Il viaggio del nostro Giovanni Battista prosegue sino a giungere, il 18.6.1942 in Germania nei pressi di Monaco di Baviera:
“Ausgang 18.6.42 XX
Miei Cari, sono giunto, non ripeto il nome, quaggiù. È una stazione prima di Monaco, ove giungemmo prima di questa sera. Per adesso tutto benone. I paesaggi sono stati sino a qui addirittura incantevoli. Voi se mi scrivete usate sempre il seguente indirizzo: 132^ Comp. Marc. d’Armata Posta Militare 6. Vi mando tanti banconi G.Battista”.
Come facilmente comprensibile per chi mastica un poco di tedesco, l’indicazione della località della stazione riportata è errata in quanto indica l’uscita e non un ridente paesino germanico. Il passaggio per il nostro militare dalla 2^ alla 132^ Compagnia marconisti è avvenuto già a Verona poco prima della partenza. La cartolina in franchigia non è annullata dall’ufficio di posta militare di riferimento in quanto formalmente non operativo perché in viaggio verso la Russia. Giunge in Italia preso il Concentramento di Posta Militare di Bologna che aveva giurisdizione sulla corrispondenza dei nostri reparti sul fronte Est, e la annulla con il suo guller PM 3200 in data 27.6.42. Dall’indicazione manoscritta vediamo che giunge a destino in data 29.6.
Il treno riparte fino a giungere, il giorno successivo alla precedente cartolina, ad Halle, città industriale della Sassonia Anhalt sita a pochi km da Lipsia:
“Halle 19.6.42
Miei cari,
siamo appena entrati in questa stazione, sono le ore 9 ½. Questa notte go fatti proprio una bella dormita. Ci troviamo adesso a circa 200 km da Berlino. Il viaggio prosegue ottimamente.
Cara mamma,
il ventuno di questo mese compi gli anni, ti faccio i miei più cari auguri. Sebbene in quel giorno sarà molto lontano da te, la mia mente ed il mio pensiero ti saranno sempre vicini, come del resto, sempre la mia mante corre sino a voi.
Tanti e tanti cari bacioni ed ancora auguri, Baci a tutti G.Battista”.
La cartolina in franchigia è impostata presso l’ufficio postale della stazione di Halle che la annulla con il suo timbro muto in data 20.6 e giunge a destino il giorno 26.6, prima della precedente cartolina.
Il viaggio prosegue sino a giungere a Bresalu, in Slesia, allora tedesca ed oggi la polacca Wroclaw:
“20.6.42
Miei Cari, il viaggio prosegue ottimamente. La salute è ottima. Da oggi in poi per motivi militari e precauzionali non sono tenuto a rendervi note le stazioni ne le nazioni che passo e lascio dietro di me. Ricevete tanti cari bacioni G.Battista.
Ieri l’altro ho scritto una cartolina, nella quale porto il nome della città, ho scritto in tedesco (sottopassaggio) me ne sono accorto perché in diverse stazioni ho letto lo stesso nome che indicava appunto il sottopassaggio per l’uscita dalla stazione. Che tedesco che sono vero!?!? Bacioni G.Battista”
La cartolina è inoltrata attraverso l’ufficio postale civile di Breslau 2 in data 21.6 ma vi è apposto anche il timbro lineare della Feldpost tedesca e il briefstempel con numero 45336 assegnata al Bahnhofsoffizier 348 (Ufficio n. 348 di stazione ferroviaria) con sede a Konstantinowka (Ucraina). Questo timbro è stato riscontrato diverse volte sulle corrispondenze dei militari in transito verso il fronte russo: è probabile che il comando ebbe sede a Breslau e poi sia stato traferito in Ucraina.
Fa sorridere di nuovo la cattiva traduzione dal tedesco di ausgang riportato questa volta come sottopassaggio.
La missiva giunge il 25.06
a febbraio 2025 |
Samuel Rimoldi
05-01-2025 |