E' grazie all'apprezzata collaborazione dei soci ASPOT
Sergio Rinaldi e Stefano Giovacchini, se oggi siamo in grado di colmare
una piccola, ma importante lacuna del nostro libro; ci hanno infatti
segnalato di recente il ritrovamento di un bollo tondo-riquadrato
di cui, per dire la verità, non sospettavamo neppure l'esistenza:
quello di Monte Pescini.
Come si vede, si tratta di una nitida impronta, d'arrivo è
vero, ma impreziosita dalla data natalizia 25 12 94, su una cartolina
postale partita da Sarteano e transitata per Murlo, i cui relativi
bolli, rispettivamente TQ e ottagonale, sono poco chiari.
Siamo andati subito a controllare e ci siamo resi conto di essere
incappati in una svista durante la consultazione dei testi a nostra
disposizione: difatti, nel volume "Indicatore Postale-Telegrafico
del Regno d'Italia per l'anno 1896" edito dal Ministero delle
Poste e dei Telegrafi, a pag. 290 è riportato Monte Pescini
(Murlo) C 2a, aggregata all'Ufizio Postale di Monteroni d'Arbia.
Non ci capacitiamo di come possa esserci sfuggito, ma, come dice
un vecchio proverbio, "sbaglia anche il prete all'altare".
Pertanto, è da integrare quanto da noi riportato in "I
Corrieri del Mangia" a pag.143 e pag.156, dove Monte Pescini
è citato soltanto come capolinea dì un servizio postale
rurale attuato nel 1891 nel comune di Murlo, per il quale servizio
fu deliberato di aprire una collettoria a Grotti; evidentemente,
si decise poi di istituirne una anche a Monte Pescini per migliorare
il servizio stesso.
Nell' Indicatore Postale dell'anno 1900 Monte Pescini non compare
più, si può quindi dedurre che abbia seguito le sorti
della vicina collettoria di Grotti (v. pag. 142), aperta nel 1893
e chiusa alla fine del 1899, quando fu attivata la collettoria di
Corsano (v. pag. 135). La soppressione simultanea delle due collettorie
fu dovuta di certo al troppo scarso movimento postale di entrambi,
con conseguente istituzione di un'unica collettoria in una località,
Corsano appunto, che potesse servire al meglio gli sparsi abitanti
della zona Uno sguardo alla topografia locale ci può aiutare
a capire meglio la logica di questi spostamenti.
Monte Pescini (o Montepescini) è una remota borgata collinare,
una trentina di chilometri a sud di Siena, cosituita da una fattoria
e una chiesa con attorno poche case e nel 1928 faceva 48 (quarantotto)
abitanti. C'erano i poderi nella campagna circostante, è
vero (sec. il Repetti la parrocchia di S.Pietro a Monte Pescini
nel 1833 contava 103 persone), ma quelli che ci abitavano erano
quasi tutti analfabeti e il movimento postale era in sostanza ridotto
al fattore e al prete, quindi, anche se la collettoria è
rimasta aperta sei o sette anni, si può senz'altro affermare
che si tratta, come quello di Grotti e di qualche altra piccola
località della provincia senese, di bolli veramente rari,
quasi introvabili.
I nostri amici ci hanno anche cortesemente fatto avere le nitide
impronte dei bolli TQ di Jesa, Quartaia, Scrofiano e Valiano (vedi
"I Corrieri del Mangia", pag. 209-211), di cui era nota
l'esistenza, ma che non eravamo finora riusciti a documentare; inutile
sottolineare che si tratta, anche in questo caso, di bolli che non
si vedono tutti i giorni.
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