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L'ordinariato Militare

 

Il Cinema di Alberto Caminiti

 

Filatelia Tematica

Sergio De Benedictis

Purtroppo la guerra è ritornata “familiare” nella nostra vita quotidiana e la sentiamo particolarmente vicina sia perché geograficamente alle nostre porte, ma anche per il coinvolgimento di due popoli a noi vicini, europei in tutto e pervasi anche da una profonda fede religiosa che li accomuna.

E la religione, anche se spesso nei secoli è stata causa o addotta come causa per innumerevoli conflitti, ha da sempre accompagnato le giornate del semplice soldato fino al comandante in capo, sia in tempo di pace ma soprattutto in tempo di guerra.

Se il grido lacerante davanti alle devastazioni e alle macerie, ai morti innocenti di civili, di bambini e anziani, è quello di chiedersi dove sia mai andato a finire in queste circostanze il Dio che ognuno di noi prega, il conforto e la vicinanza della figura religiosa del cappellano militare può aiutare a rispondere a questo quesito.

In sostanza, il cappellano militare nasce per sopperire alle particolari necessità dei fedeli di professione militare e alle difficoltà pratiche che ostacolano la cura delle anime da parte dei Parroci territoriali.

La sua istituzione sembra la si possa far risalire ai tempi di Costantino.


Dal periodo carolingio (VIII-IX sec. d.C.) divenne usuale la presenza di un corpo di Sacerdoti e Diaconi organizzati al seguito dell’Esercito, con un capo, detto Cappellano Maggiore o Vicario Castrense.

Limitandoci alle vicende che riguardano la nostra penisola, per sopperire alle esigenze spirituali dei militari, tutti gli Stati italiani preunitari avevano cappellani militari. La funzionalità dell’Ordine ebbe però vicende alterne e vide la sua soppressione nei primi anni successivi all’unificazione dell’Italia.

Fu il generale Luigi Cadorna che nel 1915 ne reintrodusse la figura arruolando diecimila “preti-soldati” di cui 2070 destinati ai corpi combattenti.

Durante la Prima Guerra Mondiale, il contributo dei cappellani si orientò verso i feriti, al conforto dei moribondi, all’assistenza alle truppe, alle popolazioni civili e ai prigionieri; 110 seguirono i propri reparti nei campi di prigionia; ne morirono 93; i più eroici ebbero ricompense al valor militare. Eppure nel 1922 il loro servizio fu di nuovo soppresso.

L’entrata in guerra nel 1940 non colse impreparato l’Ordinariato militare per l’Italia, che nel frattempo era stato riformato a seguito di un accordo tra il Governo italiano e la Santa Sede.

Bollo ovale di franchigia utilizzato dall’Ufficio dell’Ordinariato Militare nel corso della II Guerra Mondiale

Il suo operato garantì l’assistenza spirituale ai militari su tutti i fronti, mantenendo una posizione coraggiosamente apolitica, rigettando le offerte di Benito Mussolini per un trasferimento al Nord e ordinando ai cappellani di continuare il servizio spirituale sia sotto la bandiera del neo-costituito Regno del Sud, sia sotto le insegne della Repubblica di Salò. Si riscontra una loro presenza, anche se era un’attività volontaria priva di configurazione giuridica, anche tra le formazioni partigiane.

Allargando lo sguardo oltre i nostri confini vogliamo ricordare una vicenda commemorata da una emissione degli Stati Uniti del 1948 nota come “il francobollo dei quattro cappellani”.

Il 3 febbraio 1943 il Dorchester, un piroscafo che trasportava truppe alleate in Europa, mentre navigava al largo delle coste della Groenlandia, venne attaccato da un sottomarino tedesco e colpito in pieno da un siluro. Fu subito evidente che alla nave sarebbero mancati poche decine di minuti prima di affondare e che non c’era tempo per organizzare i mezzi di salvataggio.


I quattro cappellani, due protestanti, un ebreo e un cattolico passarono i loro salvagenti agli altri soldati e, consapevoli dei loro doveri, si intrattennero a soccorrere i feriti e a pregare con quelli che non erano in grado di salvarsi. Perirono con altri settecento dei mille uomini che si trovavano sulla nave.
Fu un atto di puro eroismo e un esempio di carità portato al più estremo sacrificio da parte dei quattro cappellani.

Sergio De Benedictis
23-06-2022

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