queste due buste del 27 Ottobre 1863 sono state tassate rispettivamente di cent. 60 e lire 1.20, in base al peso dei documenti che contenevano.
Il destinatario si lamenta per la tassa pagata "essendo stati variati la consuetudine e il sistema fino ad ora osservato, portante franchigia di posta per lettere e pieghi della Prefettura trasmessi allo scrivente".
Si vede bene che prima erano state considerate franche e sbarrate con il frego diagonale (in una cancellato con trattini di penna), poi c'era stata segnata sopra la tassa.
Ti chiedo: 1°Se è esatta la mia lettura delle cifre indicanti il peso, rispettivamente g. 11/2 e g. 35/4 e cosa significa il numero frazionario; 2° a quale disposizione si riferisce che ha variato la legge sulla franchigia postale.
Queste buste, di carta grossa e chiuse con ceralacca, non le avevo mai viste, evidentemente non venivano conservate.
Beppe
Risponde Alberto Del Bianco
Grammi 11 = 2 porti (da 10 a 20 grammi) = 60 centesimi;
Grammi 35 = 4 porti (da 30 a 40 grammi) = 120 centesimi;
Con la riforma postale decorrenza 1 gennaio 1863 erano decaduti tutti i privilegi che poteva godere l'Amministrazione Postale Toscana anche i merito alla franchigia postale per determinate persone o Enti.
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