MONTEPULCIano |
Testimonianze postali di Montepulciano “francese”
(pag. 148) |
Sappiamo che il Governo francese non lesinò
sforzi per introdurre l’uso della sua lingua nelle zone occupate
e il primo obbiettivo furono gli uffici pubblici, che furono subito
ribattezzati bureau: l’impresa più facile fu
quella di “francesizzare”gli stampati, come si può
vedere, per fare un esempio fra i tanti casi, nella carta da lettere
delle Comunità.
Se ne possono trovare diverse varianti, in italiano e in francese,
con un dato costante: il Gonfaloniere è diventato il Maire.
Presentiamo tre tipi diversi di carta intestata della Mairie de
Montepulciano, che hanno una curiosa caratteristica: le prime
due, del 1809 e del 1810, sono diverse per la dicitura, ma ambedue
in francese. Quella del 1811, quando la “francesizzazione”
avrebbe dovuto logicamente essere più avanzata, è invece
in italiano.
Quest’altro documento è una ricevuta del Receveur
particulier, vistata dal Sous-Préfet de l’Arrondissement
(a Montepulciano era stata installata una sotto-prefettura), rilasciata
al Direttore della Posta, Mariotto Bucelli, per il versamento di 378
franchi d’argento quale prodotto del suo bureau per
il primo trimestre del 1814. E’ datato 8 Aprile 1814 e lo si
può considerare una delle ultime testimonianze della burocrazia
francese, in quanto i “nuvoloni” avevano ormai tagliato
la corda da un paio di mesi sotto l’incalzare delle truppe napoletane
di Gioacchino Murat.
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