STORIA POSTALE


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Usi isolati nella Repubblica italiana:
Le tariffe limitate nel tempo - 1gg. (24.03.1973)
(5ª parte)
Alessandro Piani - (Bollettino ASP-FVG 31)

Procedendo nell’analisi della collezione sugli usi isolati dei commemorativi della Repubblica Italiana viaggiati in tariffa, trovo sempre nuovi stimoli e argomenti da trattare.
In questo articolo vorrei porre in evidenza un periodo di forti cambiamenti tariffari, che hanno consentito di originare delle situazioni senza dubbio intriganti dal punto di vista storico postale.

Il 10 marzo 1975 la Gazzetta Ufficiale n°66 pubblica il decreto n°37 del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 1975 in cui viene radicalmente modificato, con decorrenza 25 marzo, il tariffario postale. Trascorrono poche mesi, e il 10 dicembre dello stesso anno un nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°341 del 29 dicembre 1975, annuncia l’ennesimo cambiamento tariffario con decorrenza 1° gennaio 1976.

La tariffa base in pochi mesi triplicò: la lettera ordinaria primo porto, che fino al 24 marzo 1975 costava £.50, passò a £.100 dal giorno seguente per poi rincarare a £.150 dal 1° gennaio 1976!
Ma quale era la causa scatenante di questo incremento così repentino? Semplicemente le Poste vollero recuperare l’inflazione di quegli anni. Difatti tra il 1967 e il 1975 la svalutazione della lira era stata dell’ordine del 78%, mentre il tariffario era rimasto pressoché immutato.

In seguito, negli anni ’80 con un’inflazione galoppante a due cifre, si ebbe una continua rincorsa e un incremento conseguenziale delle tariffe. Ma questo sarà un’altra storia.
Questa lunga premessa si è resa necessaria in quanto il soggetto principale di questo articolo è la serie emessa il 24 marzo 1975, dedicata all’Anno Santo, composta da 5 valori: 40, 50, 90, 150 e £. 180. In base al tariffario corrente, ogni francobollo emesso poteva soddisfare una specifica tariffa, ma, a causa dell’imminente aumento, ciò potè concretizzarsi per un solo giorno!
Questo evento ha creato una interessante “caccia al tesoro” per i cultori della storia postale repubblicana: ricercare tutti gli usi singoli possibili dei valori della serie “Anno Santo” (1).

L’emissione. Dedicandola alla celebrazione dell’Anno Santo, lo stato italiano ha voluto sostenere il secondo Giubileo di Paolo VI che aveva come scopo quello di incentivare la vita in santità.
Quattro dei 5 francobolli emessi rappresentano in primo piano alcune delle statue progettate dal Bernini ed eseguite dai suoi collaboratori che sono poste lungo il ponte Sant’Angelo a Roma.
L’ultimo valore rappresenta il ponte dove s’intravvede sullo sfondo la cupola di San Pietro. Come accennavo, la prerogativa di questa emissione dal lato della storia postale, riguarda la durata della tariffa con l’applicazione dei singoli francobolli sull’oggetto postale regolarmente viaggiato in modo isolato.

 

1. Sull’argomento avevo già esposto a Palazzo Frangipane di Tarcento (giugno 2017) un insieme di documenti, che ebbero l’effetto primario di incuriosire diversi visitatori, anche se non propriamente collezionisti di lungo corso.
A latere mi sorprese un’osservazione su tutte. Diversi ritenevano che fosse necessario ricercare documenti antichi e/o costosi per fare “storia postale”. Non pensavano che imbastire un’esposizione fosse alla portata di tutti. Era semplicemente necessario curiosità, un pizzico di fantasia e tanto impegno di studio prima, ricerca poi, senza dimenticarsi della passione che non può mancare per il raggiungimento degli obiettivi. Nell’occasione nacque un dibattito degno di nota che ricordo con soddisfazione e dal quale scaturirono diversi suggerimenti utili e che vennero acquisiti per poi implementarli nelle diverse collezioni.