ASCIANO |
Integrazione della scheda di Asciano (pag.
107)
II parte |
|
Bustina
chiusa per Firenze, con bollo granducale ASCIANO 2 GEN.
Manca il tassello del millesimo, ma il bollo di arrivo al
verso è FIRENZE 2 GEN. 68 - S 9, il che significa che
la lettera arrivò a destinazione alle ore 21 dello
stesso giorno in cui era partita.
Il francobollo da 20 cent. è annullato col numerale
a punti 347 |
Abbiamo visto nel libro (pag. 110) che dopo l'avvento della ferrovia
il pedone postale veniva mandato due volte al giorno alla stazione,
per ritirare e consegnare la posta, ma evidentemente in seguito tale
servizio fu ridotto. Infatti il 1° Dicembre 1873 il Regio Delegato
Straordinario del Comune di Asciano scrive alla Prefettura: "Al
mio giungere in questo Comune dovei constatare che il servizio di
posta era irregolarissimo e lasciava molto a desiderare per il lato
del comodo e della utilità giungendo le lettere soltanto alle
ore 12 meridiane e ripartendone alle ore 2 ½ pomeridiane. Feci
viva premura alla Direzione Generale delle RR.Poste e questa si è
compiaciuta concedere a partire da oggi, l'aumento di un corso giornaliero
cioè arrivo ad Asciano ore 6 ½ pomeridiane, partenza
da Asciano ad ore 6 antimeridiane."1
Così il paese riebbe due arrivi di posta giornalieri.
Alla stazione ferroviaria di Asciano, aperta al traffico il 19 Settembre
1859, esisteva già il telegrafo, ma il 1° Maggio 1873 il
Consiglio Comunale si dichiara favorevole alla installazione di un
Ufficio Telegrafico anche in paese "…con partecipazione
del Comune alle relative spese e affidando l'incarico all'Impiegato
Comunale Moretti Giuseppe, da mantenere a spese del Comune per due
mesi nell'Uffizio Telegrafico di Siena perché potesse prender
pratica della Telegrafia." Chiede però di essere
dispensato "…dal pagamento della tassa d'impianto del
suddetto Ufficio."
Tale condizione però non rientrava nella politica di stretto
risparmio del Ministero, che per questo non prese in considerazione
la domanda, così per avere il telegrafo in paese si dovette
aspettare la fine del 1874, dopo che il Comune aveva deliberato, il
17 Settembre di quell'anno, di:
"1° Far domanda alla Direzione
Generale dei Telegrafi dello Stato perché venga al più
presto installato in questo Paese un Ufficio telegrafico di
3a categoria.
2° Consentire il pagamento anticipato delle £ 300
per una volta tantum qualora dopo nuove ed accurate premure
non possa ottenersi l'esonerazione.
3° Somministrare il locale mobiliato nell'Ufficio Comunale.
4° Proporre per il servizio telegrafico il Segretario Comunale
Ubaldo Volterri.
5° Sostituirsi all'incaricato stesso nella compartecipazione
dei prodotti e nell'adempimento degli obblighi relativi.
6° Corrispondere alla Direzione suddetta quella somma che
potrà occorrere per la sistemazione del filo, obbligandosi
di provvedere a tutto carico del Comune i pali necessari.
7° Assicurare l'incarico di far sorvegliare la linea a carico
del Comune stesso." 2 |
Quindi per l'incarico di telegrafista fu in un secondo tempo indicato
il segretario comunale anziché il Moretti, ma quando, nel 1875,
il servizio telegrafico entrò in attività, esso fu affidato
a certo Nicola Betti, mentre soltanto nel 1877 troviamo incaricato
il Volterri, con Giovanni Masi aiuto fiduciario.3
Come si comprende da questa documentazione, anche da parte dell'Amministrazione
dei Telegrafi (come da quella delle Poste per l'istituzione dei nuovi
Uffici Postali), era richiesta una compartecipazione dei Comuni alle
spese di impianto e di manutenzione sia dell'ufficio che della linea
telegrafica, secondo disposizioni tassative emanate già nel
1861.
