Il collegamento ferroviario del paese
con Siena, avvenuto il 19 Settembre 1859, portò a un radicale
cambiamento del servizio postale, messo in atto immediatamente,
come si apprende da una comunicazione della Soprintendenza delle
Poste di Firenze alla Direzione Postale di Siena del 17 Settembre:
"Col giorno 19 Settembre stante aprendosi al Pubblico il
tronco della Centrale da Siena a Asinalunga, si faranno tra Siena
e per gli Uffizi di Asciano, Lucignano e Asinalunga due spedizioni
al giorno profittando dei treni che partono da Siena alle 6 antim.
e 2.30 pom. e di quelli che muovono da Asinalunga alle 8 antim.
e alle 5 pom [...] Il cambio del dispaccio fra l'Uffizio
di Asciano e la stazione omonima si farà da un pedone."1
Ricordiamo che nel 1859 il nome del paese fu cambiato da Asinalunga
a Sinalunga. La variazione nel bollo postale, ottenuta semplicemente
togliendo la lettera A, fu fatta fra Settembre e Novembre, come
si vede da queste due lettere.
Il cambiamento del servizio postale riguardava anche gli uffici
postali di Asciano e Lucignano, che da allora sarebbero stati collegati
con la nuova stazione di Sinalunga.
Questa è distante dal paese poco più di un chilometro,
ma in forte pendenza, perciò il Comune dovette istituire
un adeguato servizio di trasporto, sul quale abbiamo notizie precise
soltanto dal 1911, quando il 16 Agosto il Commissario Prefettizio
Baggiani, confermando una delibera consiliare del 30 Maggio 1911,
scrive al Prefetto di Siena "...per la concessione di un
sussidio annuo di £ 100 al Procaccia Capanna Dante per
il servizio postale che egli effettua tra la stazione ferroviaria
e il paese di Sinalunga, in considerazione dell'esiguità
del compenso che lo Stato gli corrisponde in confronto delle gravi
quotidiane spese cui egli deve sottostare per il mantenimento del
cavallo e di una decente vettura".
Il servizio doveva essere fatto "...per tutti i treni
in partenza e in arrivo dal nostro scalo ferroviario"
e costituiva "...un vantaggio rilevante che il pubblico
viene a risentire per il fatto di poter trovare con ogni stagione
ed a qualunque ora, una vettura per poter essere trasportato al
paese".2
Il procacciato del Capanna dopo la sua morte fu assunto dalla sua
vedova Assunta Baccheschi. Il 5 Febbraio 1923 il Commissario Prefettizio
Mario Tonello "Considerato che la procaccia Baccheschi
Assunta ha rinnovato il contratto con la Direzione Provinciale delle
Poste per il trasporto con vettura dei dispacci da Sinalunga alla
Stazione [...] con l'obbligo di eseguire, come per il passato,
quattro corse giornaliere delle quali l'ultima alle ore 15
[...] ritenuto che il Comune per lo addietro ha corrisposto
alla Baccheschi un contributo di £ 700, di cui £ 200
assegno fisso, e £ 500 a titolo d'indennità caro-viveri
per eseguire una quinta corsa al treno in arrivo da Roma alle ore
18,10" accoglie la richiesta di aumento della Baccheschi
e delibera "...di elevare con effetto dal 1° Gennaio
cadente da £ 700 a £ 900 l'assegno annuo
[...] di cui £ 700 a titolo d'indennità caro-viveri
per l'effettuazione della quinta corsa [...] attesoché
tale corsa è troppo necessaria per le partenze postali e
per i passeggeri, inquantoché l'ultima impostazione per Siena
avverrebbe alle ore 12".3
Intanto però, specialmente dagli anni venti, in tutta la
provincia si era diffuso il servizio automobilistico e nel 1931
anche il breve tratto fra Sinalunga e la sua stazione fu affidato
alla S.A.V.R.A.S. dei fratelli Lorenzini di Siena. Così la
Baccheschi il 22 Ottobre 1931 scrive al Prefetto di Siena. "Baccheschi
Assunta ved. Capanna, già da 21 anni procaccia fra il paese
di Sinalunga e la Stazione Ferroviaria omonima [...] In
seguito all'attività della nuova linea ferroviaria Arezzo-Sinalunga,
la ditta Lorenzini ha occupato il mio posto, mettendo così
me e l'intera famiglia in mezzo ad una strada, dato che l'unico
sostegno della famiglia stessa, consisteva appunto nel mio modesto,
ma sicuro stipendio".
Il podestà e il Lorenzini avevano promesso un accomodamento,
consistente "...nell'impiegare o mio figlio Ferruccio di
24 anni come conduttore dell'autobus per il servizio fra il paese
di Sinalunga e lo Scalo, oppure mio marito (si era risposata
con il cognato - NdR) come smistatore di posta [...] ma
la ditta Lorenzini continua il suo servizio ed io mi trovo fuori
del tutto, eccettuato il servizio che faccio al primo treno la mattina,
per il quale mi viene corrisposto un compenso di Lire 5 giornaliere",
servizio che gli fu lasciato perché rifiutato dal Lorenzini
essendo troppo scomodo, specie d'inverno.
La Baccheschi dice di avere formato "una specie di società"
con altri elementi del paese per acquistare due autobus, mentre
"...la ditta Lorenzini esercisce detto servizio con un
solo autobus e questo in condizioni deplorevolissime".
Il 16 Novembre 1931 il podestà fornisce al Prefetto le
informazioni richieste:
1 - La S.A.V.R.A.S. è concessionaria dei servizi pubblici
automobilistici della zona
2 - Tanto verbalmente, quanto per iscritto, ho raccomandato insistentemente
ed in modo speciale al Direttore della accennata Società,
sig. Lorenzini, il caso dell'ex procaccia Capanna Mario.
3 - La Società ha risposto di non poter assumere il Capanna,
non avendo bisogno di altro personale, sia pure come ausiliario
e ha dichiarato che: non abbiamo chiesto, anzi più volte
rifiutato, il servizio postale, ma forti ragioni di economia hanno
consigliato il Superiore Ministero delle Comunicazioni ad imporci
l'assunzione di detto servizio, che ci dà un contributo di
£ 600 mensili. Questa cifra, come la S.V. Ill.ma può
rilevare, non ci consente di assumere del personale, anche se ci
si mette tutta la nostra buona volontà.
4 - Le condizioni economiche della esponente non sono però
tali da giustificare la concessione di un sussidio da parte del
Comune o delle Istituzioni di beneficenza locali.4
La questione andò avanti con un nutrito scambio di corrispondenza
fra la Baccheschi, il Prefetto, il Comune, le Poste e la Ditta Lorenzini,
ma nel 1933 il servizio rimase definitivamente affidato alla S.A.V.R.A.S.
1) A.S.S. - R.Poste n.80
2) A.S.S. - Prefettura, affari generali - s. I, cat. 8, anno 1911
3) A.S.S. - Prefettura idem c.s. anno 1923
4) A.S.S. - Prefettura idem c.s. anno 1932
|