Il bollo ottagonale a sbarre
(1890-1893) Come è noto, col 31 Dicembre 1889
fu abolito il sistema di annullamento dei francobolli col bollo
numerale. Per qualche anno continua a essere usato da solo il bollo
tondo grande, che già dall’anno 1890 (ma non nell’U.P.
di Siena) viene gradatamente sostituito col tondo-riquadrato (d’ora
in avanti indicato T.Q.), eccetto che in pochi Uffici dove, chissà
perché, questo nuovo bollo non fu mai introdotto.
Nello stesso periodo, alcune Direzioni Provinciali, fra le quali
quella di Siena, furono fornite di un bollo ottagonale formato da
17 sbarre sottili, con tre “finestre”: quella superiore
e inferiore rispettivamente con la data e l’ora, quella centrale
con il nome della località2.
Del bollo di Siena, a 17 sbarre, abbiamo trovato le prime date nel
mese di Luglio 1890, ma è possibile che sia stato introdotto
anche un po’ prima, mentre ci risulta che sia stato usato
fino a circa la metà del 1893. Dal materiale esaminato crediamo
di poter affermare che vi fu un unico timbro, in cui nel corso del
1892 venne rifatta la dicitura SIENA, mentre gli altri caratteri
della data e dell’ora ebbero diverse modifiche: infatti le
prime impronte hanno le linee sottili e nitide, mentre quelle dal
1891 in poi sono via via meno regolari e più spesse. Oltre
al fatto di essere parecchio adoprato, l’usura fu certamente
dovuta alla qualità della lega metallica, per cui la superficie
del bollo subì anche una leggera deformazione del suo perimetro.
Crediamo che a questo sia dovuta l'apparente diversità fra
le impronte del 1890 e quelle del 1893, come si può vedere
qui sotto.
La differenza più evidente fra le due diciture SIENA è
nell’altezza delle lettere, che è di mm 4 nella prima
contro i mm 3,8 della seconda. Questa è la nostra interpretazione,
anche se qualcuno sostiene trattarsi di due timbri distinti.
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2 Su un totale di 69 Direzioni
Provinciali, ne furono fornite 44. Pare che la prima impronta conosciuta
sia quella dell’ U.P. di Massa, nel Febbraio 1890. I primi bolli
avevano 17 sbarre, posteriormente al 1891 compaiono quelli a 15 sbarre.
Anche questi bolli furono incisi da Lodovico Josz.
P.S.
Ultimamente ci è capitato di leggere nel sito internet www.filateliaefrancobolli.it
l’articolo “Il bollo nominale a sbarre (o bizzarro)”
di G.B. Re, in cui si conferma che il bollo compare a Siena nel Luglio
1890 (specificando la data di fornitura: 14 Luglio) e indica come
data estrema il 27 Dicembre 1894, che sarà anche reale, ma
che a noi pare poco probabile.
Riporta che i primi uffici a riceverlo furono quelli di Lucca, Ferrara
e Pesaro (11 Marzo 1890); che l’ultimo fu quello di Grosseto
(Gennaio 1891); che il suo uso cessò ufficialmente col 31 Dicembre
1895); e altre notizie, oltre a una interessante tabella riassuntiva
di tutti gli U.P. che lo usarono.
Qualcuno però ci dovrebbe spiegare perché questo bollo
venga chiamato “bizzarro”.
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