Un'altra notizia che riguarda il servizio postale nel territorio di
Asciano è del 19 Dicembre 1873, quando il Comune delibera:
"1° Di aumentare un corso settimanale di Posta da Asciano
a Torre a Castello, Monte SS. Marie, e S.Vito, e viceversa, elevando
il salario dell'attuale incaricato Pietro Bonucci alle £ 150.
2° Di stabilire che i giorni della settimana siano il Lunedì,
il Mercoldì, e il Venerdì, tale essendo l'opinione della
maggioranza della popolazione di quei Castelli".2
Nel 1878 la Direzione Provinciale delle Poste propone al Comune di
rendere giornaliero il servizio postale per Torre a Castello e frazioni
limitrofe purché il Comune versi il compenso dato al Bonucci
direttamente alla Direzione stessa, che provvederebbe ad integrarlo
adeguatamente.
Il 22 Maggio 1878 il Consiglio Comunale delibera "…che
per due anni dal giorno in cui verrà organizzato il nuovo servizio
l'assegno di £ 150 previsto in bilancio per il pedone postale
di Torre a Castello venga versato anticipatamente nella cassa della
sullodata Direzione conché la medesima sussidi per detto tempo
con £ 50 annue l'attuale pedone Bonucci Pietro e provveda al
servizio postale giornaliero delle indicate frazioni."4
Così il Bonucci, che risulta "illetterato",
entra temporaneamente alle dipendenze delle Poste con un compenso
annuo di duecento lire per il suo servizio giornaliero di portalettere
rurale.
Bustina
chiusa per Siena, con bollo a doppio cerchio piccolo ASCIANO
23 FEB. 78 e annullo numerale a sbarre su coppia del 10 cent.
Anche questa arrivò in giornata, alle ore 18: bollo
di arrivo SIENA 23 2 78 - 6 S. |
|
Non sappiamo quanto durò il Bonucci nel suo incarico, ma è
certo che nel 1884 questo era svolto da un certo Luigi Migliorini.
Il compenso annuo, pagato interamente dalla Posta, era salito a £
520, tuttavia il Migliorini chiede al Comune "…un'annua
indennità come al Pedone di Chiusure", ma nella seduta
consiliare del 17 Aprile 1884 la sua istanza è respinta, perché
"…il maggior servizio del Migliorini di fronte a quello
di Chiusure è compensato dal maggior assegno di cui gode di
£ 520 annue …mentre l'altro, compresa l'indennità
corrispostagli dal Comune, ha soltanto £ 350 …Il servizio
che presta il Migliorini è esclusivamente governativo e nulla
ha a che fare con questa Amministrazione."5
Abbiamo visto che il Comune manteneva anche un pedone per portare
e ritirare la posta alla stazione, distante dal paese poco più
di un chilometro; nel 1889 questi era un certo Pieri Francesco, con
la remunerazione annua di £ 240. Un terzo pedone postale faceva
servizio da Asciano a Chiusure, ma di questo ci occuperemo quando
sarà aggiornata la scheda di detta località.
Annotiamo infine che nel Gennaio 1912 il Comune deliberò l'impianto
a proprie spese di due cassette postali a S.Martino e a Segale. La
spesa era di £ 6 per ciascuna, ma "…le spese
pel collocamento di quella a Segale saranno recuperabili dalla Amministrazione
del Conte Placidi, la quale ha dichiarato spontaneamente di sottostarvi".6
Le cassette postali, che poi consistevano nella sola piastra di ghisa
stampata, le forniva l'Amministrazione Postale, e il Comune si assumeva
le spese per la loro sistemazione.
|
Due ricevute di vaglia emessi dall'Ufficio
Postale di Asciano:
12 Marzo 1884 e
27 Aprile 1903 |
1)
ASS - Prefettura 1420, cat. 8
2) ASS - Prefettura 1456, cat. 8
3) IL MANGIA - ALMANACCO SENESE anni 1875 e 1876 - Siena, Tipografia
Sordo-Muti.
4) ASS -Prefettura 1612, cat. 8
5) ASS - Prefettura n. 1798, cat. 8
6) ASS - Prefettura, affari generali - anno 1912, cat. 8 |
|