Monteroni d'arbia |
Integrazione della scheda di Monteroni - IV
parte (pag. 156) |
Non sappiamo fino a quando rimase
in carica il ricevitore postale Bassi, al quale successe Cesare Bianciardi,
di cui abbiamo notizia quando, nel 1890, fu istituito anche a Monteroni
d'Arbia il servizio del telegrafo per il quale il Ministero aveva
richiesto al Comune un contributo di £ 690, approvato nella
seduta consiliare del 28 Marzo 1890; l'ufficio entrò in attività
il 14 Dicembre.
Il successivo 21 Dicembre il Comune accordò "...£ 30
al mese per mesi due al Titolare di Posta sig. Cesare Bianciardi
a titolo di concorso nella spesa di mantenimento e retribuzione del
sig. Giuseppe Cherubini come commesso reggente di questo Ufficio telegrafico".
Il Cherubini era il titolare dell'Ufficio telegrafico di Buonconvento
e da lui il Bianciardi imparò a fare anche il telegrafista;
il Comune, nella seduta consiliare del 28 Maggio 1892, "...in
compenso della spesa incorsa per apprendere la telegrafia [...] accorda
al sig. Cesare Bianciardi, come Titolare dell'Ufficio Telegrafico
del Capoluogo, un ulteriore e definitivo concorso nella somma di £ 60
per complesso di spese riflettenti all'esercizio della telegrafia
[...] Considerando che il sig. Bianciardi ha dovuto sopportare una
spesa non lieve per abilitarsi nella Telegrafia, non è stato
a ciò obbligato dal Comune, ma sibbene dalla Legge che prescrive
essere tenuti gli Ufficiali di Posta a mettersi in grado di disimpegnare
anche le funzioni di Commessi Telegrafici. Considerando che quando
l'Ufficio Telegrafico è disimpegnato dal Titolare della Posta
il Comune non è tenuto ad alcuna annua retribuzione speciale,
pel privilegio appunto che accorda la Legge ai Commessi Postali di
assumere l'esercizio dell'Ufficio telegrafico a preferenza di altro
Titolare che piacesse al Comune di nominare. Ritenuto per altro che
all'effetto di non ritardare al paese di Monteroni il beneficio dell'impianto
del Telegrafo, il nominato sig. Bianciardi non badò a sacrifici
e spese per compiere al più presto l'istruzione, offrendosi
anche di mantenere del proprio un reggente dell'Ufficio, come infatti
fece, per circa mesi tre, cioè dal 14 Dicembre 1890, epoca
dell'inaugurazione dell'Ufficio, al 9 Marzo, giorno in cui subì
l'esame d'idoneità."1
Naturalmente il servizio postale non si limitava trasportare le corrispondenze
da e per il capoluogo del Comune, ma copriva per quanto era possibile
tutto il territorio comunale e doveva provvedere alla vuotatura delle
cassette postali che erano state installate nelle località
lungo la strada per Siena, percorsa dalla corriera postale.
E' di questo che si occupa la giunta comunale nella seduta del 22
Febbraio 1890, quando incarica il sindaco, cav. Antonio Cicogna,
"...di far premure presso il Comune di Buonconvento e la
Direzione Provinciale delle Poste onde sia richiamato l'impresario
del servizio postale all'adempimento dell'obbligo della regolare votatura
tanto all'andata che al ritorno di tutte le cassette postali che trovansi
lungo lo stradale [...]ed affinché possa aver luogo sollecitamente
e regolarmente il recapito delle corrispondenze a domicilio anche
nelle frazioni, propone all'on Consiglio d'invitare l'Impresario suddetto
ad incaricare, sotto la totale di lui responsabilità, qualche
individuo nelle Borgate di Tressa, Lucignano e Ponte d'Arbia per la
distribuzione e consegna di dette lettere, tanto provenienti dall'Ufficio
Postale di Buonconvento che da quello di Monteroni, stanziando a favore
di detto Impresario la somma di £ 40,00 all'anno, onde
possa senza aggravio ricompensare gl'incaricati della distribuzione
nelle località suddette."2
Il bollo tondo del 1879 fu sostituito dal T.Q. nel 1897; nel
1908 compare un secondo T.Q.
che si distingue dal primo per le lettere leggermente più
grandi. |
All'inizio di questo aggiornamento abbiamo accennato alle difficoltà
sorte quando fu soppresso il servizio postale governativo fra Siena
e Roma. I comuni il cui territorio era attraversato dalla ex strada
regia postale dovettero consorziarsi fra di loro per avere di nuovo
un servizio efficiente e nel tratto fino a Buonconvento il consorzio
comprese lo stesso Buonconvento, Monteroni d'Arbia, Murlo e anche
Masse di Siena. Di questo argomento ci proponiamo di trattare separatamente,
dopo che avremo fatto l'aggiornamento di Murlo.
Dopo il Bianciardi l'ufficio fu affidato alla sig. Pia Dainelli, che
era nata nel 1879 e aveva la licenza elementare; era stata supplente
dal 1905, divenne titolare nel 1911 e mantenne l'incarico fino al
1940, quando cessò per "inabilità fisica".
La Dainelli non era sposata e ottenne di lasciare al suo posto un
giovane che si era "affigliolata", come i regolamenti
postali consentivano allora: si trattava di Guelfo Nuti di Alfredo,
che aggiunse al suo cognome anche quello di Dainelli e che divenne
titolare il 16 Ottobre 1940, con stipendio annuo di £ 9.450,
dopo essere stato supplente dal 1923.3 La
Dainelli non si ritirò del tutto, ma conservò l'incarico
di supplente fino al 1946; altra supplente fu Guelfa Nuti, sorella
del ricevitore.
1) A.S.S. - Prefettura affari generali - anno 1892, serie I, cat.
8
2) A.S.S. - Prefettura Affari generali - anno 1891, serie I, cat.
8
3) Vedi un caso analogo citato nell'aggiornamento
di Montefollonico.
|
|