La data di apertura dell'Ufficio Postale di S.Casciano
dei Bagni, riferita in "I Corrieri del Mangia" all'anno
1872, deve essere anticipata di tre, o più probabilmente, quattro
anni. E' quanto risulta da nostre recenti ricerche, di cui esponiamo
i risultati.
Dopo il 1861, il nuovo Stato italiano si preoccupò di uniformare
su tutto il territorio nazionale il servizio postale e per giungere
allo scopo una misura indispensabile era quella di creare ovunque
uffici postali governativi che applicassero fedelmente le nuove disposizioni.
Il nuovo corso è compiutamente espresso nella "Legge
sulla riforma postale" approvata dal Governo il 5 Maggio
1862, dove l'Articolo 3 recita: "Il servizio postale sarà
esteso entro l'anno 1873 a tutti i Comuni del Regno. Saranno preferiti
quelli che concorreranno alle spese necessarie a detto servizio."
Furono diversi i Comuni che manifestarono l'intenzione di dotarsi
di un Ufficio Postale Governativo prima del 1873, adeguandosi a quanto
richiesto dalla succitata Legge.
Fra questi, il Comune di S.Casciano dei Bagni, che, nell'adunanza
consiliare del 29 Novembre 1866 delibera di incaricare la Giunta Municipale
di fare le necessarie pratiche, stabilendo che: " …fino
a che non sia instituito nel Comune l'Uffizio Postale, il servizio
interno del Comune sarà regolato come appresso:
le Borgate di S.Casciano dei Bagni, Palazzone e Fighine, saranno aggregate
all'Uffizio Postale di Carnaiola, quella di Celle resterà unita
all'U.P. di Radicofani e ciò a contare dal 1° del prossimo
anno 1867.
La Giunta Municipale è incaricata di distribuire la somma di
£ 900 quale stipendio da darsi ai Procacci; di determinare gli
orari del servizio postale medesimo, di mantenere gli attuali Postini
e Procacci nel relativo posto, o licenziarli e nominarne altri ove
quelli non volessero assoggettarsi alle nuove condizioni che la Giunta
dovrà stabilire …"
Il successivo 7 Aprile 1867 "La Giunta Comunale, in conformità
dell'incarico ricevuto, delibera …
1° Che il Comune corrisponderà al R°Governo annue £
610 quanta è appunto la somma che ora spende per i due Procacci
comunali di S.Casciano e Palazzone, e ciò perché il
servizio postale dei detti Procacci passi alle dependenze governative.
2° Che l'Uffizio Postale sia stabilito nel Capoluogo del Comune,
in S.Casciano dei Bagni, e che nella Borgata di Palazzone, per la
quale transitano i Procacci, debba esservi una cassetta postale, e
conseguentemente le corrispondenze di questa Borgata di Palazzone
e del piccolo Castello di Fighine, siano timbrate all'Uffizio di Carnaiola.
3° Che resterà a carico dell'Amministrazione Comunale il
servizio giornaliero postale dalla vicina Borgata di Celle all'Uffizio
Postale di S.Casciano, per il quale servizio si avrà preferenza
all'attuale Procaccia, Domenico Rossi, il quale porta presentemente
le corrispondenze di quella Borgata all'Uffizio di Radicofani."
Il 26 Novembre 1867 il Consiglio Comunale, sentito il parere
della Giunta, incarica il Sindaco "di far instituire in S.Casciano
dei Bagni un Uffizio Postale Governativo. alle seguenti condizioni:
1° Fermo il personale dei Postini attuale, quelli di S.Casciano
e Palazzone continueranno nel medesimo servizio prestato sin ora;
quello di Celle invece di andare a Radicofani si porterà due
volte il giorno a S.Casciano per ricevere e portare la corrispondenza
all'Ufficio Postale, passando tutti, o almeno i primi due, sotto la
dipendenza e stipendio del Governo.
2° - Il Comune pagherà al Governo oltre le £ 600,00
già offerte per il servizio postale dall'Ufficio di S.Casciano
a Carnaiola, altre £ 307,44 uguali allo stipendio che attualmente
percipe il postino di Celle per il servizio da S.Casciano a Radicofani,
che verrebbe invece convertito in due gite giornaliere da Celle a
S.Casciano, offerta che dovrebbe essere limitata alle sole £
600,00 quando il postino di Celle dovesse essere pagato dal Comune
di S.Casciano dei Bagni."
La delibera fu approvata con 7 voti favorevoli e 5 contrari, di cui
almeno quattro furono certamente quelli dei consiglieri di Celle,
i quali forse avrebbero preferito che il loro postino continuasse
ad andare a Radicofani come per il passato.
Oltre al già ricordato Domenico Rossi di Celle, i postini erano
Giuseppe Noli per S.Casciano e Bartolomeo Cesarini per Palazzone (Arch.Com.
S.Casciano Bagni n.367)
Purtroppo non abbiamo potuto finora stabilire con certezza la data
di apertura, ma si presume possa essere avvenuta nel corso del 1868.
Non sappiamo come fu classificato il nuovo Ufficio: ricordiamo che
all'epoca gli Uffici Postali erano distinti in "Direzione
locale, Ufizio primario, Ufizio secondario, Distribuzione",
ed è probabile che quello di S.Casciano sia stato "Ufizio
secondario".
La notizia da noi rintracciata in precedenza, che riportava l'apertura
all'anno 1872, si riferiva probabilmente al nuovo ordinamento che
elencava il già esistente Ufficio Postale di S.Casciano dei
Bagni fra quelli di 2a categoria.
A conferma di quanto sopra, siamo in grado di mostrare una lettera
da S.Casciano Bagni a Montepulciano con il bollo postale S.CASCIANO
DE' BAGNI 3 APR. 69 e l'annullo numerale a punti 2720 sul cent.20
V.E. II; i bolli al verso documentano l'itinerario postale Carnaiola
3 Apr.- Siena 4 Apr.- Montepulciano 4 Apr.
E' quindi cosa sicura che l'Ufficio era già in attività
a quella data, ma, ripetiamo, è molto probabile che sia stato
aperto già nel 1868. E' quanto cercheremo di accertare in
seguito, intanto se qualche nostro lettore conoscesse date del bollo
postale di S.Casciano dei Bagni anteriori a questa, è pregato
di farcelo sapere.
Tutta la documentazione citata
è in Archivio di Stato di Siena, fondo Prefettura 1197, cat.
8, salvo diversa indicazione. |