Premessa
Sono ormai trascorsi più di tre anni dall'uscita di "I
Corrieri del Mangia", e in questo lasso di tempo abbiamo continuato
le nostre ricerche sul servizio postale nella provincia di Siena,
sapendo che c'è sempre qualcosa da apprendere, qualche particolare
che contribuisca ad arricchire le conoscenze sull'argomento.
Del resto era questo lo scopo che ci eravamo prefissi quando abbiamo
iniziato a pubblicare i nostri aggiornamenti sul sito del "Postalista",
il 21 Marzo 2004.
Ora intendiamo mettere a disposizione dei nostri lettori quanto abbiamo
fin qui raccolto per integrare le "schede" delle località
interessate, seguendo l'ordine alfabetico come nel libro. |
ABBADIA S.SALVATORE |
Integrazione della scheda di Abbadia S.Salvatore
(pag. 105) |
Nel 1871 il giornale "La Nuova Frusta"
pubblicò un articolo contenente "lamentele"
a carico del Distributore Postale, che era sempre Celso Volpini. Non
siamo sicuri di quale giornale si trattasse, infatti all'epoca questo
titolo era piuttosto diffuso nella editoria giornalistica: per esempio,
una "Nuova Frusta", di orientamento liberal-massonico, si
stampava, oltre che a Siena, anche ad Arezzo fra la fine dell'ottocento
e il primo novecento.
Sia come sia, il Sotto-Prefetto di Montepulciano, in data 13 Ottobre
1871 riferisce al Prefetto di Siena di avere riscontrato "insussistenti"
le lamentele a carico del Distributore Postale di Abbadia S.Salvatore,
contenute in un articolo nel n°30 del giornale "La Nuova
Frusta" del 30 Settembre e, assunte le dovute informazioni, ritiene
che "…detto articolo possa essere parto di privata
vendetta" e conclude: "Giustifico pienamente quel
Distributore Postale sul conto del quale si fa speciale lode."
1
Lettera per Siena, con bollo ABBADIA S.SALVADORE - 15 GEN. 71
e annullo numerale 2552 |
Nel 1872 il Comune delibera di accogliere "…una istanza
di Fabbrini Domenico pedone Postale diretta a ottenere un aumento
pel medesimo assegnamento che ritrae per il servizio, che giornalmente
presta, in generale si riconosce la giustizia di accogliere favorevolmente
questa …perché esso Fabbrini fa un servizio diligente,
e zelante, degno di meritati elogi". Il salario del Fabbrini,
che faceva servizio da Abbadia a Radicofani, viene portato da £
330 a £ 365 annue. 2
Nel 1896 anche il Comune di Abbadia S.Salvatore decide di impiantare
il servizio del telegrafo; nella seduta consiliare del 26 Aprile si
richiede la concessione di un Ufficio Telegrafico, osservando che
"…contansi a centinaia i Comuni che con minor popolazione
del nostro e più fuori di centro sono forniti dell'Ufficio
telegrafico; che per il commercio di legnami in genere, del carbone,
dei funghi, lamponi e fragole, di cui ricca la nostra regione, nonché
del grano marzolo, ed altro, quale commercio dà vita ad una
buona parte della popolazione, il Comune occupa uno dei primi posti
fra i paesi agricoli della Montagna; che perciò sono molteplici
e continue le corrispondenze telegrafiche, con danno per il ritardo
e con moltissima spesa tenendo conto della tassa non lieve di £
1,00 che si deve corrispondere al fattorino telegrafico di Piancastagnaio;
che nell'inverno, da noi interminabile, quando le strade sono coperte
di neve rimane difficile l'accesso al detto ufficio telegrafico."
Secondo le disposizioni ministeriali, i Comuni dovevano compartecipare
alle spese, che nel caso di Abbadia S.Salvatore furono fissate in:
"1° Pagamento anticipato di una quota di concorso di
£ 410,
2° Pagamento di un canone annuo di £ 80 per la sorveglianza
e la manutenzione della linea telegrafica."
Il 4 Aprile 1897 il Ministero dell'Interno, Direzione Gen. dell'Amministrazione
Civile, chiede alla Prefettura "…se nulla osta da parte
sua che il Comune di Abbadia San Salvadore si assuma gli oneri suindicati"
e la risposta è affermativa.
Il 2 Settembre 1897 il Direttore Provinciale delle Poste di Siena
comunica al Prefetto "…che oggi è stato aperto
un Ufizio telegrafico in Abbadia S. Salvatore, riunendolo all'Ufizio
postale". 3
Bustina aperta per città, affrancata con cent. 1
annullato ABBADIA S.SALVATORE 13 4 98 e bollo VERIFICATO |
Il 1° Dicembre 1901 il Comune di Abbadia S.Salvatore invia al
Prefetto "…con preghiera di rassegnarla al Ministero
delle Poste e Telegrafi …una istanza diretta allo scopo di ottenere
l'instituzione di una nuova e diretta corriera postale dal Paese di
Piancastagnaio alla Stazione dell'Amiata. A detta istanza sono sono
unite altresì due deliberazioni prese dalle Rappresentanze
di detti due Comuni, relativamente all'opportunità di unirsi
in consorzio per ottenere la invocata concessione."
Questo servizio, di cui abbiamo già dato notizia nel libro,
partiva dall'Abbadia, passava per Piancastagnaio e seguiva la "via
della Montagna" per S.Fiora e Arcidosso fino alla stazione di
Monte Amiata; non era ancora automobilistico, bensì con una
carrozza tirata da un cavallo. 4
1) Archivio
di Stato di Siena - Prefettura n° 1335, Cat. 8
2) ASS - Prefettura n°1379, Cat. 8
3) ASS - Prefettura, anno 1897 - Affari generali, serie I, cat.8
4) ASS - Prefettura, anno 1901 - Affari generali, serie I, cat.8
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