CASOLE D'ELSA |
Integrazione della scheda di Casole d'Elsa
(pag. 117)
I parte |
Nell' Aggiornamento n.
57 del 27 9 05 abbiamo segnalato che il paese di Casole ebbe la
nuova denominazione Casole d'Elsa con Regio Decreto del 21 Settembre
1862. Quindi è con questa dicitura che fu fornito il bollo
al nuovo Ufficio Postale, istituito il 1° Settembre 1863, titolare
Jacopo Del Cipolla.
Nel 1875 l'Amministrazione delle RR.Poste concede un contributo annuo
di £ 200 al Comune per il miglioramento del servizio postale,
consistente in un portalettere rurale per la frazione di Monteguidi,
con installazione nella medesima di una cassetta postale.1
Il procaccia di Casole portava la posta a Colle, da dove proseguiva
fino alla stazione di Poggibonsi per mezzo del procaccia di Radicondoli;
nella buona stagione, dal 1° Aprile al 30 Settembre, partiva dal
paese alle 3.30 del mattino "...onde poter essere in tempo
a consegnare al procaccia di Radicondoli il piego della corrispondenza,
affinché da questo fosse portata a Poggibonsi per raggiungere
la coincidenza dei Treni 181 e 282". Questo orario, stabilito
dalla Direzione Provinciale delle Poste (come si legge in una delibera
consiliare del Comune di Casole del 27 Marzo 1882) corrispondeva a
quello già in uso in precedenza e stava bene anche al Consiglio
Comunale, che però osserva come "…negli altri
sei mesi dell'inverno la partenza alle ore 3,30 antim. è un'ora
poco adatta, sia per la cattiva e lunga strada che deve percorrere,
sia per i pericoli ai quali può andare esposto essendo costretto
portare anche dei valori considerevoli, sia perché il pubblico
non potrebbe usufruire di quel servizio per recarsi a Colle a causa
della troppo sollecita partenza."1
Dal che si ricava che il postino usava un legno e trasportava fino
a Colle anche qualche passeggero.
Lettera
da Casole a Siena del 27 Gennaio 1879
Francobollo da cent. 10 V.E. annullato con bollo numerale a
sbarre 712.
I bolli al verso testimoniano il percorso postale Casole-Colle-Poggibonsi-Siena,
dove la lettera giunse nella stessa giornata alle 10 di sera. |
Quando, nel 1882, ai procaccia fu affidato anche il servizio dei pacchi
postali, la Direzione Generale delle Poste stabilì di aumentare
il suo contributo al Comune "...per elevare la retribuzione
annua del servizio tra Casole d'Elsa e Colle a £ 500 previa
la rinnuovazione del relativo contratto, ed il servizio dei pacchi
postali da aver principio col 1° Aprile p° f° ...considerando
che tale somma possa essere sufficiente per retribuire il Postino."2
La ferrovia Colle Val d'Elsa-Poggibonsi fu aperta all'esercizio il
1° Aprile 1885, e ad essa fu affidato anche il trasporto della
posta per quel tratto.
Nel 1887 fu aperta una collettoria al Mulino delle Macchie, "...considerato
che la località Macchie oltreché essere centrale offre
altresì comodità maggiori atteso il transito giornaliero
del procaccia di Radicondoli", come si legge in una delibera
comunale del 28 Marzo 1887.3 Notizie più
dettagliate su questa collettoria saranno fornite a suo tempo nel
relativo aggiornamento.
Nel 1889 il Comune, guidato dal sindaco Angelo Paolieri, decide di
istituire nel paese un ufficio telegrafico di 3a
classe, la cui inaugurazione avvenne il 5 Ottobre 1891 con grandi
festeggiamenti popolari. La Giunta Comunale, nella seduta del 29 Ottobre
1891 delibera "...l'illuminazione dei Palazzi Comunali, nell'occasione
delle feste per l'inaugurazione del servizio telegrafico... A solennizzare
la fausta circostanza dell'inaugurazione del telegrafo, il Comitato
cittadino fece appello ai privati perché concorressero a render
più brillante la illuminazione, illuminando essi pure le proprie
abitazioni. Considerato che di fronte alla gara dei cittadini suddetti,
perché tutto riuscisse degno della circostanza, sarebbe stato
strano che il Municipio non avesse partecipato e quanto meno non avesse
addobbato il Palazzo Municipale e gli altri pubblici edifizi...",
fu deciso di affidare l'allestimento della luminaria a un certo Nazzareno
Bartalucci di Certaldo, con una spesa di centoventi lire.
Il servizio telegrafico fu affidato al Commesso postale di allora,
Federigo Cappugi, al quale il Comune in data 14 Dicembre 1891 delibera
di concedere un compenso annuo di £ 120 in aggiunta allo stipendio
che riceveva dall'Amministrazione postale, aderendo alla richiesta
fatta dal Cappugi stesso "...in vista dell'orario di servizio
raddoppiatogli siccome Ufficiale Telegrafico, nonché per le
spese non indifferenti, cui deve far fronte pel nuovo impiego, il
quale è dal Governo retribuito col quaranta per cento solo,
in ciascun telegramma. ...Considerato che è a tutti notorio
quanto sia lungo l'orario diurno e notturno di tali servizi, e come
il meschino lucro venga a diminuire, per la spesa di illuminazione
e riscaldamento del locale, appunto per il protrarsi dell'orario suddetto
nelle ore di notte. Ritenuto che, stante la esiguità dei telegrammi,
che fin d'ora può presumersi verranno fatti nell'anno, e dato
il per cento d'utile assegnato all'Ufficiale Telegrafico è
necessario supporre che ben meschini saranno i proventi attuali dell'Ufficio
Telegrafico suddetto."
Nella stessa seduta delibera di concedere una gratificazione di £
35 a un certo Barbi Modesto "...a compensarlo del servizio
indefesso prestato in qualità di reggente l'ufficio telegrafico,
che dette per conseguenza che gl'aspiranti commessi telegrafici furono
prima adibiti al servizio con evidente economia pel Comune, che nel
caso contrario avrebbe dovuto per un mese ancora corrispondere al
sig. Barbi una indennità prestabilita nella misura di £
3 al giorno."5
Questo Barbi era un telegrafista temporaneamente distaccato dall'Ufficio
di Siena per istruire gli aspiranti al posto di Casole, che fu poi
dato al Cappugi.
1) ASS -Prefettura n. 1456, cat. 8
2) ASS - Prefettura n. 1725, cat. 8
3) ASS -Prefettura n. 1893, cat. 8
4).
5) ASS - Prefettura: Anno 1891 affari generali, serie I, cat. 8
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