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ritiro generi U.N.R.R.A.

di Gianni VITALE

La fine del secondo conflitto mondiale non rappresentò la conclusione del dramma degli ebrei. In mezzo alle rovine della guerra, attorno agli ex campi di concentramento del Terzo Reich, nella Germania meridionale ed in Austria (Bergen Belsen-Mathausen), vagavano decine di migliaia di sopravvissuti allo sterminio nazista. Per affrontare tale emergenza umanitaria furono istituiti diversi campi profughi, sotto la sigla di «Displaced persons», da parte dell’U.N.R.R.A.
Nel periodo più denso della sua attività l’UNRRA impiegò venticinquemila persone; dal 1944 al 1946 vennero spesi quattro miliardi e mezzo di dollari in aiuti, forniti per lo più dagli Stati Uniti d’America. I programmi dell’UNRRA comprendevano soprattutto l’invio di generi di prima necessità: viveri, medicinali, vaccini e forniture mediche, la distribuzione di vestiario e l’assegnazione di sementi, concimi e macchinari per permettere la ripresa della produzione agricola, nonché di materie prime e beni strumentali per aiutare le industrie locali a riorganizzare la loro attività. Lo sforzo profuso dall’UNRRA fu comunque orientato, in generale, verso le fasce di cittadini più indigenti e verso i bambini. In sede nazionale furono istituiti comitati comunali per la gestione e per la distribuzione degli aiuti.
La cartolina comunale che propongo è un invito al ritiro di generi UNRRA inizialmente affrancata con Segnatasse-Cifra 5 lire isolato, unico bollo in cartella del "COMUNE DI S. LAZZARO SAVENA 22.11.47" per il distretto.


Al fianco 6 lire di Democratica isolato con annullo guller della stessa località e con data 17.12.47.
Ed ancora inferiormente 2 lire x 3 pezzi di democratica con analogo guller e data 23.1.48.
Al verso oltre al prestampato modulo comunale vi troviamo un timbro lineare: "ritiro generi UNRAA" e ben tre timbri a datario del 24 novembre e 19 dicembre 1947, 23 gennaio 1948.


Per comprendere il live motive ho dovuto accoppiare le date degli annulli al fronte con i datari al verso, ossia: 22/11 con 24/11, 17/12 con 19/12 ed infine 23/1/48 con 23 gennaio 1948.
Ed ecco quindi....credo, svelato l'arcano,
La cartolina venne spedita per ben tre volte sempre con la stessa motivazione e precisamente:
– la prima (22.11) per la consegna dei generi razionati venne spedita dal Comune di San Lazzaro alla Sig.ra....con Segnatasse (tariffa Lettera ridotta probabilmente "in corso particolare"). Veniva pertanto ritirata dall'impiegato addetto per ricevuta che...
– riutilizzava (17.12) la stessa per la seconda notifica per una seconda consegna affrancando con 6 lire e rosimilemnte in tariffa manoscritti ridotti. Alla seconda consegna nuovo ritiro della cartolina e
– terzo riutilizzo (23.1.48) ultima consegna per ricevuta.
Il multiritiro dei suddetti generi può spiegarsi con il fatto della presenza di un campo profughi in zona, anche se non ricordo nulla del genere se non a Castelnuovo di Garfagnana, il n. 44.
La doppia tariffa applicata, lettera e manoscritti ridotti, la si giustifica esclusivamente con motivi tecnici d'interpretazione per motivare il costo più favorevole, quindi meno oneroso per il destinatario. Una volta si faceva anche questo!!!
Una ultima precisazione e cioè la differenza del supporto mostrato dalle classiche cartoline C.A.R.E. realizzate e distribuite dall'Associazione con le quali si poteva contattare un amico o parente negli Stati uniti d’America e chiedere la spedizione del pacco dono.


http://culturasalentina.wordpress.com/2011/10/28/lettere-dai-campi-u-n-r-r-a-in-provincia-di-lecce/

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