gerente certo Bruni Piero, che tenne il posto soltanto un anno perché il 1° Settembre 1959 il servizio, ridotto nel frattempo ad Agenzia telegrafica con 2 ore di straordinario, fu accorpato a quello postale.4


11) A.S.S. - Camera di Commercio n. 115
2) A.S.S. - Camera di Commercio n. 201
3) B.C.S. - Almanacco del Mangia anno 1920
4) A.P.S. - Registri del personale

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