Dai tesori della Terra a quelli della filatelia Rubrica tematica a cura di Odino Grubessi
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||
vulcanismo e vulcani ii | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gli apparati vulcanici possono essere sottomarini o subaerei, a seconda che si formino sui fondali oceanici o sulle aree emerse dei continenti; spesso si presentano come una successione di coni disposti lungo una frattura (vulcano composto) e sono dislocati in corrispondenza di zone orogenetiche. Schematicamente, un vulcano è costituito da un bacino o serbatoio magmatico posto all'interno della crosta terrestre a profondità variabile e dal condotto o camino vulcanico, che collega il serbatoio con l'apertura in superficie detta cratere. Nell'apparato vulcanico, il magma segue le vie di minor resistenza per cui, oltre al condotto principale, si formano condotti secondari che danno origine a nuovi crateri intorno ai quali si formano i cosiddetti coni avventizi.
I vulcani possono essere classificati in base al tipo di apparato vulcanico esterno o al tipo di attività eruttiva: entrambe queste caratteristiche sono strettamente legate alla composizione del magma e della camera magmatica (e quindi della lava che emettono). In base all'apparato esterno si hanno:
Vulcani a scudo
Vulcani a cono o Stratovulcani Fra i vulcani privi di cono vi sono le caldere, i necks e i crateri d'esplosione formatisi in seguito a un'eruzione prevalentemente gassosa.
In funzione della loro origine si distinguono vulcani monogenici originatisi durante una sola fase eruttiva continua, e vulcani poligenici formatisi nel corso di lunghe alternanze di fasi eruttive e di pausa. In rapporto alla loro attività si hanno vulcani attivi nei quali l'emissione di lava è costante oppure avviene periodicamente con eruzioni più o meno violente; lineari nei quali il magma fluisce in continuità senza fenomeni violenti e per un periodo di tempo assai lungo come per esempio nei plateaux basaltici continentali e suboceanici; quiescenti nei quali il fenomeno non presenta da lungo tempo aspetti violenti pur non essendo cessato; spenti nei quali il serbatoio vulcanico si è esaurito e il magma si è consolidato all'interno della crosta terrestre.
L'attività, nel vulcanismo sia d'orogenesi sia di cratogene, si sviluppa attraverso alcune fasi:
I vulcani non sono distribuiti in modo casuale sulla superficie terrestre, ma sono indicatori di zone di debolezza corrispondenti ad aree instabili della crosta terrestre. Essi si trovano in corrispondenza dei limiti di placca, sia dove si crea nuova crosta in risalita dall'astenosfera (dorsali oceaniche) sia dove la crosta viene distrutta sprofondando di nuovo nell'astenosfera (zone di subduzione). Ne è prova la cosiddetta Cintura di fuoco che è la linea di vulcani che circonda tutto l'oceano Pacifico. Essa è costituita da vulcani dalla bella forma conica e con pendii abbastanza acclivi. La loro attività è di tipo esplosivo e i magmi eruttati, piuttosto viscosi, sono per lo più di tipo andesitico. Dato il tipo di attività questi vulcani sono caratterizzati da una pericolosità piuttosto elevata.
I vulcani delle dorsali, invece sono caratterizzati da magmi meno viscosi e sono quindi più fluidi. La loro forma è piuttosto appiattita e formano grandi espandimenti lavici. Sono caratterizzati da una pericolosità modesta. Una zona dove è possibile osservare questo tipo di vulcanismo è l'Islanda, in quanto si può considerare un tratto di dorsale affiorante dall'oceano Atlantico. A questo tipo di vulcani appartiene anche l'Etna, il vulcano più grande d'Europa.
Oltre a questi due grandi tipi di vulcani dei limiti di placche, ve ne sono altri tra cui quello dei cosiddetti vulcani di hot spot, che sono situati all'interno di una placca. Appartenenti a questo tipo di vulcanismo abbiamo i vulcani delle isole Hawaii localizzati in mezzo alla grande placca dell'Oceano Pacifico. La loro attività è simile al vulcanismo delle dorsali oceaniche. Un vulcanismo simile a quello delle dorsali è dato dai vulcani delle cosiddette rift valleys che rappresentano una dorsale in via di formazione dal Nord al Sud dell' Africa.
Legati al vulcanismo sono anche molti fenomeni sismici, almeno quelli che si sviluppano secondo la direzione delle orogenesi; tuttavia non sempre il vulcanismo è accompagnato da attività sismica e, viceversa, l'attività sismica dal vulcanismo. Gli aspetti violenti del vulcanismo sono legati alla circolazione dell'acqua in profondità (esplosione del Krakatoa, geyser ecc.) Ultimo aspetto del vulcanismo possono essere considerati le sorgenti termali.
La distribuzione dei vulcani sulla superficie della terra è evidentemente regolare. Approssimativamente i due terzi, noti storicamente, formano un Anello di Fuoco intorno all' Oceano Pacifico. Circa un quarto del numero totale dei vulcani si presenta in una striscia che va dall'Italia attraverso la Grecia, la Turchia, l'Asia del Sud ed l'Indonesia. Un altro gruppo è formato dai vulcani sulle isole dell'Oceano Atlantico (Tristan da Cunha, Islanda, Canarie, Ascension, St. Helen), dell'Oceano indiano (Comores, Réunion) e dell'Oceano Pacifico (Hawai, Tonga ed altre). Per concludere, c'è un gruppo specifico di vulcani, formanti una catena che si snoda dal Nord al Sud dell' Africa Orientale nella zona dei grandi laghi.
I vulcani hanno un potere tremendo. L'energia, rilasciata durante le eruzioni vulcaniche, può eccedere l'energia di una esplosione nucleare. Ogni eruzione vulcanica, nelle aree popolate della Terra, vuole dire morte, distruzione di piante, case, strade e città.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||