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San Gimignano
Integrazione della scheda di San Gimignano - IV parte (pag. 160)

Nelle puntate precedenti abbiamo visto che l'appalto del servizio postale tra S.Gimignano e Poggibonsi era passato da Gemignano Razzi a Pietro Giglioli. Non abbiamo potuto stabilire in che anno ciò avvenne, ma presumiamo sia stato fra il 1890 e il 1900. Il Giglioli morì nel 1906 e il servizio fu assunto nel 1907 dalla vedova Virginia Vezzi, ma di fatto dal figlio Tito, come si apprende da una lettera che il 18 Aprile 1912 il sindaco di S.Gimignano scrive al Prefetto di Siena: "...il sig. Giglioli Tito di Pietro e di Vezzi Virginia, nato a S.Gimignano il 18 Luglio 1885, notoriamente possiede la pratica e i mezzi per poter compiere bene il servizio di procacciato postale di cui a margine;ed aggiungo che già da oltre 10 anni eseguisce tale ufficio senza aver mai dato luogo a reclami."

Nello stesso anno 1912 il contratto fu rinnovato a trattativa privata tra il Comune e la Direzione Provinciale delle Poste "pel termine a tempo di un triennio, mediante l'annuo compenso di £ 1300".

Il tempo di percorrenza era abbreviato, forse per il migliore stato delle strade, come si legge nell'Art. 1 del contratto: "Farà eseguire il servizio con vettura per tre corse al giorno di andata e altrettante in ritorno, entro il termine di ore una in andata e di ore una e trenta minuti in ritorno".1

Il 1° Giugno 1914 subentra l'automobile, ma non del tutto. Infatti nella seduta del consiglio comunale del 22 Maggio 1914 il sindaco espone "...come si ritenga necessario mantenere la corsa della mattina, al 1° treno, della diligenza, per avere il regolare servizio postale, che non potrebbe del tutto essere disimpegnato dall'automobile" e propone una nuova convenzione colla stessa ditta Giglioli Virginia & Figli: "Col 1° Giugno 1914 cessa il servizio postale consueto esercito da Virginia e Tito Giglioli, e si incomincia un nuovo servizio con la durata di tre anni e consistente nella sola corsa per le coincidenze dei treni delle 6 antimeridiane. Tale servizio verrà retribuito con £ 60 mensili".

Nella stessa seduta si delibera "...di corrispondere alla prenominata "Ditta Giglioli e Figli" la somma di £ 100 a titolo di gratificazione pel servizio di procaccia postale finora prestato da S.Gimignano a Poggibonsi e viceversa e per la risoluzione dell'appalto col Comune".2

Intanto la condizione dei portalettere rurali si era mantenuta sempre la stessa. Il 31 Dicembre 1919 il Comune delibera di portare da £ 20 a £ 30 il compenso annuale per i portalettere rurali "...considerato che il lavoro eseguito dai postulanti nel 1919 è stato superiore a quello degli anni precedenti, per le seguite elezioni politiche" e il successivo 9 Gennaio 1920, "...vista la domanda dei portalettere rurali per un sussidio [...] essendo retribuiti scarsamente in base al costo della vita", concede un compenso di £ 100 annue a Frosali Santi, Serni Giuseppe, Rosticci Raffaello, Pasqualetti Cesare, mentre per Logi Alessandro e Marzuoli Angelo, "...che lo ha recentemente sostituito, detto compenso di £ 100 dovrà essere diviso a perfetta metà".3

Nelle delibere consiliari del 21 Ottobre e 5 Novembre 1921 fu stabilito "...di corrispondere al sig. Razzi Giovanni, titolare dell'Ufficio Postale, un compenso di £ 60 mensili a far tempo dal 1° gennaio 1921 per il servizio straordinario della distribuzione della corrispondenza che giunge a S.Gimignano alle ore 22."

Giovanni Razzi, nato nel 1881 e nominato ricevitore postale il 1° Dicembre 1906, doveva essere il figliolo di quel Gemignano Razzi che dal 1858 al 1892 fu l'accollatario del servizio postale fra S.Gimignano e Poggibonsi. Non conosciamo il nome dei suoi predecessori; morì nel 1924 e l'uffico fu affidato temporaneamente alla sua vedova Emma Fontanelli, già sua supplente, che si dimise dopo pochi mesi. Fu allora nominato gerente Tobia Fontanelli, che tenne l'incarico fino al 1° Maggio 1928, quando fu nominato titolare Tommaso Marchiani.4

Il 3 Gennaio 1925 fu deliberato di "...fare attuare il servizio o funzionamento delle cassette d'impostazione, testè collocate ai lati del paese, deliberando fin d'ora, in massima, il compenso per il postino incaricato".5

Tale compenso fu fissato in £ 150 annue, elevate nel 1930 a £ 200 e questa spesa fu confermata con delibera del 26 Giugno 1930.

Un ennesima dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, di come funzionava una volta la posta, è data dai bolli di questa semplice cartolina postale: spedita da S.Gimignano la mattina del 10.6.1926 è arrivata a Siena il giorno stesso alle 12 e siccome la posta si distribuiva in città tre volte al giorno, il destinatario l'ha ricevuta a casa la sera stessa.


1) ASS - Prefettura anno 1912
2) ASS - Prefettura anno 1914
3) ASS - Prefettura c.s. anno 1920
4) A.P.S. - Registri del personale
5) ASS - Prefettura c.s. anno 1925

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