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Storie di caduti in Russia

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Bologna sotto le bombe nel 1943

Vinicio Sesso

I Comandi militari britannici inserirono tra gli obiettivi strategici da colpire, a decorrere dall’estate del 1943 lo scalo ferroviario di Bologna. L’intento era quello di ostacolare il trasporto di truppe provenienti dal Brennero e dirette verso Roma, nonché da Udine verso Firenze .

I bombardamenti subiti dalla città furono numerosissimi nel periodo dal 15 luglio 1943 fino al 18 aprile 1945. Ne sono stati calcolati almeno 93 di cui 32 portati a termine da grosse formazioni

Venivano utilizzati per i bombardamenti diurni i quadrimotori B 17 americani,

denominati fortezze volanti, mentre, invece, per quelli notturni gli inglesi della RAF si affidavano,

ai Lancaster ai Wellington

e agli Halifax,aerei dotati di maggiore autonomia e con possibilità di maggior carico.


Il primo bombardamento fu compiuto di notte - tra il 15 e il 16 luglio 1943 - da 6 Lancaster partiti dall’Inghilterra e atterrati in Algeria. Furono colpiti impianti elettrici e ferroviari in via Agucchi e in via del Milliario. Morirono una decina di cittadini e una ventina riportarono ferite.

Ben più pesante fu il secondo bombardamento, effettuato il 24 luglio 1943 da 51 bombardieri statunitensi Boeing B-17 Flying Fortress della Twelfth Air Force, decollati dall’Algeria con serbatoi supplementari: sganciarono 136 tonnellate di bombe contro gli scali ferroviari, ma colpirono anche gran parte della città, soprattutto nel centro cittadino a causa di un errore del’aereo guida.

Le conseguenze furono la distruzione totale di 85 edifici, 61 furono quelli che furono distrutti solo in parte e 259 danneggiati .

Il bilancio delle vittime fu pesante. Furono stimati in 200 i civili che persero la vita oltre ad altrettanti feriti.

Una terza incursione si verificò il 2 settembre ad opera di 74 B-17 della 12th Air Force, che attaccarono di nuovo lo scalo ferroviario e di nuovo colpirono anche la città: 40 edifici furono distrutti, 40 semidistrutti e 150 danneggiati, con trenta vittime tra la popolazione civile.

A seguito dell’armistizio (8 settembre 1943) la situazione restò invariata in quanto Bologna fu rapidamente occupata dalle truppe tedesche, che utilizzarono gli scali ferroviari per i propri spostamenti delle truppe, e, quindi rimase ancora un obiettivo per l’aviazione angloamericana.

L’incursione più disastrosa del 1943 avvenne la mattina del 25 settembre 1943 quando 71 B 17 arrivarono sulla città senza essere avvistati in quanto i tedeschi non avevano ancora ripristinato le reti di avvistamento.

In questo modo la popolazione civile venne colta di sorpresa in un giorno di mercato con la presenza di numerosi sfollati che era rientrati in città nella convinzione che dopo l’armistizio i bombardamenti sarebbero cessati . Il centro storico della città venne duramente colpito ma anche la periferia subì notevoli danni in particolare, ma gravi furono i danni anche in periferia soprattutto alla Bolognina e nella zona dell'Ippodromo. 295 edifici furono completamente distrutti, 199 semidistrutti e 371 danneggiati. I morti furono 936. Il rifugio antiaereo in via Leopardi venne colpito in pieno da una bomba e nel crollo persero la vita centinaia di persone.


Bologna 25 luglio 1943
Carissima figlia , come avrai saputo ieri mattina ci e’ stata , dalle 10 alle 12 un’incursione su Bologna . Fortunatamente la nostra zona non e’ stata toccata . E’ stato colpito il centro e Vittorio se l’e’ vista brutto in ufficio , giacche’ stato colpito anche il palazzo del Comune . Io andrò a Persiceto , ma , tu scrivi a casa , come ti ho detto . Tanti baci a te e a Mimi’ , saluti ai parenti .
tua madre

25 luglio 1943 cartolina postale “ Vinceremo“ da Bologna per Casacalenda ( Campobasso )


Fonti bibliografiche : Wikipedia e www.storiaememoriadibologna.it
Fonti iconografiche : Wikipedia

Vinicio Sesso
26-02-2024