L'ORGANO  

A cura di Gianni V. Settimo

L'invenzione dell'organo a canne è, secondo la tradizione, attribuita a Ctesibio, un meccanico greco d’Alessandria. Vissuto nel III secolo a.C. (pare abbia inventato pure un fucile ad aria).

Resti dello strano meccanismo furono rinvenuti negli insediamenti romani di Budapest e negli scavi di Pompei.

Dalle notizie, pervenute grazie ad antichi cronisti, sappiamo che era chiamato "Hydraulis" e che era particolarmente impiegato negli spettacoli circensi.

Dimenticato per molti anni (era in pratica sconosciuto in Occidente) lo strumento iniziò ad essere considerato dalla Chiesa d'Oriente come strumento liturgico.

Risale al 757 d.C. una delle prime testimonianze sull'uso di un organo in una chiesa dell’Occidente. In quell'anno l'imperatore, Costantino Copronimo V, ne regalò uno a Pipino il Breve, re dei Franchi.

Sappiamo che fu poi collocato nella chiesa di Compiègne dedicata a Saint Corneille.

Il primo organo in filatelia appare nel 1937 su di un francobollo del Liechtenstein (Yvert 152A) dedicato al musicista e compositore Josef Rheinberger (1839-1901).

Se gradite dedicarvi alla tematica “Organo” potete iniziare dai valori che v’indichiamo, come sempre, con i numeri del catalogo Yvert & Tellier:

Austria (1156) - Belgio (2175, 2300) - Brasile (675) - Cecoslovacchia (578, 580, 2587) - Francia (1785, 2033) - Germania (1155, 1273) - Germania orientale (11, 1792) - Italia (616) - Liechtenstein (807) - Lussemburgo (1127) – Maldive (1008) - Russia (BF 180) – Spagna (2453) - Trieste (128) - Ungheria (2340, 2995).

Particolarmente interessanti sono i tre valori emessi dalle Filippine nel 1964 (590/92) dedicati al caratteristico organo, in canne di bambù, della chiesa di Las Piñas a Rizal.

Dulcis in fundo con Berlino (1990): un valore con suonatore d’organetto di Barberia.

Può interessare anche a chi preferisce la tematica “cani”.