CAMPIGLIA D'ORCIA |
Integrazione della scheda di Campiglia d'Orcia
(pag. 116) |
Già alla fine del settecento abbiamo trovato
il nome del postino "di Campiglia e Vivo" fra quelli
dei "procaccini comunitativi" che si recavano settimanalmente
a consegnare e ritirare la posta a Radicofani. Si trattava di Benvenuto
Biondi, che a volte si faceva sostituire da un certo Leonardo Cagnacci.
L'indicazione si spiega con il fatto che a quell'epoca Campiglia d'Orcia
era costituita in Comunità autonoma, di cui faceva parte il
territorio del Vivo, che fu soppressa con la riforma leopoldina del
1777 per divenire una frazione di quella di Abbadia S.Salvatore e
passare infine, nel 1871, al Comune di Castiglione d'Orcia.
La località è menzionata fra "i luoghi ove
si spediscono col privilegio di non pagarle" le lettere
smistate dalla Posta di Radicofani, in un documento del 1801 già
citato nell'aggiornamento alla scheda di Bagni S.Filippo.
Proprio per i Bagni S.Filippo passava la strada, lunga un 5 - 6 km,
che si immetteva nella strada Regia Romana all'altezza della stazione
postale di Ricorsi, circa 10 km prima di Radicofani. Quindi il pedone
di Campiglia doveva fare una ventina di miglia, fra andata e ritorno:
poca cosa a quei tempi, considerato che il servizio era soltanto una
volta alla settimana.
Un certo Domenico Bettini di Campiglia risulta avere servito come
postiglione alla Stazione di Posta di Radicofani fino al 1850 e alla
cessazione del servizio essere stato compensato con un sussidio di
due zecchini all'anno.
Nel 1864 il Comune di Abbadia costruì una nuova strada, più
comoda e più breve, per raggiungere la Strada Nazionale "sulla
sommità della salita della Paciarella". Era qui che
il pedone, certo Giovanni Ballati, andava a scambiare la posta proveniente
da Siena, essendosi nel frattempo il servizio fatto giornaliero; nel
1867 il Comune gli assegna un compenso "per servizio straordinario
prestato come Postino a forma di quanto era stato praticato negli
anni decorsi", però il Ballati aveva cessato dal
suo incarico dal Settembre 1866.1
Il nome della località aveva la qualifica "d'Orcia"
fin dal periodo granducale, per distinguerla dalla più nota
Campiglia presso Piombino, che nel 1864 diventa Campiglia Marittima.
Abbiamo riscontrato che talvolta questo portava a disguidi di corrispondenza,
di cui riportiamo qui un caso.
Questa lettera spedita in franchigia da GAETA 5 NOV. 1865, andò
alla stazione ferroviaria di Isoletta, dove fu affidata all'ambulante
ISOLETTA-NAPOLI 5 NOV. 65. Seguì il percorso NAPOLI 5 NOV.
- LIVORNO 7 NOV. - CAMPIGLIA MARITTIMA 8 NOV. Qui la lettera venne
aperta e, accortisi dello sbaglio, richiusa con ceralacca e sigillo
del Municipio, aggiungendo all'indirizzo "Radicofani",
che era l'Ufficio Postale più vicino alla località di
destinazione; rispedita quindi a LIVORNO 9 NOV. - AMBUL. LIV. FIRENZE
N° 1 9 NOV. - SIENA 9 NOV. - RADICOFANI 10 NOV. 65. Questo è
l'ultimo bollo, perché Abbadia S.Salvatore, dove presumibilmente
andò a finire la lettera essendone Campiglia una frazione,
non aveva ancora l'ufficio postale, aperto nel 1866. La lettera ha
due tagli di disinfezione.
Il 24 Giugno 1883 il Consiglio Comunale di Castiglione d'Orcia prende
atto di una "officiale" della Direzione Provinciale
delle Poste "…del 13 Giugno andante colla quale stabiliva
il servizio rurale delle diverse frazioni Vivo, Capanne, Campiglia
e Bagni S.Filippo" allo scopo di "…replicare
alla corrispondenza giornaliera cui mirano da molto tempo"
e delibera di "…approvare il nuovo servizio fra il
Capoluogo e le frazioni Vivo, Capanne, Campiglia …nel modo stabilito
tra il sig. Sindaco e la On. Direzione delle Poste di Siena mediante
corrispettivo per parte dell'Amministrazione Postale di £ 225
annue e previo pagamento per parte del Comune di £ 50 al pedone
di Bagni S.Filippo pel servizio tra detta Frazione, Campiglia e Ricorsi."2
Il 24 Dicembre 1908 il Comune approva il concorso di spesa di £
490 richiesto dal Ministero P.T. per l'impianto di un Ufficio telegrafico
in Campiglia, che avviene l'anno successivo.
Nel 1923, quando il servizio postale era ormai affidato alle autocorriere,
la consegna al postino di Campiglia avveniva due volte al giorno alla
Paciarella, nel punto allora denominato "bivio dell'auto".
Nel mese di Novembre questo servizio fu temporaneamente sospeso per
il motivo spiegato in una lettera3 della
Direzione Provinciale delle Poste al Prefetto, che aveva chiesto spiegazioni
in seguito al reclamo dei consiglieri comunali della frazione di Campiglia:
"Il provvedimento, già segnalato a codesto Ufficio
con una mia lettera del 12 corrente, è stato preso a scopo
precauzionale in conseguenza di quanto ebbe a riferire il procaccia
Pallecchi Luigi che, nella corsa della sera, fu fermato da sconosciuti
ed anche fatto segno a colpi d'arma da fuoco. Quando la S.V. ill.ma
ritenga che realmente non esista il pericolo di una aggressione al
procaccia postale, e debbano ritenersi sicuri gli effetti postali,
lo scrivente non ha alcuna difficoltà a ripristinare la corsa
serale".
1) Archivio Comunale di Abbadia S.S., filza 107, fascicolo 1
2)ASS - Prefettura 1769, 8
3) ASS - Prefettura, affari generali - serie I, cat. 8, anno 1923 |
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