Il servizio telegrafico, anche dopo essere stato
definitivamente affidato al ricevitore postale, fu ancora motivo
di lamentele da parte dei gerenti. Abbiamo visto che nel 1893 il
Comune aveva rinunciato a riscuotere l'affitto di un locale di sua
proprietà adibito ad ufficio postelegrafico ed abitazione
del "commesso postale". Evidentemente in seguito
tale beneficio era stato revocato, perché il 7 Gennaio 1911
il consiglio comunale respinge "...l'istanza dei Ricevitori
postali Sigg. Lolini Oreste di Radicondoli e Padelletti Carlo di
Belforte colla quale domandano che venga loro concesso gratis il
locale dei rispettivi Uffici, come prima praticavasi, poiché
(secondo i ricevitori, n.d.r.) la retribuzione che percepiscono
dallo Stato è già insufficiente a vivere senza bisogno
di altre falcidie".1
In più il Padelletti aveva chiesto al Comune un contributo
extra per la gestione del telegrafo, ma anche questo fu rifiutato.
Vent'anni dopo la questione non era ancora risolta: il 24 Ottobre
1931 la Direzione Provinciale delle Poste chiede al Prefetto di
invitare il Comune di Radicondoli "...alla osservanza delle
disposizioni vigenti, ripristinando la concessione gratuita del
locale per il servizio telegrafico, o provvedendo al fitto di esso,
con una quota proporzionata all'area del locale che sarà
occupato dal servizio telegrafico, in confronto di quella occupata
dal servizio postale, nel nuovo locale in cui quanto prima dovrebbe
essere trasferito l'ufficio telegrafico di Radicondoli".2
A proposito del ricevitore postale di Radicondoli, dai registri
conservati presso le Poste di Siena risulta che Oreste Lolini, nato
in paese nel 1869, fu prima ricevitore telegrafico dal 1892 al 1894;
gerente, poi ricevitore dell'ufficio postale dal 16.6.1904 all'8.10.31,
dal 9.10.31 titolare dell'ufficio postelegrafico unificato.
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1911- Raccomandata con annullo TQ e bollo lineare di servizio
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1912 - Annullo Guller e bollo T.S. |
Nella puntata precedente abbiamo visto che nel 1892 il ricevitore
postale Giovacchino Borghi era stato ritenuto incapace, per l'età
avanzata, di gestire il servizio telegrafico e questo era stato
affidato al suo supplente, Giovanni Lolini; si tratta certamente
di un errore, è chiaro che il nome di quello che poi sarà
il ricevitore titolare, era Oreste e non Giovanni.
Sempre nei registri suddetti si trova che Oreste Lolini morì
il 20 Marzo 1935, all'età di 66 anni, mentre era ancora in
servizio: in occasione delle periodiche visite degli ispettori postali,
aveva avuto quattro penali pecuniarie "per inosservanza
dell'orario di servizio al pubblico, per irregolare obliterazione
dei francobolli, per ammissione di persone estranee in ufficio e
altro".3
Gli succedette il figlio Pierluigi Lolini, suo supplente dal 1933
e anche lui ebbe quattro ammende; altra supplente fu Maria Fiorenzani.
1926 - Ricevuta vaglia con Guller; al verso francobollo da 30
cent. per tassa.
La ricevuta reca la firma del ricevitore Lolini. |
Riguardo ai bolli postali, non sappiamo con sicurezza quando il
cerchio grande fu sostituito dal tondo-riquadrato, pare nel 1906,
mentre il Guller dovrebbe essere stato adottato nel 1911.
Nel 1952 Radicondoli fu classificato da ricevitoria PT di 2a
classe a Ufficio locale di gruppo F.
1) A.S.S. - Prefettura
c.s. anno 1911
2) ASS - Prefettura anno 1932, c.s.
3) A.P.S. - Registri del personale |