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Chianciano
Integrazione della scheda di Chianciano - I parte (pag. 125)
Nel 1865 anche Chianciano decise di approfittare della nuova legge postale del 1862, che si proponeva l'apertura di un ufficio postale in tutti i capoluoghi di Comune entro il 1873, dando la precedenza a quelli che fossero disposti a contribuire alle relative spese.

Il 21 Febbraio di quell'anno il Consiglio Comunale "...accogliendo i voti della popolazione e dei concorrenti a questi Bagni ...fa istanza alla Ra Direzione Compartimentale delle Poste di Firenze perché sia istituito un R° Uffizio postale in Chianciano e dichiara di obbligarsi fino all'anno 1873 a pagare del proprio il procaccia che farà il trasporto da Chianciano a Montepulciano, e viceversa, delle corrispondenze che verranno scambiate tra Chianciano e le altre Provincie del Regno, e di fornire un locale conveniente e adattato per stabilire l'Uffizio postale richiesto".

La risposta del Direttore Compartimentale di Firenze, Miccoli, fu negativa, come risulta da una lettera scritta al Prefetto:"...d'ordine superiore sono momentaneamente sospese le proposizioni per nuovi Uffizi di Posta ...e che del resto il Municipio stipendiando un procaccia, che due volte al giorno recasi a Montepulciano per operare il cambio delle corrispondenze nelle ore appunto in cui vi arrivano dalla parte di S.Quirico, e del Salarco, non saprebbesi come migliorare il relativo servizio, perché risulti più profittevole al pubblico".1

L'istituzione di un Uffizio Postale di 2a classe dovette così essere rinviata al 1870: fu nominato titolare Angelo Melosi, con aiuto fiduciario Olinto Melosi, certamente un suo figlio o fratello, che più tardi gli succederà.

Quattro anni dopo fu richiesto anche il servizio telegrafico. Nella seduta del 24 Agosto 1874 il Consiglio Comunale delibera "...di pagare alla Direzione Generale dei Telegrafi la somma di £ 1420 per la costruzione della Linea, e per l'impianto dell'Ufficio telegrafico di 3a classe, e £ 320 circa all'anno per il mantenimento e sorveglianza della Linea."2

Anche in questo caso si dovette aspettare qualche anno, infatti l'ufficio telegrafico fu aperto nel Maggio 1877 e il Comune decise di versare "...all'Incaricato di quell'Ufficio Telegrafico, sig. Angelo Melosi, la somma di £ 500 all'anno quando questa non venga raggiunta col 60 per % che gli viene corrisposto dall'Amministrazione Telegrafica pei telegrammi privati in partenza."

La relativa delibera riporta "...l'obbligo all'Incaricato dell'Ufficio telegrafico di aprire l'Ufficio a tutte le ore, per qualunque persona e per qualunque destinazione dove l'Ufficio sia aperto."3

Come si vede, e questo si verificava spesso, i due servizi, postale e telegrafico, erano svolti dalla stessa persona.


8 Agosto 1879 - Annullo numerale a sbarre 898 sul francobollo
da 20 cent. V.E. II abbinato al bollo a un cerchio piccolo.

Nel 1881 il Comune assunse in proprio il trasporto dei pacchi postali da Chianciano alla Stazione di Chiusi, avendo la Direzione Generale delle Poste elevato il compenso annuo a £ 600."4
Il servizio, come sempre in questi casi, veniva poi subappaltato ad un procaccia.

Nel 1887 l'Amministrazione Postale concesse un aumento da £ 600 a £ 700 annue del suo contributo al Comune "...pel mantenimento del servizio di procaccia fra Chianciano e la stazione ferroviaria di Chiusi."5

Non sappiamo fino a quando Angelo Melosi tenne il suo incarico. Nel 1907 il personale dell'ufficio postale di Chianciano è così composto:6

Olinto Melosi ricevitore
Pacifico Melosi e Giuseppe Paciarelli supplenti
Pietro Bimbi portalettere
Dante Bimbi sostituto portalettere
Maria Cecconi procaccia
Serafino Marietti e Giuseppe Cecconi sostituti procaccia



I due tipi di bollo tondo-riquadrato dell'U.P. di Chianciano.
Il secondo fu usato fino al 1910, forse anche nel 1911

Intanto era stata aperta una ricevitoria postale anche ai Bagni, ma non siamo riusciti a stabilire in che data, la quale funzionava soltanto durante l'apertura delle terme stesse. Questo ci risulta da una lettera del 30 Settembre 1914 in cui la "Ispezione Distrettuale delle Poste" di Siena comunica al Prefetto che "...alla sera del 25 Settembre è avvenuta la temporanea chiusura della ricevitoria postale telegrafica di Chianciano Bagni per cessazione della stagione balneare".7

Non sappiamo quando fu decisa l'apertura continuativa di questo ufficio, che successivamente ebbe il nome cambiato in BAGNI DI CHIANCIANO e divenne, in Piazza Italia, l'ufficio principale della località, mentre quello nel paese vecchio fu declassato a succursale e, nel dopoguerra, rinominato CHIANCIANO TERME SUCC. 1.


1) ASS - Prefettura n. 1079, 281
2) ASS - Prefettura n. 1456, cat. 8
3) ASS - Prefettura n. 1576, cat. 8
4) ASS - Prefettura n. 1696, cat. 8
5) ASS - Prefettura n. 1893, cat. 8
6) dal libro "Bagni di Chianciano" di Alberto Fabbri, ed. Le Balze 2000
7) ASS - Prefettura, aff. gen. - serie I, cat. 8, anno 1914

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